Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 27-02-1992 ore 01:22:50 (Italia) in zona: 5 km SE Pietraroja (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 5 km SE Pietraroja (BN), il

  • 27-02-1992 00:22:50 (UTC)
  • 27-02-1992 01:22:50 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3260, 14.5990 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pietraroja BN 5 545 545
Cerreto Sannita BN 6 3940 4485
Morcone BN 6 4932 9417
San Lorenzello BN 7 2227 11644
Cusano Mutri BN 8 4091 15735
Guardia Sanframondi BN 8 5078 20813
Sassinoro BN 8 618 21431
San Lupo BN 8 801 22232
San Lorenzo Maggiore BN 9 2154 24386
Pontelandolfo BN 9 2167 26553
Sepino CB 9 1964 28517
Casalduni BN 11 1378 29895
Castelvenere BN 11 2562 32457
Faicchio BN 11 3634 36091
Campolattaro BN 12 1072 37163
Telese Terme BN 13 7486 44649
Guardiaregia CB 13 801 45450
San Salvatore Telesino BN 13 3999 49449
Santa Croce del Sannio BN 13 927 50376
Gioia Sannitica CE 13 3638 54014
Ponte BN 15 2580 56594
San Giuliano del Sannio CB 15 1029 57623
Solopaca BN 15 3820 61443
Paupisi BN 15 1633 63076
Campochiaro CB 16 646 63722
Cercepiccola CB 16 681 64403
Fragneto Monforte BN 16 1840 66243
Torrecuso BN 17 3407 69650
Puglianello BN 17 1349 70999
San Potito Sannitico CE 17 1925 72924
Fragneto l'Abate BN 17 1049 73973
San Polo Matese CB 17 470 74443
Vitulano BN 18 2944 77387
Amorosi BN 18 2797 80184
Circello BN 18 2388 82572
Cercemaggiore CB 18 3777 86349
Vinchiaturo CB 19 3324 89673
Castello del Matese CE 19 1494 91167
Piedimonte Matese CE 19 11297 102464
Reino BN 19 1210 103674
Castelpagano BN 19 1483 105157
Frasso Telesino BN 20 2318 107475
Foglianise BN 20 3385 110860
Melizzano BN 20 1858 112718
Cautano BN 20 2044 114762
Castel Campagnano CE 20 1581 116343

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
36 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
46 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
49 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
51 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
51 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
53 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
55 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
58 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
59 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
61 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
61 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
63 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
64 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
68 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
70 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
71 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
73 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
77 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
80 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
86 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.0
1992-02-27
00:22:50
41.326 14.599 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 159669
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-02-27 00:22:50 ± 0.207
Latitudine 41.3260 ± 0.0157
Longitudine 14.5990 ± 0.0188
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 159669

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2348.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 59
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01595
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 159669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:29:11

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 159669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AZI.Z. 1992-02-27T00:23:30.00 10.0 undecidable manual SN 307 1.0878 1.76 0
--.FG3.Z. 1992-02-27T00:23:28.44 10.0 undecidable manual SN 68 1.0767 0.47 0.5
--.SGO.Z. 1992-02-27T00:23:24.98 10.0 undecidable manual SG 144 0.9213 1.66 0.1
--.MNS.Z. 1992-02-27T00:23:21.50 10.0 undecidable manual PN 307 1.7649 -0.19 1
--.MGR.Z. 1992-02-27T00:23:17.10 10.0 undecidable manual PN 148 1.3875 0.72 0.8
--.SOR.Z. 1992-02-27T00:23:17.00 10.0 undecidable manual SG 194 0.7659 -1.04 0.3
--.AQU.Z. 1992-02-27T00:23:17.53 10.0 undecidable manual PN 319 1.3542 1.57 0.2
--.SDI.Z. 1992-02-27T00:23:16.30 10.0 undecidable manual SG 303 0.6993 0.39 0.6
--.FG4.Z. 1992-02-27T00:23:15.30 10.0 undecidable manual SG 105 0.7104 -1.03 0.3
--.AZI.Z. 1992-02-27T00:23:13.22 10.0 undecidable manual PN 307 1.0878 0.95 0.7
--.MSC.Z. 1992-02-27T00:23:12.00 10.0 undecidable manual SG! 254 0.4884 2.93 0
--.FG3.Z. 1992-02-27T00:23:11.55 10.0 undecidable manual PN 68 1.0767 -0.56 1.1
--.FG2.Z. 1992-02-27T00:23:10.84 10.0 undecidable manual SG! 40 0.6327 -2.91 0
--.SGO.Z. 1992-02-27T00:23:09.77 10.0 negative manual PG 144 0.9213 0.34 2.8
--.SOR.Z. 1992-02-27T00:23:05.00 10.0 undecidable manual PG 194 0.7659 -1.38 0.4
--.FG4.Z. 1992-02-27T00:23:05.71 10.0 undecidable manual PG 105 0.7104 0.32 1.5
--.SDI.Z. 1992-02-27T00:23:04.50 10.0 undecidable manual PG 303 0.6993 -0.65 1.2
--.DUI.Z. 1992-02-27T00:23:03.69 10.0 undecidable manual SG 342 0.3441 -0.31 0.6
--.FG2.Z. 1992-02-27T00:23:02.87 10.0 undecidable manual PG 40 0.6327 -1.04 0.7
--.MSC.Z. 1992-02-27T00:23:00.80 10.0 undecidable manual PG 254 0.4884 -0.4 1.5
--.DUI.Z. 1992-02-27T00:22:57.98 10.0 positive manual PG 342 0.3441 -0.3 3.1
--.SGG.Z. 1992-02-27T00:22:57.80 10.0 undecidable manual SG 289 0.1665 0.34 0.6
--.SGG.Z. 1992-02-27T00:22:54.20 10.0 positive manual PG 289 0.1665 -0.3 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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