Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 26-02-1992 ore 21:31:06 (UTC) in zona: 5 km E Pietraroja (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km E Pietraroja (BN), il

  • 26-02-1992 21:31:06 (UTC)
  • 26-02-1992 22:31:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3650, 14.6010 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pietraroja BN 5 545 545
Sepino CB 5 1964 2509
Sassinoro BN 5 618 3127
Morcone BN 6 4932 8059
Cusano Mutri BN 8 4091 12150
Guardiaregia CB 9 801 12951
Cerreto Sannita BN 10 3940 16891
San Giuliano del Sannio CB 11 1029 17920
San Lorenzello BN 11 2227 20147
Santa Croce del Sannio BN 11 927 21074
Pontelandolfo BN 11 2167 23241
San Lupo BN 12 801 24042
Guardia Sanframondi BN 12 5078 29120
Cercepiccola CB 12 681 29801
Campochiaro CB 12 646 30447
San Lorenzo Maggiore BN 13 2154 32601
San Polo Matese CB 14 470 33071
Faicchio BN 14 3634 36705
Campolattaro BN 14 1072 37777
Casalduni BN 14 1378 39155
Vinchiaturo CB 14 3324 42479
Cercemaggiore CB 15 3777 46256
Gioia Sannitica CE 15 3638 49894
Castelvenere BN 15 2562 52456
San Salvatore Telesino BN 17 3999 56455
Bojano CB 17 8058 64513
Telese Terme BN 17 7486 71999
Circello BN 17 2388 74387
San Potito Sannitico CE 18 1925 76312
Colle d'Anchise CB 18 807 77119
Castelpagano BN 18 1483 78602
Mirabello Sannitico CB 18 2180 80782
Baranello CB 18 2673 83455
Ponte BN 18 2580 86035
Castello del Matese CE 19 1494 87529
Fragneto Monforte BN 19 1840 89369
Piedimonte Matese CE 19 11297 100666
San Gregorio Matese CE 19 988 101654
Solopaca BN 19 3820 105474
Fragneto l'Abate BN 19 1049 106523
Ferrazzano CB 19 3344 109867
Paupisi BN 19 1633 111500
Colle Sannita BN 19 2431 113931
Gildone CB 20 809 114740

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
39 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
50 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
53 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
55 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
55 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
57 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
59 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
62 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
64 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
65 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
65 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
67 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
69 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
72 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
74 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
74 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
75 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
77 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
79 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
90 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.1
1992-02-26
21:31:06
41.365 14.601 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 159639
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-02-26 21:31:06 ± 0.172
Latitudine 41.3650 ± 0.0120
Longitudine 14.6010 ± 0.0134
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 159639

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1740.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 102
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00146
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01279
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 159639
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:29:10

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 159639
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1992-02-26T21:31:53.81 10.0 undecidable manual SN 149 1.4208 1.31 0
--.SGO.Z. 1992-02-26T21:31:40.37 10.0 undecidable manual SG 146 0.9657 -0.32 0.5
--.SOR.Z. 1992-02-26T21:31:34.50 10.0 undecidable manual SG 194 0.7992 -1.1 0.1
--.MGR.Z. 1992-02-26T21:31:33.99 10.0 undecidable manual PN 149 1.4208 0.81 0.3
--.SDI.Z. 1992-02-26T21:31:32.20 10.0 undecidable manual SG 300 0.6882 0.41 0.5
--.FG2.Z. 1992-02-26T21:31:29.51 10.0 undecidable manual SG 43 0.5994 0.35 0.5
--.AZI.Z. 1992-02-26T21:31:29.00 10.0 undecidable manual PG 305 1.0656 0.74 0.5
--.MSC.Z. 1992-02-26T21:31:28.40 10.0 undecidable manual SG! 249 0.4995 2.57 0
--.SGO.Z. 1992-02-26T21:31:26.10 10.0 negative manual PG 146 0.9657 -0.26 2.5
--.SDI.Z. 1992-02-26T21:31:20.66 10.0 undecidable manual PG 300 0.6882 -0.47 1.1
--.SOR.Z. 1992-02-26T21:31:20.90 10.0 undecidable manual PG! 194 0.7992 -2.53 0
--.FG2.Z. 1992-02-26T21:31:19.45 10.0 positive manual PG 43 0.5994 -0.25 3
--.DUI.Z. 1992-02-26T21:31:18.30 10.0 undecidable manual SG 339 0.3108 -0.91 0.1
--.MSC.Z. 1992-02-26T21:31:17.60 10.0 undecidable manual PG 249 0.4995 -0.18 1.6
--.DUI.Z. 1992-02-26T21:31:14.20 10.0 undecidable manual PG 339 0.3108 0.21 1.6
--.SGG.Z. 1992-02-26T21:31:14.10 10.0 undecidable manual SG 277 0.1665 0.62 0.3
--.SGG.Z. 1992-02-26T21:31:10.50 10.0 positive manual PG 277 0.1665 -0.16 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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