Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 09-02-1992 ore 16:51:59 (Italia) in zona: 8 km NE Picinisco (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 8 km NE Picinisco (FR), il

  • 09-02-1992 15:51:59 (UTC)
  • 09-02-1992 16:51:59 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6900, 13.9430 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Picinisco FR 8 1218 1218
Settefrati FR 8 728 1946
Pizzone IS 8 329 2275
Civitella Alfedena AQ 9 296 2571
San Biagio Saracinisco FR 9 349 2920
Barrea AQ 9 726 3646
Alfedena AQ 9 864 4510
Villetta Barrea AQ 10 653 5163
Scontrone AQ 10 574 5737
Montenero Val Cocchiara IS 11 538 6275
Castel San Vincenzo IS 11 516 6791
San Donato Val di Comino FR 11 2107 8898
Villa Latina FR 12 1241 10139
Gallinaro FR 12 1269 11408
Scapoli IS 13 680 12088
Opi AQ 14 420 12508
Cerro al Volturno IS 14 1281 13789
Rocchetta a Volturno IS 14 1113 14902
Atina FR 14 4316 19218
Vallerotonda FR 15 1581 20799
Acquafondata FR 16 263 21062
Belmonte Castello FR 16 739 21801
Alvito FR 17 2713 24514
Rionero Sannitico IS 17 1118 25632
Colli a Volturno IS 17 1349 26981
Acquaviva d'Isernia IS 17 425 27406
Castel di Sangro AQ 18 6538 33944
Sant'Elia Fiumerapido FR 18 6166 40110
Viticuso FR 18 353 40463
Pescasseroli AQ 18 2203 42666
Filignano IS 19 648 43314
Fornelli IS 19 1909 45223
Casalattico FR 20 574 45797
Vicalvi FR 20 783 46580
Forlì del Sannio IS 20 675 47255
Montaquila IS 20 2456 49711

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
76 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
83 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
86 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
87 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
89 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
90 Km a E di Latina (125985 abitanti)
90 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
90 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
91 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
92 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
93 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
94 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
95 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
97 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
98 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
100 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1992-02-09
15:51:59
41.69 13.943 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 158599
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-02-09 15:51:59 ± 0.207
Latitudine 41.6900 ± 0.0161
Longitudine 13.9430 ± 0.0162
Profondità (km) 9 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 158599

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2235.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 146
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00826
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 158599
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:28:11
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RDP.Z. 1992-02-09T15:52:32.00 10.0 undecidable manual SG 274 0.9213 0.73 0.1
--.RDP.Z. 1992-02-09T15:52:18.00 10.0 undecidable manual PG 274 0.9213 0.08 1.1
--.MSC.Z. 1992-02-09T15:52:18.10 10.0 undecidable manual SG 177 0.4995 0.29 0.5
--.SGG.Z. 1992-02-09T15:52:17.40 10.0 undecidable manual SG 132 0.444 1.3 0
--.AZI.Z. 1992-02-09T15:52:16.50 10.0 undecidable manual SG 308 0.4773 -0.74 0.1
--.DUI.Z. 1992-02-09T15:52:13.87 10.0 undecidable manual SG 94 0.3774 -0.32 0.5
--.AZI.Z. 1992-02-09T15:52:10.00 10.0 undecidable manual PG 308 0.4773 0.18 1.5
--.SGG.Z. 1992-02-09T15:52:09.30 10.0 positive manual PG 132 0.444 0.14 3.1
--.MSC.Z. 1992-02-09T15:52:09.60 10.0 positive manual PG 177 0.4995 -0.55 1.4
--.DUI.Z. 1992-02-09T15:52:07.96 10.0 undecidable manual PG 94 0.3774 -0.1 1.6
--.SDI.Z. 1992-02-09T15:52:04.78 10.0 undecidable manual SG 281 0.0999 0.13 0.6
--.SDI.Z. 1992-02-09T15:52:02.66 10.0 undecidable manual PG 281 0.0999 0.1 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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