Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 03-02-1992 ore 01:59:04 (UTC) in zona: 1 km S Fragneto Monforte (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km S Fragneto Monforte (BN), il

  • 03-02-1992 01:59:04 (UTC)
  • 03-02-1992 02:59:04 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2350, 14.7610 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Fragneto Monforte BN 1 1840 1840
Fragneto l'Abate BN 3 1049 2889
Pesco Sannita BN 4 1972 4861
Casalduni BN 6 1378 6239
Ponte BN 6 2580 8819
Campolattaro BN 6 1072 9891
Reino BN 8 1210 11101
Pontelandolfo BN 8 2167 13268
Pietrelcina BN 9 3114 16382
Torrecuso BN 9 3407 19789
Paupisi BN 9 1633 21422
Pago Veiano BN 10 2406 23828
San Lupo BN 11 801 24629
Foglianise BN 11 3385 28014
San Lorenzo Maggiore BN 11 2154 30168
Vitulano BN 11 2944 33112
Castelpoto BN 12 1254 34366
Benevento BN 12 60091 94457
San Marco dei Cavoti BN 13 3371 97828
Paduli BN 13 3978 101806
Guardia Sanframondi BN 14 5078 106884
San Giorgio La Molara BN 14 2994 109878
Cautano BN 14 2044 111922
Circello BN 14 2388 114310
Molinara BN 14 1618 115928
Morcone BN 14 4932 120860
Campoli del Monte Taburno BN 15 1546 122406
Colle Sannita BN 16 2431 124837
Tocco Caudio BN 16 1508 126345
Apollosa BN 16 2658 129003
Sant'Arcangelo Trimonte BN 17 573 129576
Santa Croce del Sannio BN 17 927 130503
Sassinoro BN 18 618 131121
Castelvenere BN 18 2562 133683
Cerreto Sannita BN 18 3940 137623
Solopaca BN 18 3820 141443
San Leucio del Sannio BN 18 3106 144549
Buonalbergo BN 18 1730 146279
San Nicola Manfredi BN 19 3722 150001
Sant'Angelo a Cupolo BN 19 4325 154326
San Lorenzello BN 19 2227 156553
Castelpagano BN 19 1483 158036
Apice BN 19 5686 163722
Telese Terme BN 19 7486 171208
San Martino Sannita BN 20 1230 172438
Calvi BN 20 2682 175120

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
36 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
40 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
46 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
51 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
54 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
55 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
57 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
58 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
58 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
59 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
60 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
60 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
61 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
61 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
62 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
64 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
70 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
71 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
72 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
72 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
96 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
1992-02-03
01:59:04
41.235 14.761 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 157829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-02-03 01:59:04 ± 0.251
Latitudine 41.2350 ± 0.0178
Longitudine 14.7610 ± 0.0224
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 157829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2727.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 86
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01125
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 157829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:27:29

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 157829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FG3.Z. 1992-02-03T01:59:40.63 10.0 undecidable manual SG 61 1.0101 0.74 0.4
--.SGO.Z. 1992-02-03T01:59:34.90 10.0 undecidable manual SG 148 0.7881 1.12 0.3
--.SOR.Z. 1992-02-03T01:59:31.40 10.0 undecidable manual SG 206 0.7215 0.49 0.7
--.MGR.Z. 1992-02-03T01:59:28.67 10.0 undecidable manual PN 150 1.2543 -0.03 1.5
--.FG2.Z. 1992-02-03T01:59:26.29 10.0 undecidable manual SG 27 0.6327 -1.91 0.1
--.FG3.Z. 1992-02-03T01:59:25.36 10.0 undecidable manual PG 61 1.0101 0.35 1.5
--.SDI.Z. 1992-02-03T01:59:23.45 10.0 undecidable manual PG 303 0.8547 1.26 0.6
--.SGG.Z. 1992-02-03T01:59:20.50 10.0 undecidable manual SG! 297 0.3219 3.2 0
--.SGO.Z. 1992-02-03T01:59:20.68 10.0 undecidable manual PG 148 0.7881 -0.33 1.8
--.SOR.Z. 1992-02-03T01:59:18.40 10.0 undecidable manual PG 206 0.7215 -1.43 0.5
--.FG2.Z. 1992-02-03T01:59:17.89 10.0 undecidable manual PG 27 0.6327 -0.37 1.9
--.OVO.Z. 1992-02-03T01:59:17.90 10.0 undecidable manual PG! 213 0.4884 2.45 0
--.MSC.Z. 1992-02-03T01:59:17.60 10.0 undecidable manual PG 265 0.5883 0.23 2
--.SGG.Z. 1992-02-03T01:59:11.70 10.0 undecidable manual PG 297 0.3219 -0.27 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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