Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 10-10-1985 ore 19:26:06 (UTC) in zona: 1 km SE Aci Sant'Antonio (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 1 km SE Aci Sant'Antonio (CT), il

  • 10-10-1985 19:26:06 (UTC)
  • 10-10-1985 20:26:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6010, 15.1320 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Aci Sant'Antonio CT 1 17984 17984
Aci Catena CT 1 29851 47835
Aci Bonaccorsi CT 2 3524 51359
Valverde CT 2 7840 59199
Viagrande CT 3 8563 67762
Acireale CT 3 52622 120384
San Giovanni la Punta CT 4 23060 143444
San Gregorio di Catania CT 4 11966 155410
Trecastagni CT 5 10910 166320
Aci Castello CT 5 18723 185043
Tremestieri Etneo CT 6 20589 205632
Sant'Agata li Battiati CT 6 9479 215111
Pedara CT 7 14102 229213
Mascalucia CT 8 31958 261171
Gravina di Catania CT 8 25838 287009
Nicolosi CT 9 7463 294472
Santa Venerina CT 10 8592 303064
San Pietro Clarenza CT 10 7743 310807
Zafferana Etnea CT 11 9517 320324
Catania CT 12 314555 634879
Camporotondo Etneo CT 12 5023 639902
Belpasso CT 14 28108 668010
Milo CT 14 1087 669097
Misterbianco CT 14 49410 718507
Giarre CT 15 27659 746166
Riposto CT 16 14838 761004
Sant'Alfio CT 16 1582 762586
Motta Sant'Anastasia CT 17 12116 774702
Ragalna CT 17 3924 778626
Mascali CT 18 14282 792908

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
3 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
12 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
62 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
72 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
76 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
83 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
89 Km a NE di Modica (54633 abitanti)
89 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
95 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
98 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3 1985-10-10
19:26:06
37.601 15.132 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 14439
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-10-10 19:26:06 ± 0.26
Latitudine 37.6010 ± 0.0222
Longitudine 15.1320 ± 0.0275
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 14439

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3460.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00534
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03254
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri della magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 14439
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:17:20
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CV9.Z. 1985-10-10T19:27:04.00 10.0 undecidable manual SN 272 1.8537 1.15 0.3
--.BRT.Z. 1985-10-10T19:27:03.00 10.0 undecidable manual PN 24 3.6075 -0.52 0.8
--.TR9.Z. 1985-10-10T19:27:02.40 10.0 undecidable manual PN 1 3.4299 1.34 0.3
--.SGO.Z. 1985-10-10T19:26:54.50 10.0 undecidable manual PN 2 2.9526 0.09 1.1
--.FA1.Z. 1985-10-10T19:26:49.00 10.0 undecidable manual SN 254 1.1988 1.54 0.2
--.MMN.Z. 1985-10-10T19:26:46.50 10.0 undecidable manual PN 15 2.3865 0.01 1.3
--.ROI.Z. 1985-10-10T19:26:45.50 10.0 undecidable manual PN 29 2.2644 0.62 1
--.SE2.Z. 1985-10-10T19:26:40.60 10.0 undecidable manual PN 40 1.8648 1.05 0.7
--.CV9.Z. 1985-10-10T19:26:40.50 10.0 undecidable manual PN 272 1.8537 1.28 0.5
--.ACI.Z. 1985-10-10T19:26:40.50 10.0 undecidable manual PN 25 1.9314 0.11 1.5
--.GIB.Z. 1985-10-10T19:26:39.00 10.0 undecidable manual SG 294 0.9546 -1.48 0.2
--.CZI.Z. 1985-10-10T19:26:38.80 10.0 undecidable manual PN 25 1.7871 0.36 1.4
--.RI2.Z. 1985-10-10T19:26:33.40 10.0 undecidable manual PN 51 1.3431 1.2 0.6
--.MSI.Z. 1985-10-10T19:26:31.50 10.0 undecidable manual SG 28 0.6882 -0.41 0.9
--.FA1.Z. 1985-10-10T19:26:30.50 10.0 undecidable manual PN 254 1.1988 0.17 1.6
--.DR2.Z. 1985-10-10T19:26:30.40 10.0 undecidable manual PN 30 1.2099 -0.09 1.6
--.RCI.Z. 1985-10-10T19:26:30.00 10.0 undecidable manual SG 38 0.6327 -0.53 0.5
--.GIB.Z. 1985-10-10T19:26:25.50 10.0 negative manual PG 294 0.9546 -0.8 2.1
--.GA2.Z. 1985-10-10T19:26:21.60 10.0 undecidable manual PG 43 0.777 -1.63 0.3
--.RCI.Z. 1985-10-10T19:26:20.50 10.0 undecidable manual PG 38 0.6327 -0.05 1.6
--.MSI.Z. 1985-10-10T19:26:20.60 10.0 undecidable manual PG 28 0.6882 -0.75 1.1
--.PA1.Z. 1985-10-10T19:26:18.80 10.0 negative manual PG 196 0.5883 -0.82 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download