Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 10-01-1992 ore 02:52:43 (Italia) in zona: 3 km SE Bajardo (IM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km SE Bajardo (IM), il

  • 10-01-1992 01:52:43 (UTC)
  • 10-01-1992 02:52:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.8860, 7.7400 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bajardo IM 3 312 312
Ceriana IM 3 1250 1562
Perinaldo IM 6 870 2432
Apricale IM 6 629 3061
Castel Vittorio IM 7 287 3348
Seborga IM 8 315 3663
Isolabona IM 8 679 4342
Sanremo IM 8 54807 59149
Pigna IM 8 859 60008
Badalucco IM 9 1136 61144
Soldano IM 9 977 62121
Ospedaletti IM 10 3367 65488
Montalto Ligure IM 10 377 65865
Vallebona IM 10 1310 67175
Taggia IM 10 14116 81291
Dolceacqua IM 10 2074 83365
San Biagio della Cima IM 10 1329 84694
Castellaro IM 11 1256 85950
Rocchetta Nervina IM 11 298 86248
Camporosso IM 12 5632 91880
Molini di Triora IM 12 617 92497
Triora IM 12 355 92852
Pompeiana IM 13 823 93675
Riva Ligure IM 13 2910 96585
Vallecrosia IM 13 6956 103541
Bordighera IM 13 10469 114010
Pietrabruna IM 13 501 114511
Carpasio IM 13 168 114679
Terzorio IM 13 216 114895
Santo Stefano al Mare IM 14 2197 117092
Ventimiglia IM 15 24310 141402
Airole IM 15 407 141809
Cipressa IM 16 1290 143099
Prelà IM 17 503 143602
Costarainera IM 17 828 144430
Civezza IM 17 609 145039
Dolcedo IM 17 1415 146454
Olivetta San Michele IM 18 211 146665
Vasia IM 18 389 147054
Aurigo IM 18 347 147401
Rezzo IM 18 366 147767
San Lorenzo al Mare IM 18 1297 149064
Borgomaro IM 19 865 149929

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a NW di Sanremo (54807 abitanti)
59 Km a S di Cuneo (56081 abitanti)
76 Km a SW di Savona (61345 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.3
1992-01-10
01:52:43
43.886 7.74 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 156639
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1992-01-10 01:52:43 ± 0.272
Latitudine 43.8860 ± 0.0187
Longitudine 7.7400 ± 0.0226
Profondità (km) 10 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 156639

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2752.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00097
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03918
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 25
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 25
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 156639
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:26:19

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 156639
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BGF.Z. 1992-01-10T01:53:50.50 10.0 undecidable manual PN 309 4.3512 1.18 0.3
--.CAF.Z. 1992-01-10T01:53:48.30 10.0 undecidable manual PN 286 4.1736 1.39 0.2
--.PGF.Z. 1992-01-10T01:53:29.60 10.0 undecidable manual SN! 145 1.6206 -2.89 0
--.BNI.Z. 1992-01-10T01:53:26.95 10.0 undecidable manual SN 327 1.3875 -0.02 0.6
--.LRG.Z. 1992-01-10T01:53:18.10 10.0 undecidable manual SN 247 1.0767 -1.66 0.1
--.LMR.Z. 1992-01-10T01:53:17.10 10.0 undecidable manual SN 238 1.0434 -1.74 0.1
--.LPL.Z. 1992-01-10T01:53:15.00 10.0 undecidable manual PN 336 1.7649 1.07 0.6
--.LPG.Z. 1992-01-10T01:53:14.80 10.0 undecidable manual PN 336 1.7538 1.18 0.5
--.ORX.Z. 1992-01-10T01:53:13.96 10.0 undecidable manual PN 5 1.7427 0.39 1.3
--.LSD.Z. 1992-01-10T01:53:12.37 10.0 undecidable manual PN 345 1.6206 0.57 1
--.FRF.Z. 1992-01-10T01:53:11.90 10.0 undecidable manual SG 248 0.8436 -0.87 0.4
--.PGF.Z. 1992-01-10T01:53:10.70 10.0 undecidable manual PN 145 1.6206 -1.06 0.7
--.CDR.Z. 1992-01-10T01:53:10.50 10.0 undecidable manual PN 262 1.4319 1.25 0.5
--.BNI.Z. 1992-01-10T01:53:09.68 10.0 undecidable manual PN 327 1.3875 1.11 0.7
--.DOI.Z. 1992-01-10T01:53:06.85 10.0 undecidable manual SG 330 0.7104 -1.35 0.2
--.RRL.Z. 1992-01-10T01:53:06.70 10.0 undecidable manual PN 326 1.2321 -0.43 1.5
--.RSP.Z. 1992-01-10T01:53:06.38 10.0 undecidable manual PN 345 1.2987 -1.11 0.7
--.CKI.Z. 1992-01-10T01:53:05.10 10.0 undecidable manual SG 35 0.6549 -1.4 0.2
--.LRG.Z. 1992-01-10T01:53:04.60 10.0 undecidable manual PN 247 1.0767 0.19 1.7
--.LMR.Z. 1992-01-10T01:53:03.70 10.0 undecidable manual PN 238 1.0434 -0.18 1.7
--.BHB.Z. 1992-01-10T01:53:01.63 10.0 undecidable manual PG 340 0.999 -1.58 0.3
--.FRF.Z. 1992-01-10T01:53:00.40 10.0 undecidable manual PG 248 0.8436 0.03 1.7
--.PCP.Z. 1992-01-10T01:53:00.72 10.0 undecidable manual PG 41 0.8769 0 1.7
--.PZZ.Z. 1992-01-10T01:52:58.13 10.0 undecidable manual PG 323 0.7659 -0.68 1.2
--.DOI.Z. 1992-01-10T01:52:57.82 10.0 undecidable manual PG 330 0.7104 0.08 1.7
--.CKI.Z. 1992-01-10T01:52:56.90 10.0 undecidable manual PG 35 0.6549 0.14 1.7
--.FIN.Z. 1992-01-10T01:52:53.10 10.0 undecidable manual PG 46 0.4551 -0.18 1.7
--.ROB.Z. 1992-01-10T01:52:52.40 10.0 undecidable manual PG 13 0.4218 -0.42 1.5
--.STV.Z. 1992-01-10T01:52:52.62 10.0 undecidable manual PG 321 0.4662 -0.62 1.3
--.ENR.Z. 1992-01-10T01:52:51.63 10.0 undecidable manual PG 326 0.3996 -0.53 1.4
--.SBF.Z. 1992-01-10T01:52:48.50 10.0 undecidable manual PG 264 0.2109 -0.14 1.7
--.IMI.Z. 1992-01-10T01:52:46.73 10.0 undecidable manual PG 77 0.111 0.07 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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