Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 06-11-1991 ore 02:19:09 (Italia) in zona: 4 km E Rose (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 4 km E Rose (CS), il

  • 06-11-1991 01:19:09 (UTC)
  • 06-11-1991 02:19:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.4100, 16.3470 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rose CS 4 4373 4373
Luzzi CS 7 9396 13769
San Pietro in Guarano CS 8 3663 17432
Castiglione Cosentino CS 8 2896 20328
Acri CS 9 20858 41186
Lappano CS 10 941 42127
Celico CS 11 2802 44929
Rovito CS 11 3158 48087
Zumpano CS 12 2570 50657
Spezzano della Sila CS 12 4541 55198
Bisignano CS 13 10203 65401
Spezzano Piccolo CS 13 2079 67480
Trenta CS 14 2633 70113
Casole Bruzio CS 14 2578 72691
Serra Pedace CS 15 986 73677
Pedace CS 15 1907 75584
Cosenza CS 15 67546 143130
Santa Sofia d'Epiro CS 15 2628 145758
Montalto Uffugo CS 16 19669 165427
Pietrafitta CS 16 1310 166737
Rende CS 17 35338 202075
Castrolibero CS 17 9894 211969
San Vincenzo La Costa CS 18 2195 214164
San Demetrio Corone CS 18 3559 217723
Marano Marchesato CS 18 3553 221276
Aprigliano CS 19 2890 224166
Lattarico CS 19 4013 228179
Marano Principato CS 19 3180 231359
San Fili CS 19 2719 234078
San Benedetto Ullano CS 19 1555 235633
Piane Crati CS 20 1423 237056

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
15 Km a NE di Cosenza (67546 abitanti)
48 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
60 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
76 Km a NW di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.8
1991-11-06
01:19:09
39.41 16.347 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 152919
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-11-06 01:19:09 ± 0.665
Latitudine 39.4100 ± 0.0115
Longitudine 16.3470 ± 0.0361
Profondità (km) 9 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 152919

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3354.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 119
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02696
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 152919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:22:43

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 152919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNO.Z. 1991-11-06T01:20:07.33 10.0 undecidable manual SN 221 1.9536 0.38 0.6
--.LCI.Z. 1991-11-06T01:20:00.37 10.0 undecidable manual SN 55 1.6317 1.06 0.2
--.SDI.Z. 1991-11-06T01:19:58.00 10.0 undecidable manual PN 320 2.997 1.02 0.4
--.BRT.Z. 1991-11-06T01:19:56.30 10.0 undecidable manual SN 22 1.5762 -1.75 0
--.MO9.Z. 1991-11-06T01:19:55.92 10.0 undecidable manual SN 200 1.4874 -0.01 0.7
--.SOI.Z. 1991-11-06T01:19:54.00 10.0 undecidable manual SN 189 1.3431 1.43 0.1
--.ATN.Z. 1991-11-06T01:19:54.35 10.0 undecidable manual SN 209 1.4208 0.04 0.7
--.GMB.Z. 1991-11-06T01:19:50.11 10.0 undecidable manual SN 198 1.2987 -1.27 0.1
--.FG2.Z. 1991-11-06T01:19:50.35 10.0 undecidable manual PN 339 2.553 -0.57 0.9
--.SC9.Z. 1991-11-06T01:19:49.57 10.0 undecidable manual SN 203 1.2543 -0.57 0.5
--.MNO.Z. 1991-11-06T01:19:42.62 10.0 undecidable manual PN 221 1.9536 -0.1 1.5
--.BAI.Z. 1991-11-06T01:19:40.00 10.0 undecidable manual PN 13 1.7316 0.24 1.6
--.CDT.Z. 1991-11-06T01:19:39.00 10.0 undecidable manual PN 358 1.665 0.23 1.6
--.PE1.Z. 1991-11-06T01:19:38.00 10.0 undecidable manual PN 30 1.6095 -0.04 1.8
--.LCI.Z. 1991-11-06T01:19:38.69 10.0 undecidable manual PN 55 1.6317 0.38 1.4
--.MO9.Z. 1991-11-06T01:19:37.62 10.0 undecidable manual PN 200 1.4874 1.26 0.4
--.BRT.Z. 1991-11-06T01:19:36.90 10.0 undecidable manual PN 22 1.5762 -0.69 1.1
--.ATN.Z. 1991-11-06T01:19:35.40 10.0 undecidable manual PN 209 1.4208 -0.38 1.5
--.SOI.Z. 1991-11-06T01:19:35.00 10.0 undecidable manual PN 189 1.3431 0.58 1.3
--.GMB.Z. 1991-11-06T01:19:34.20 10.0 undecidable manual PN 198 1.2987 0.46 1.5
--.SC9.Z. 1991-11-06T01:19:32.29 10.0 undecidable manual PN 203 1.2543 -0.73 1
--.GRI.Z. 1991-11-06T01:19:30.53 10.0 undecidable manual SG 174 0.5883 -0.12 0.7
--.GRI.Z. 1991-11-06T01:19:20.88 10.0 undecidable manual PG 174 0.5883 -0.88 0.8
--.TDS.Z. 1991-11-06T01:19:19.53 10.0 undecidable manual SG 358 0.2442 -0.21 0.7
--.TDS.Z. 1991-11-06T01:19:15.42 10.0 negative manual PG 358 0.2442 -0.05 3.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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