Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 05-11-1991 ore 16:19:41 (UTC) in zona: 5 km NE Parenti (CS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 5 km NE Parenti (CS), il

  • 05-11-1991 16:19:41 (UTC)
  • 05-11-1991 17:19:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.1880, 16.4670 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Parenti CS 5 2188 2188
Colosimi CS 10 1247 3435
Bianchi CS 11 1305 4740
Mangone CS 12 1891 6631
Cellara CS 12 504 7135
Rogliano CS 12 5637 12772
Aprigliano CS 12 2890 15662
Santo Stefano di Rogliano CS 13 1725 17387
Figline Vegliaturo CS 13 1137 18524
Piane Crati CS 13 1423 19947
Marzi CS 14 989 20936
Pietrafitta CS 14 1310 22246
Soveria Mannelli CZ 14 3076 25322
Panettieri CS 14 351 25673
Carlopoli CZ 15 1516 27189
Pedace CS 15 1907 29096
Carpanzano CS 15 255 29351
Serra Pedace CS 15 986 30337
Scigliano CS 15 1226 31563
Belsito CS 15 923 32486
Spezzano Piccolo CS 16 2079 34565
Casole Bruzio CS 16 2578 37143
Pedivigliano CS 16 831 37974
Trenta CS 17 2633 40607
Spezzano della Sila CS 17 4541 45148
Celico CS 18 2802 47950
Paterno Calabro CS 18 1398 49348
Decollatura CZ 18 3159 52507
Motta Santa Lucia CZ 18 845 53352
Cicala CZ 18 968 54320
Rovito CS 18 3158 57478
Malito CS 19 783 58261
Dipignano CS 19 4376 62637
Altilia CS 20 711 63348
Lappano CS 20 941 64289
Serrastretta CZ 20 3176 67465
Cotronei KR 20 5480 72945

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
27 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
33 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
58 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.1
1991-11-05
16:19:41
39.188 16.467 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 152909
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-11-05 16:19:41 ± 0.54
Latitudine 39.1880 ± 0.0118
Longitudine 16.4670 ± 0.1019
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 152909

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 8874.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 197
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01190
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 152909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:22:42

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 152909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ATN.Z. 1991-11-05T16:20:24.00 10.0 undecidable manual SN 217 1.2876 -0.36 0.6
--.SOI.Z. 1991-11-05T16:20:20.50 10.0 undecidable manual SN 196 1.1544 -0.68 0.5
--.SC9.Z. 1991-11-05T16:20:17.00 10.0 undecidable manual SN! 212 1.0989 -2.75 0
--.MO9.Z. 1991-11-05T16:20:08.00 10.0 undecidable manual PN 207 1.3209 1.14 0.6
--.ATN.Z. 1991-11-05T16:20:06.30 10.0 undecidable manual PN 217 1.2876 -0.32 1.6
--.SOI.Z. 1991-11-05T16:20:05.50 10.0 undecidable manual PN 196 1.1544 0.98 0.9
--.SC9.Z. 1991-11-05T16:20:04.00 10.0 undecidable manual PN 212 1.0989 0.31 1.8
--.TDS.Z. 1991-11-05T16:20:00.80 10.0 undecidable manual SG 348 0.4773 -0.02 0.8
--.GRI.Z. 1991-11-05T16:19:56.13 10.0 undecidable manual SG 185 0.3552 0.11 0.8
--.TDS.Z. 1991-11-05T16:19:52.00 10.0 undecidable manual PG 348 0.4773 -0.34 1.8
--.GRI.Z. 1991-11-05T16:19:48.68 10.0 undecidable manual PG 185 0.3552 -1.31 0.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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