Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 24-10-1991 ore 01:27:38 (Italia) in zona: 12 km SE Randazzo (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 12 km SE Randazzo (CT), il

  • 24-10-1991 00:27:38 (UTC)
  • 24-10-1991 01:27:38 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.7820, 14.9950 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Randazzo CT 12 10900 10900
Milo CT 13 1087 11987
Maletto CT 13 3920 15907
Zafferana Etnea CT 14 9517 25424
Sant'Alfio CT 14 1582 27006
Moio Alcantara ME 14 717 27723
Bronte CT 14 19172 46895
Linguaglossa CT 15 5403 52298
Santa Domenica Vittoria ME 15 980 53278
Castiglione di Sicilia CT 16 3215 56493
Malvagna ME 16 733 57226
Piedimonte Etneo CT 16 3963 61189
Santa Venerina CT 17 8592 69781
Roccella Valdemone ME 17 666 70447
Ragalna CT 18 3924 74371
Giarre CT 18 27659 102030
Mascali CT 18 14282 116312
Francavilla di Sicilia ME 18 3945 120257
Maniace CT 19 3765 124022
Fiumefreddo di Sicilia CT 19 9623 133645
Nicolosi CT 19 7463 141108
Biancavilla CT 19 24007 165115
Pedara CT 19 14102 179217
Riposto CT 19 14838 194055
Adrano CT 19 36122 230177
Trecastagni CT 20 10910 241087

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
32 Km a N di Catania (314555 abitanti)
67 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
68 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
84 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
88 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
98 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 3.0
1991-10-24
00:27:38
37.782 14.995 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 151769
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-10-24 00:27:38 ± 0.386
Latitudine 37.7820 ± 0.0102
Longitudine 14.9950 ± 0.0160
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 151769

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1806.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 86
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 32
Numero di fasi 32
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03157
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 151769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:21:39

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 151769
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CSI.Z. 1991-10-24T00:28:45.50 10.0 undecidable manual SN! 26 2.2422 2.73 0
--.MGR.Z. 1991-10-24T00:28:45.86 10.0 undecidable manual SN 10 2.3865 -0.52 0.4
--.ROI.Z. 1991-10-24T00:28:43.00 10.0 undecidable manual SN 33 2.1645 1.97 0
--.MMN.Z. 1991-10-24T00:28:42.80 10.0 undecidable manual SN 19 2.2422 -0.03 0.5
--.BRT.Z. 1991-10-24T00:28:33.00 10.0 undecidable manual PN 27 3.5076 -0.12 1
--.CZI.Z. 1991-10-24T00:28:30.40 10.0 undecidable manual SN 31 1.6761 0.78 0.4
--.SGO.Z. 1991-10-24T00:28:24.00 10.0 undecidable manual PN 4 2.775 0.81 0.7
--.CSI.Z. 1991-10-24T00:28:16.22 10.0 undecidable manual PN 26 2.2422 0.49 1.1
--.MMN.Z. 1991-10-24T00:28:16.20 10.0 undecidable manual PN 19 2.2422 0.44 1.2
--.MGR.Z. 1991-10-24T00:28:16.65 10.0 undecidable manual PN 10 2.3865 -1.16 0.4
--.ROI.Z. 1991-10-24T00:28:14.45 10.0 undecidable manual PN 33 2.1645 -0.27 1.3
--.ACI.Z. 1991-10-24T00:28:09.45 10.0 undecidable manual PN 30 1.8204 -0.62 1.1
--.SOI.Z. 1991-10-24T00:28:08.50 10.0 undecidable manual SG 70 0.8769 -0.73 0.5
--.CZI.Z. 1991-10-24T00:28:06.84 10.0 undecidable manual PN 31 1.6761 -1.29 0.4
--.GRI.Z. 1991-10-24T00:28:06.40 10.0 undecidable manual PN 46 1.5207 0.14 1.7
--.PZI.Z. 1991-10-24T00:28:03.73 10.0 undecidable manual SG 182 0.7215 -0.44 0.6
--.MCT.Z. 1991-10-24T00:28:01.00 10.0 undecidable manual PN 261 1.11 0.85 1
--.MEU.Z. 1991-10-24T00:28:01.92 10.0 undecidable manual SG 190 0.6771 -0.84 0.4
--.MO9.Z. 1991-10-24T00:28:00.50 10.0 undecidable manual SG 67 0.5883 0.62 0.5
--.AU9.Z. 1991-10-24T00:27:59.17 10.0 undecidable manual SG 160 0.555 0.44 0.6
--.ATN.Z. 1991-10-24T00:27:57.98 10.0 undecidable manual SG 44 0.5217 0.25 0.7
--.SOI.Z. 1991-10-24T00:27:55.50 10.0 undecidable manual PG 70 0.8769 -0.86 1
--.GMB.Z. 1991-10-24T00:27:54.10 10.0 undecidable manual PG 59 0.7548 -0.07 1.8
--.PZI.Z. 1991-10-24T00:27:52.74 10.0 undecidable manual PG 182 0.7215 -0.7 1.2
--.MO9.Z. 1991-10-24T00:27:51.12 10.0 negative manual PG 67 0.5883 0.16 3.6
--.MEU.Z. 1991-10-24T00:27:51.71 10.0 undecidable manual PG 190 0.6771 -0.91 0.9
--.MNO.Z. 1991-10-24T00:27:49.52 10.0 undecidable manual SG 302 0.2775 -0.32 0.7
--.AU9.Z. 1991-10-24T00:27:49.68 10.0 negative manual PG 160 0.555 -0.62 2.7
--.GIO.Z. 1991-10-24T00:27:49.00 10.0 undecidable manual SG 157 0.222 0.68 0.5
--.ATN.Z. 1991-10-24T00:27:49.53 10.0 undecidable manual PG 44 0.5217 -0.19 1.8
--.MNO.Z. 1991-10-24T00:27:45.67 10.0 undecidable manual PG 302 0.2775 0.51 1.5
--.GIO.Z. 1991-10-24T00:27:45.72 10.0 negative manual PG 157 0.222 1.44 0.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download