Terremoto di magnitudo ML 2.8 del 20-08-2014 ore 19:24:58 (UTC) in zona: 4 km SW Tagliacozzo (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km SW Tagliacozzo (AQ), il

  • 20-08-2014 19:24:58 (UTC)
  • 20-08-2014 21:24:58 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.0380, 13.2310 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tagliacozzo AQ 4 6889 6889
Cappadocia AQ 5 528 7417
Sante Marie AQ 8 1166 8583
Scurcola Marsicana AQ 10 2824 11407
Castellafiume AQ 10 1106 12513
Camerata Nuova RM 10 447 12960
Pereto AQ 11 682 13642
Vallepietra RM 12 283 13925
Magliano de' Marsi AQ 13 3690 17615
Rocca di Botte AQ 13 856 18471
Carsoli AQ 14 5396 23867
Cervara di Roma RM 15 455 24322
Capistrello AQ 15 5252 29574
Massa d'Albe AQ 16 1476 31050
Oricola AQ 16 1244 32294
Avezzano AQ 16 42515 74809
Subiaco RM 16 9074 83883
Borgorose RI 17 4591 88474
Jenne RM 17 366 88840
Agosta RM 18 1765 90605
Arsoli RM 18 1586 92191
Filettino FR 18 565 92756
Marano Equo RM 18 779 93535
Canistro AQ 18 995 94530
Nespolo RI 19 246 94776
Collalto Sabino RI 19 442 95218
Canterano RM 19 351 95569
Riofreddo RM 19 781 96350
Rocca Canterano RM 19 196 96546
Trevi nel Lazio FR 20 1822 98368
Roviano RM 20 1351 99719
Vivaro Romano RM 20 182 99901
Arcinazzo Romano RM 20 1348 101249
Pescorocchiano RI 20 2075 103324

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
38 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
42 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
54 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
64 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
69 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
69 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
73 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
76 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
79 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
82 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
85 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
87 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
92 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
94 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.8 2014-08-20
19:24:58
42.0378 13.2313 9 2015-09-21
09:39:02
Bollettino Sismico Italiano INGV 18404601
Rivista
Rev100
ML 2.8 2014-08-20
19:24:58
42.043 13.2262 9 2014-10-21
12:08:56
Sala Sismica INGV-Roma 7902581
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2014-08-20 19:24:58 ± 0.06
Latitudine 42.0378 ± 0.0036
Longitudine 13.2313 ± 0.0048
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 18404601

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 398
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 122
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 61
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 400.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 42
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 36
Numero di fasi 34
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.25
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.26804
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 27
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 25
Parametri delle magnitudo

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 23
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 7902581
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2014-08-20 19:31:30

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 18404601
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-14 15:00:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.PE3.EHZ. 2014-08-20T19:25:30.30 3.0 positive manual Pg 2.19 0
IV.SACS.HHZ. 2014-08-20T19:25:22.39 0.3 undecidable manual P 310 140.748 50 0.82 47
IV.MGAB.HHZ. 2014-08-20T19:25:20.69 0.3 undecidable manual P 317 133.4664 50 0.24 58
IV.GUMA.HHZ. 2014-08-20T19:25:19.61 3.0 positive manual P 1.33 0
IV.CESI.HHZ. 2014-08-20T19:25:17.26 0.3 undecidable manual P 346 110.6004 50 0.34 59
IV.GIUL.HHZ. 2014-08-20T19:25:16.30 0.6 undecidable manual S 178 53.2023 50 0.95 35
IV.POFI.HHZ. 2014-08-20T19:25:15.70 0.6 undecidable manual S 132 53.3022 50 0.34 44
IV.TOLF.HHZ. 2014-08-20T19:25:15.49 0.3 undecidable manual P 272 101.4207 50 -0.03 65
IV.MIDA.HHZ. 2014-08-20T19:25:14.27 0.3 undecidable manual P 117 95.238 50 -0.29 62
IV.CERA.HHZ. 2014-08-20T19:25:12.15 0.3 undecidable manual P 127 81.3519 50 -0.27 64
IV.MTCE.HHZ. 2014-08-20T19:25:12.00 0.6 undecidable manual S 268 40.3263 50 0.1 48
IV.VVLD.HHZ. 2014-08-20T19:25:11.50 0.6 undecidable manual S 120 37.3293 50 0.4 45
MN.AQU.HHZ. 2014-08-20T19:25:11.50 0.6 undecidable manual S 22 37.8288 50 0.26 46
IV.SMA1.EHZ. 2014-08-20T19:25:10.13 0.3 undecidable manual P 7 66.2781 50 0.03 69
IV.VCEL.EHZ. 2014-08-20T19:25:10.13 0.3 undecidable manual P 51 63.7917 50 0.42 64
IV.TERO.HHZ. 2014-08-20T19:25:10.73 0.3 undecidable manual P 25 71.7726 50 -0.21 66
IV.LNSS.HHZ. 2014-08-20T19:25:09.60 0.1 negative manual P 346 64.5909 50 -0.24 88
IV.LATB.EHZ. 2014-08-20T19:25:09.16 0.3 undecidable manual P 200 64.2912 50 -0.64 60
IV.CAMP.HHZ. 2014-08-20T19:25:08.49 0.3 positive manual P 15 57.0984 50 -0.2 68
IV.FIAM.HHZ. 2014-08-20T19:25:08.20 0.3 undecidable manual S 340 27.2505 108 0.11 73
IV.INTR.HHZ. 2014-08-20T19:25:08.43 0.3 positive manual P 93 55.5999 50 -0.01 71
IV.GUAR.HHZ. 2014-08-20T19:25:08.60 0.6 undecidable manual S 166 27.8499 108 0.31 47
IV.RDP.HHZ. 2014-08-20T19:25:08.18 0.3 undecidable manual P 234 52.6029 50 0.19 69
IV.POFI.HHZ. 2014-08-20T19:25:07.69 0.1 negative manual P 132 53.3022 50 -0.41 87
IV.GIUL.HHZ. 2014-08-20T19:25:07.89 0.1 negative manual P 178 53.2023 50 -0.19 91
IV.RM33.EHZ. 2014-08-20T19:25:07.88 0.1 negative manual P 358 52.3032 50 -0.06 94
IV.CERT.HHZ. 2014-08-20T19:25:06.60 0.6 undecidable manual S 245 22.755 111 -0.05 50
IV.FAGN.HHZ. 2014-08-20T19:25:05.57 0.1 positive manual P 49 38.4282 50 -0.24 93
IV.MTCE.HHZ. 2014-08-20T19:25:05.88 0.1 negative manual P 268 40.3263 50 -0.22 93
MN.AQU.HHZ. 2014-08-20T19:25:05.54 0.1 positive manual P 22 37.8288 50 -0.18 94
IV.VVLD.HHZ. 2014-08-20T19:25:05.71 0.1 positive manual P 120 37.3293 50 0.08 96
IV.PTQR.HHZ. 2014-08-20T19:25:04.00 0.3 undecidable manual S 97 14.0748 122 0.07 75
IV.FIAM.HHZ. 2014-08-20T19:25:03.89 0.1 negative manual P 340 27.2505 108 -0.01 99
IV.CERT.HHZ. 2014-08-20T19:25:03.08 0.1 positive manual P 245 22.755 111 0.01 100
IV.GUAR.HHZ. 2014-08-20T19:25:03.91 0.1 negative manual P 166 27.8499 108 -0.11 97
IV.PTQR.HHZ. 2014-08-20T19:25:01.63 0.1 positive manual P 97 14.0748 122 0.14 99
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.PTQR.HHN. ML:2.6 0.003975 0.58 AML other m 2014-08-20T19:25:07.32
IV.PTQR.HHE. ML:2.6 0.00432 1.58 AML other m 2014-08-20T19:25:08.34
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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