Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 01-08-1991 ore 10:44:49 (Italia) in zona: 2 km E Pesco Sannita (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km E Pesco Sannita (BN), il

  • 01-08-1991 08:44:49 (UTC)
  • 01-08-1991 10:44:49 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2360, 14.8400 ad una profondità di 15 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pesco Sannita BN 2 1972 1972
Pago Veiano BN 3 2406 4378
Pietrelcina BN 4 3114 7492
Fragneto l'Abate BN 5 1049 8541
Fragneto Monforte BN 7 1840 10381
Reino BN 7 1210 11591
San Giorgio La Molara BN 8 2994 14585
Paduli BN 8 3978 18563
San Marco dei Cavoti BN 9 3371 21934
Molinara BN 9 1618 23552
Campolattaro BN 11 1072 24624
Sant'Arcangelo Trimonte BN 11 573 25197
Buonalbergo BN 12 1730 26927
Casalduni BN 12 1378 28305
Ponte BN 13 2580 30885
Benevento BN 13 60091 90976
Circello BN 14 2388 93364
Casalbore AV 14 1800 95164
Pontelandolfo BN 14 2167 97331
Torrecuso BN 14 3407 100738
Colle Sannita BN 14 2431 103169
Apice BN 15 5686 108855
Paupisi BN 15 1633 110488
Castelpoto BN 16 1254 111742
Foglianise BN 17 3385 115127
Montecalvo Irpino AV 17 3725 118852
Foiano di Val Fortore BN 17 1410 120262
San Lupo BN 17 801 121063
Vitulano BN 17 2944 124007
Montefalcone di Val Fortore BN 18 1525 125532
Ginestra degli Schiavoni BN 18 476 126008
San Lorenzo Maggiore BN 18 2154 128162
San Nicola Manfredi BN 18 3722 131884
Calvi BN 18 2682 134566
Morcone BN 19 4932 139498
Sant'Angelo a Cupolo BN 19 4325 143823
Castelpagano BN 19 1483 145306
San Martino Sannita BN 19 1230 146536
San Giorgio del Sannio BN 19 10022 156558
Santa Croce del Sannio BN 19 927 157485
Cautano BN 19 2044 159529
San Leucio del Sannio BN 19 3106 162635
Apollosa BN 19 2658 165293
Campoli del Monte Taburno BN 20 1546 166839

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
36 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
46 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
51 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
56 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
59 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
60 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
60 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
61 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
61 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
62 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
63 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
63 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
64 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
64 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
66 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
66 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
67 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
68 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
71 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
76 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
89 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1991-08-01
08:44:49
41.236 14.84 15 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 146649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-08-01 08:44:49 ± 0.48
Latitudine 41.2360 ± 0.0363
Longitudine 14.8400 ± 0.0536
Profondità (km) 15 ± 6 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 146649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6032.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 135
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 15
Numero di fasi 15
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00453
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02963
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 146649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:16:52
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOI.Z. 1991-08-01T08:45:40.80 10.0 undecidable manual PN 162 3.2856 0.37 1
--.CZI.Z. 1991-08-01T08:45:26.95 10.0 undecidable manual PN 153 2.2422 0.95 0.9
--.ROI.Z. 1991-08-01T08:45:22.92 10.0 undecidable manual PN 140 2.109 -1.36 0.7
--.BRT.Z. 1991-08-01T08:45:21.00 10.0 undecidable manual PN 100 1.7649 1.44 0.9
--.CSI.Z. 1991-08-01T08:45:19.35 10.0 undecidable manual PN 142 1.8204 -0.86 1.2
--.MMN.Z. 1991-08-01T08:45:18.60 10.0 undecidable manual PN 146 1.5984 1.4 0.8
--.AQU.Z. 1991-08-01T08:45:16.00 10.0 undecidable manual PN 316 1.5429 -0.42 1.6
--.RFI.Z. 1991-08-01T08:45:13.11 10.0 undecidable manual SG 275 0.6327 0.74 0.5
--.MGR.Z. 1991-08-01T08:45:10.15 10.0 undecidable manual PN 153 1.221 -1.83 0.6
--.SDI.Z. 1991-08-01T08:45:09.10 10.0 undecidable manual PG 301 0.8991 1.56 0.7
--.DUI.Z. 1991-08-01T08:45:07.21 10.0 undecidable manual SG 325 0.4995 -0.79 0.5
--.SGO.Z. 1991-08-01T08:45:04.84 10.0 undecidable manual PG 152 0.7548 -0.08 1.9
--.RFI.Z. 1991-08-01T08:45:03.41 10.0 undecidable manual PG 275 0.6327 0.65 1.4
--.MSC.Z. 1991-08-01T08:45:01.00 10.0 undecidable manual PG 266 0.6438 -1.91 0.6
--.DUI.Z. 1991-08-01T08:45:00.00 10.0 undecidable manual PG 325 0.4995 -0.24 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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