Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 24-07-1991 ore 00:16:17 (Italia) in zona: 3 km N Santa Vittoria in Matenano (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km N Santa Vittoria in Matenano (FM), il

  • 23-07-1991 22:16:17 (UTC)
  • 24-07-1991 00:16:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0440, 13.4960 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Santa Vittoria in Matenano FM 3 1330 1330
Monteleone di Fermo FM 3 395 1725
Servigliano FM 4 2336 4061
Montelparo FM 4 778 4839
Monte San Martino MC 5 765 5604
Monsampietro Morico FM 6 659 6263
Smerillo FM 6 365 6628
Penna San Giovanni MC 6 1108 7736
Belmonte Piceno FM 7 646 8382
Montefalcone Appennino FM 7 424 8806
Monte Rinaldo FM 7 379 9185
Falerone FM 7 3337 12522
Montottone FM 8 979 13501
Monte Vidon Corrado FM 9 731 14232
Force AP 9 1354 15586
Ortezzano FM 9 774 16360
Sant'Angelo in Pontano MC 10 1436 17796
Montegiorgio FM 10 6851 24647
Montappone FM 11 1682 26329
Montedinove AP 11 488 26817
Monte Vidon Combatte FM 11 433 27250
Montalto delle Marche AP 11 2122 29372
Rotella AP 11 906 30278
Grottazzolina FM 12 3398 33676
Comunanza AP 12 3166 36842
Massa Fermana FM 12 963 37805
Monte Giberto FM 12 801 38606
Magliano di Tenna FM 13 1452 40058
Gualdo MC 13 815 40873
Amandola FM 13 3629 44502
Petritoli FM 13 2335 46837
Ponzano di Fermo FM 15 1674 48511
Loro Piceno MC 15 2401 50912
Ripe San Ginesio MC 15 852 51764
Rapagnano FM 15 2145 53909
Carassai AP 15 1100 55009
Castignano AP 16 2796 57805
Sarnano MC 16 3264 61069
Mogliano MC 16 4696 65765
San Ginesio MC 16 3498 69263
Palmiano AP 16 196 69459
Montefortino FM 17 1178 70637
Francavilla d'Ete FM 17 964 71601
Cossignano AP 17 978 72579
Colmurano MC 18 1263 73842
Monte San Pietrangeli FM 18 2458 76300
Venarotta AP 18 2066 78366
Torre San Patrizio FM 18 2048 80414
Monterubbiano FM 19 2230 82644
Urbisaglia MC 20 2628 85272
Petriolo MC 20 1998 87270
Moresco FM 20 598 87868

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
64 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
65 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
77 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
79 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
87 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
88 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
90 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
95 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
97 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.4
1991-07-23
22:16:17
43.044 13.496 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 146139
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-07-23 22:16:17 ± 0.221
Latitudine 43.0440 ± 0.0097
Longitudine 13.4960 ± 0.0205
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 146139

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1982.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 160
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01319
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 146139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:16:25

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 146139
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RSM.Z. 1991-07-23T22:16:57.00 10.0 undecidable manual SN 319 1.1544 0.3 0.5
--.MNS.Z. 1991-07-23T22:16:47.50 10.0 undecidable manual SG 222 0.8769 -1.24 0.1
--.SFI.Z. 1991-07-23T22:16:46.15 10.0 undecidable manual PN 306 1.4652 1.76 0.2
--.CRE.Z. 1991-07-23T22:16:43.19 10.0 undecidable manual PN 297 1.2543 1.69 0.2
--.SDI.Z. 1991-07-23T22:16:43.58 10.0 undecidable manual PN 169 1.3431 0.8 0.9
--.RSM.Z. 1991-07-23T22:16:41.00 10.0 undecidable manual PN 319 1.1544 0.84 1
--.ARV.Z. 1991-07-23T22:16:39.50 10.0 undecidable manual SG 318 0.5994 -0.13 0.6
--.ASS.Z. 1991-07-23T22:16:39.50 10.0 undecidable manual SG 271 0.6105 -0.45 0.5
--.AOI.Z. 1991-07-23T22:16:36.32 10.0 undecidable manual SG 8 0.4995 -0.22 0.6
--.MNS.Z. 1991-07-23T22:16:34.50 10.0 undecidable manual PG 222 0.8769 -1.07 0.5
--.ASS.Z. 1991-07-23T22:16:30.00 10.0 undecidable manual PG 271 0.6105 -0.48 1.4
--.ARV.Z. 1991-07-23T22:16:30.00 10.0 undecidable manual PG 318 0.5994 -0.3 1.5
--.CIO.Z. 1991-07-23T22:16:29.15 10.0 undecidable manual SG 300 0.2997 -0.08 0.8
--.ALP.Z. 1991-07-23T22:16:28.20 10.0 undecidable manual SG 168 0.2553 0.04 0.8
--.AOI.Z. 1991-07-23T22:16:27.76 10.0 undecidable manual PG 8 0.4995 -0.76 0.8
--.RMF.Z. 1991-07-23T22:16:27.36 10.0 undecidable manual SG 246 0.222 0.73 0.4
--.SSO.Z. 1991-07-23T22:16:27.88 10.0 undecidable manual SG 347 0.2553 0.26 0.8
--.CIO.Z. 1991-07-23T22:16:24.12 10.0 undecidable manual PG 300 0.2997 -0.18 1.9
--.RMF.Z. 1991-07-23T22:16:23.16 10.0 undecidable manual PG 246 0.222 0.36 1.7
--.SSO.Z. 1991-07-23T22:16:23.45 10.0 undecidable manual PG 347 0.2553 0.08 1.9
--.ALP.Z. 1991-07-23T22:16:23.55 10.0 negative manual PG 168 0.2553 -0.13 3.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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