Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 17-07-1991 ore 04:55:16 (Italia) in zona: 3 km W Monteleone di Fermo (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km W Monteleone di Fermo (FM), il

  • 17-07-1991 02:55:16 (UTC)
  • 17-07-1991 04:55:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0520, 13.4910 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monteleone di Fermo FM 3 395 395
Servigliano FM 3 2336 2731
Santa Vittoria in Matenano FM 4 1330 4061
Monte San Martino MC 5 765 4826
Montelparo FM 5 778 5604
Penna San Giovanni MC 5 1108 6712
Monsampietro Morico FM 6 659 7371
Belmonte Piceno FM 6 646 8017
Smerillo FM 6 365 8382
Falerone FM 6 3337 11719
Montefalcone Appennino FM 8 424 12143
Monte Vidon Corrado FM 8 731 12874
Monte Rinaldo FM 8 379 13253
Montottone FM 8 979 14232
Sant'Angelo in Pontano MC 9 1436 15668
Montappone FM 10 1682 17350
Montegiorgio FM 10 6851 24201
Force AP 10 1354 25555
Ortezzano FM 10 774 26329
Massa Fermana FM 11 963 27292
Grottazzolina FM 11 3398 30690
Monte Vidon Combatte FM 11 433 31123
Montedinove AP 12 488 31611
Montalto delle Marche AP 12 2122 33733
Comunanza AP 12 3166 36899
Rotella AP 12 906 37805
Monte Giberto FM 12 801 38606
Magliano di Tenna FM 13 1452 40058
Gualdo MC 13 815 40873
Amandola FM 14 3629 44502
Petritoli FM 14 2335 46837
Loro Piceno MC 14 2401 49238
Ripe San Ginesio MC 14 852 50090
Ponzano di Fermo FM 15 1674 51764
Rapagnano FM 15 2145 53909
Mogliano MC 15 4696 58605
San Ginesio MC 15 3498 62103
Sarnano MC 16 3264 65367
Carassai AP 16 1100 66467
Francavilla d'Ete FM 16 964 67431
Castignano AP 17 2796 70227
Colmurano MC 17 1263 71490
Montefortino FM 17 1178 72668
Palmiano AP 17 196 72864
Monte San Pietrangeli FM 17 2458 75322
Torre San Patrizio FM 18 2048 77370
Cossignano AP 18 978 78348
Urbisaglia MC 19 2628 80976
Monterubbiano FM 19 2230 83206
Venarotta AP 19 2066 85272
Petriolo MC 19 1998 87270
Cessapalombo MC 20 512 87782

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
47 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
65 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
78 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
80 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
88 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
88 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
90 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
96 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
96 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.3
1991-07-17
02:55:16
43.052 13.491 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 145649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-07-17 02:55:16 ± 0.298
Latitudine 43.0520 ± 0.0083
Longitudine 13.4910 ± 0.0215
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 145649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1977.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 160
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01368
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 145649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:15:58

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 145649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SFI.Z. 1991-07-17T02:56:04.36 10.0 undecidable manual SN 305 1.4541 1.02 0.1
--.PGD.Z. 1991-07-17T02:55:45.80 10.0 undecidable manual PN 303 1.5207 0.54 0.9
--.SFI.Z. 1991-07-17T02:55:44.52 10.0 undecidable manual PN 305 1.4541 0.8 0.5
--.SDI.Z. 1991-07-17T02:55:42.46 10.0 undecidable manual PN 169 1.3542 0.14 1.4
--.AQU.Z. 1991-07-17T02:55:42.39 10.0 undecidable manual SG 185 0.6882 0.27 0.7
--.CRE.Z. 1991-07-17T02:55:41.47 10.0 undecidable manual PN 297 1.2543 0.63 0.9
--.ASS.Z. 1991-07-17T02:55:38.53 10.0 undecidable manual SG 271 0.6105 -0.75 0.3
--.ARV.Z. 1991-07-17T02:55:38.54 10.0 undecidable manual SG 318 0.5883 -0.27 0.7
--.AOI.Z. 1991-07-17T02:55:35.38 10.0 undecidable manual SG 8 0.4995 -0.37 0.7
--.MNS.Z. 1991-07-17T02:55:34.75 10.0 undecidable manual PG 221 0.888 -0.29 1.6
--.AQU.Z. 1991-07-17T02:55:30.55 10.0 undecidable manual PG 185 0.6882 -0.92 0.6
--.ASS.Z. 1991-07-17T02:55:29.16 10.0 undecidable manual PG 271 0.6105 -0.67 1.1
--.ARV.Z. 1991-07-17T02:55:29.21 10.0 undecidable manual PG 318 0.5883 -0.35 1.7
--.AOI.Z. 1991-07-17T02:55:27.20 10.0 undecidable manual PG 8 0.4995 -0.59 1.2
--.CIO.Z. 1991-07-17T02:55:27.11 10.0 undecidable manual SG 299 0.2886 -1.19 0.1
--.SSO.Z. 1991-07-17T02:55:26.34 10.0 undecidable manual SG 347 0.2442 -0.28 0.7
--.RMF.Z. 1991-07-17T02:55:25.78 10.0 undecidable manual SG 244 0.222 -0.18 0.8
--.SSO.Z. 1991-07-17T02:55:23.13 10.0 undecidable manual PG 347 0.2442 0.61 1.2
--.CIO.Z. 1991-07-17T02:55:23.33 10.0 undecidable manual PG 299 0.2886 -0.16 2
--.RMF.Z. 1991-07-17T02:55:22.68 10.0 positive manual PG 244 0.222 0.54 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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