Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 11-07-1991 ore 14:08:22 (UTC) in zona: 2 km E Sale (AL)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km E Sale (AL), il

  • 11-07-1991 14:08:22 (UTC)
  • 11-07-1991 16:08:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.9800, 8.8380 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sale AL 2 4172 4172
Castelnuovo Scrivia AL 4 5274 9446
Guazzora AL 4 305 9751
Alluvioni Cambiò AL 5 912 10663
Alzano Scrivia AL 6 377 11040
Isola Sant'Antonio AL 6 717 11757
Molino dei Torti AL 7 605 12362
Casei Gerola PV 8 2500 14862
Gambarana PV 8 225 15087
Pontecurone AL 8 3723 18810
Pieve del Cairo PV 8 2063 20873
Piovera AL 8 851 21724
Bassignana AL 8 1709 23433
Mezzana Bigli PV 9 1098 24531
Suardi PV 9 624 25155
Cornale e Bastida PV 9 867 26022
Rivarone AL 10 381 26403
Tortona AL 10 27437 53840
Viguzzolo AL 11 3148 56988
Silvano Pietra PV 11 672 57660
Castellar Guidobono AL 12 399 58059
Montecastello AL 12 321 58380
Villa Biscossi PV 13 78 58458
Pecetto di Valenza AL 13 1267 59725
Galliavola PV 13 211 59936
Voghera PV 14 39421 99357
Volpeglino AL 14 148 99505
Casalnoceto AL 14 980 100485
Pietra Marazzi AL 14 904 101389
Sarezzano AL 14 1171 102560
Corana PV 14 812 103372
Frascarolo PV 14 1209 104581
Berzano di Tortona AL 15 157 104738
Carbonara Scrivia AL 15 1122 105860
Villaromagnano AL 15 715 106575
Sannazzaro de' Burgondi PV 15 5515 112090
Rivanazzano Terme PV 15 5312 117402
Ferrera Erbognone PV 15 1189 118591
Volpedo AL 15 1227 119818
Mede PV 15 6693 126511
Valenza AL 16 19178 145689
Monleale AL 16 566 146255
Torre Beretti e Castellaro PV 16 567 146822
Spineto Scrivia AL 16 337 147159
Retorbido PV 16 1538 148697
Lomello PV 16 2206 150903
Cervesina PV 17 1204 152107
Cerreto Grue AL 17 323 152430
Scaldasole PV 17 938 153368
Codevilla PV 17 997 154365
Pizzale PV 18 735 155100
Pieve Albignola PV 18 873 155973
Villalvernia AL 18 955 156928
Paderna AL 18 220 157148
Montegioco AL 18 313 157461
Alessandria AL 19 93943 251404
Pozzol Groppo AL 19 328 251732
Montemarzino AL 19 341 252073
Ottobiano PV 19 1090 253163
Valeggio PV 19 217 253380
Costa Vescovato AL 19 335 253715
Semiana PV 20 231 253946
Godiasco Salice Terme PV 20 3229 257175
Torrazza Coste PV 20 1680 258855
Carezzano AL 20 431 259286
Frugarolo AL 20 1968 261254
Pancarana PV 20 316 261570

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a E di Alessandria (93943 abitanti)
34 Km a SW di Pavia (72576 abitanti)
38 Km a S di Vigevano (63310 abitanti)
51 Km a E di Asti (76202 abitanti)
55 Km a SE di Novara (104380 abitanti)
61 Km a SW di Milano (1345851 abitanti)
63 Km a S di Rho (50434 abitanti)
64 Km a N di Genova (586655 abitanti)
68 Km a W di Piacenza (102191 abitanti)
69 Km a S di Legnano (60262 abitanti)
69 Km a SW di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
71 Km a S di Busto Arsizio (83106 abitanti)
71 Km a SW di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
76 Km a SW di Monza (122671 abitanti)
76 Km a S di Gallarate (53343 abitanti)
80 Km a NE di Savona (61345 abitanti)
91 Km a E di Moncalieri (57294 abitanti)
92 Km a E di Torino (890529 abitanti)
93 Km a S di Varese (80799 abitanti)
94 Km a S di Como (84495 abitanti)
95 Km a W di Cremona (71901 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.2
1991-07-11
14:08:22
44.98 8.838 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 145129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-07-11 14:08:22 ± 0.457
Latitudine 44.9800 ± 0.0131
Longitudine 8.8380 ± 0.0148
Profondità (km) 8 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 145129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1867.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 149
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01392
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 145129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:15:30

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 145129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MME.Z. 1991-07-11T14:09:10.00 10.0 undecidable manual SN 120 1.5318 -0.15 0.7
--.BDI.Z. 1991-07-11T14:09:09.85 10.0 undecidable manual SN 125 1.5429 -0.59 0.4
--.DOI.Z. 1991-07-11T14:09:02.99 10.0 undecidable manual SN 248 1.221 0.31 0.7
--.MDI.Z. 1991-07-11T14:08:57.00 10.0 undecidable manual SG 37 0.999 -0.09 0.8
--.MME.Z. 1991-07-11T14:08:51.00 10.0 undecidable manual PN 120 1.5318 0.96 0.3
--.BDI.Z. 1991-07-11T14:08:50.30 10.0 undecidable manual PN 125 1.5429 -0.18 1.6
--.DOI.Z. 1991-07-11T14:08:46.23 10.0 undecidable manual PN 248 1.221 0.5 1.2
--.CKI.Z. 1991-07-11T14:08:45.73 10.0 undecidable manual SG 215 0.6882 -1.11 0.1
--.MDI.Z. 1991-07-11T14:08:42.00 10.0 undecidable manual PG 37 0.999 -0.5 1.3
--.BOB.Z. 1991-07-11T14:08:40.48 10.0 undecidable manual SG 116 0.4773 0.21 0.8
--.CKI.Z. 1991-07-11T14:08:36.43 10.0 undecidable manual PG 215 0.6882 -0.16 2
--.BOB.Z. 1991-07-11T14:08:32.75 10.0 undecidable manual PG 116 0.4773 -0.04 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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