Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 03-07-1991 ore 11:46:53 (Italia) in zona: 2 km E Roccamandolfi (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 2 km E Roccamandolfi (IS), il

  • 03-07-1991 09:46:53 (UTC)
  • 03-07-1991 11:46:53 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4870, 14.3680 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Roccamandolfi IS 2 938 938
San Massimo CB 4 855 1793
Cantalupo nel Sannio IS 5 739 2532
Castelpizzuto IS 7 155 2687
Santa Maria del Molise IS 7 665 3352
Castelpetroso IS 8 1680 5032
Bojano CB 9 8058 13090
Macchiagodena IS 9 1854 14944
Letino CE 11 712 15656
Longano IS 11 690 16346
San Polo Matese CB 11 470 16816
San Gregorio Matese CE 11 988 17804
Valle Agricola CE 12 890 18694
Spinete CB 12 1320 20014
Gallo Matese CE 12 579 20593
Pettoranello del Molise IS 12 460 21053
Carpinone IS 12 1157 22210
Campochiaro CB 12 646 22856
Colle d'Anchise CB 13 807 23663
Sant'Elena Sannita IS 13 275 23938
Castello del Matese CE 13 1494 25432
Sant'Agapito IS 14 1496 26928
Piedimonte Matese CE 15 11297 38225
Frosolone IS 15 3170 41395
Prata Sannita CE 15 1502 42897
Fontegreca CE 16 811 43708
Guardiaregia CB 16 801 44509
Pesche IS 16 1661 46170
Isernia IS 16 21842 68012
Sant'Angelo d'Alife CE 16 2270 70282
Monteroduni IS 17 2264 72546
Raviscanina CE 17 1319 73865
San Potito Sannitico CE 17 1925 75790
Baranello CB 17 2673 78463
Casalciprano CB 17 564 79027
Sessano del Molise IS 17 727 79754
Ailano CE 17 1369 81123
Alife CE 18 7616 88739
Ciorlano CE 18 426 89165
Busso CB 18 1273 90438
Pratella CE 18 1565 92003
Vinchiaturo CB 18 3324 95327
Capriati a Volturno CE 19 1541 96868
Macchia d'Isernia IS 19 1035 97903
Molise CB 19 167 98070

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
46 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
53 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
59 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
60 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
63 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
64 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
65 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
67 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
73 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
73 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
74 Km a N di Portici (55274 abitanti)
75 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
75 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
78 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
83 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
87 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
89 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
92 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
96 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
98 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
98 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.5
1991-07-03
09:46:53
41.487 14.368 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 144529
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-07-03 09:46:53 ± 0.202
Latitudine 41.4870 ± 0.0138
Longitudine 14.3680 ± 0.0207
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 144529

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2306.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 61
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00089
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02768
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 144529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:14:57

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 144529
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PGD.Z. 1991-07-03T09:47:44.51 10.0 undecidable manual PN 321 3.0747 1.61 0.2
--.SFI.Z. 1991-07-03T09:47:43.29 10.0 undecidable manual PN 323 3.0414 0.87 0.7
--.MNS.Z. 1991-07-03T09:47:42.45 10.0 undecidable manual SN 306 1.5318 0.14 0.7
--.FG3.Z. 1991-07-03T09:47:35.27 10.0 undecidable manual SN 78 1.1988 1.03 0.3
--.SGO.Z. 1991-07-03T09:47:33.96 10.0 undecidable manual SN 142 1.1544 0.57 0.5
--.ARV.Z. 1991-07-03T09:47:33.00 10.0 undecidable manual PN 332 2.2644 1.22 0.6
--.TDS.Z. 1991-07-03T09:47:31.50 10.0 undecidable manual PN 140 2.3532 -1.53 0.4
--.ASS.Z. 1991-07-03T09:47:27.50 10.0 undecidable manual PN 321 2.0091 -0.9 0.8
--.MNS.Z. 1991-07-03T09:47:22.50 10.0 undecidable manual PN 306 1.5318 0.69 1.3
--.MGR.Z. 1991-07-03T09:47:22.91 10.0 undecidable manual PN 145 1.6206 0.04 1.6
--.MS1.Z. 1991-07-03T09:47:18.00 10.0 undecidable manual PN 78 1.1988 0.93 0.9
--.SGO.Z. 1991-07-03T09:47:16.33 10.0 undecidable manual PN 142 1.1544 -0.32 1.9
--.AQU.Z. 1991-07-03T09:47:16.63 10.0 undecidable manual PN 320 1.1211 0.54 1.7
--.FG3.Z. 1991-07-03T09:47:15.71 10.0 undecidable manual PN 78 1.1988 -1.44 0.6
--.SOR.Z. 1991-07-03T09:47:12.30 10.0 undecidable manual PG 181 0.8991 0.08 1.9
--.SDI.Z. 1991-07-03T09:47:10.50 10.0 undecidable manual SG 298 0.4662 -1.33 0.2
--.RFI.Z. 1991-07-03T09:47:06.29 10.0 undecidable manual SG 237 0.3441 -0.8 0.4
--.SDI.Z. 1991-07-03T09:47:04.00 10.0 undecidable manual PG 298 0.4662 -0.21 1.8
--.MSC.Z. 1991-07-03T09:47:02.90 10.0 undecidable manual PG 225 0.4107 -0.27 1.8
--.RFI.Z. 1991-07-03T09:47:01.32 10.0 undecidable manual PG 237 0.3441 -0.15 1.9
--.DUI.Z. 1991-07-03T09:46:59.92 10.0 undecidable manual SG 21 0.1776 -1.21 0.3
--.DUI.Z. 1991-07-03T09:46:56.88 10.0 undecidable manual PG 21 0.1776 -1.16 0.8
--.SGG.Z. 1991-07-03T09:46:56.60 10.0 undecidable manual PG 175 0.0999 0.36 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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