Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 30-06-1991 ore 20:19:19 (Italia) in zona: 2 km E Verzino (KR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km E Verzino (KR), il

  • 30-06-1991 18:19:19 (UTC)
  • 30-06-1991 20:19:19 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3140, 16.8820 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Verzino KR 2 1851 1851
Pallagorio KR 3 1217 3068
Umbriatico KR 5 863 3931
Carfizzi KR 8 661 4592
Savelli KR 9 1271 5863
San Nicola dell'Alto KR 9 856 6719
Casabona KR 10 2718 9437
Castelsilano KR 11 1015 10452
Belvedere di Spinello KR 11 2297 12749
Cerenzia KR 11 1152 13901
Campana CS 12 1813 15714
Melissa KR 12 3549 19263
Caccuri KR 13 1663 20926
Scala Coeli CS 15 1014 21940
Strongoli KR 16 6571 28511
Bocchigliero CS 16 1298 29809
Crucoli KR 16 3115 32924
Rocca di Neto KR 17 5687 38611
San Giovanni in Fiore CS 17 17372 55983
Cirò KR 17 2936 58919
Terravecchia CS 18 823 59742
Mandatoriccio CS 18 2872 62614
Santa Severina KR 19 2131 64745
Roccabernarda KR 20 3393 68138

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a NW di Crotone (62178 abitanti)
52 Km a NE di Catanzaro (90612 abitanti)
54 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
61 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.0
1991-06-30
18:19:19
39.314 16.882 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 144429
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-06-30 18:19:19 ± 0.339
Latitudine 39.3140 ± 0.0094
Longitudine 16.8820 ± 0.0308
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 144429

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2848.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 159
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01554
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 144429
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:14:52

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 144429
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1991-06-30T18:19:50.40 10.0 undecidable manual PN 316 1.7205 0.12 1.1
--.MO9.Z. 1991-06-30T18:19:48.30 10.0 undecidable manual PN 215 1.5984 -0.24 1
--.FE2.Z. 1991-06-30T18:19:46.22 10.0 undecidable manual PN 206 1.4097 0.27 1.1
--.SOI.Z. 1991-06-30T18:19:46.31 10.0 undecidable manual PN 207 1.3875 0.63 0.7
--.MGR.Z. 1991-06-30T18:19:45.62 10.0 undecidable manual PN 309 1.2987 1.13 0.2
--.GA2.Z. 1991-06-30T18:19:45.54 10.0 undecidable manual PN 215 1.3986 -0.29 1
--.LCI.Z. 1991-06-30T18:19:44.90 10.0 undecidable manual PN 42 1.3875 -0.66 0.6
--.GRI.Z. 1991-06-30T18:19:41.96 10.0 undecidable manual SG 216 0.5994 -0.1 0.6
--.MMN.Z. 1991-06-30T18:19:40.40 10.0 undecidable manual PG! 310 0.888 2.48 0
--.TDS.Z. 1991-06-30T18:19:39.75 10.0 undecidable manual SG 309 0.5439 -0.24 0.5
--.PA2.Z. 1991-06-30T18:19:38.26 10.0 undecidable manual PG 201 0.9102 0.11 1.5
--.ORI.Z. 1991-06-30T18:19:37.31 10.0 undecidable manual PG 335 0.8103 1 0.3
--.GRI.Z. 1991-06-30T18:19:32.50 10.0 undecidable manual PG 216 0.5994 -0.09 1.5
--.CZI.Z. 1991-06-30T18:19:32.80 10.0 undecidable manual PG 260 0.5883 -0.11 1.5
--.TDS.Z. 1991-06-30T18:19:30.17 10.0 undecidable manual PG 309 0.5439 -1.22 0.1
--.CSI.Z. 1991-06-30T18:19:30.78 10.0 undecidable manual PG! 316 0.6438 -2.63 0
--.ROI.Z. 1991-06-30T18:19:27.58 10.0 undecidable manual PG 316 0.3552 0 3.1
--.SE2.Z. 1991-06-30T18:19:27.40 10.0 undecidable manual PG 202 0.3219 -0.02 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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