Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 11-06-1991 ore 10:55:03 (Italia) in zona: 7 km E Tramonti di Sopra (PN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 7 km E Tramonti di Sopra (PN), il

  • 11-06-1991 08:55:03 (UTC)
  • 11-06-1991 10:55:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3130, 12.8760 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Tramonti di Sopra PN 7 321 321
Tramonti di Sotto PN 7 387 708
Preone UD 9 246 954
Clauzetto PN 10 380 1334
Enemonzo UD 11 1319 2653
Socchieve UD 11 908 3561
Vito d'Asio PN 11 769 4330
Villa Santina UD 12 2233 6563
Forgaria nel Friuli UD 12 1786 8349
Verzegnis UD 13 863 9212
Meduno PN 13 1574 10786
Castelnovo del Friuli PN 13 880 11666
Travesio PN 13 1776 13442
Ampezzo UD 13 1006 14448
Lauco UD 13 729 15177
Raveo UD 14 458 15635
Cavazzo Carnico UD 14 1052 16687
Tolmezzo UD 15 10440 27127
Pinzano al Tagliamento PN 15 1525 28652
Cavasso Nuovo PN 16 1525 30177
Trasaghis UD 16 2227 32404
Frisanco PN 16 622 33026
Sequals PN 17 2200 35226
Fanna PN 17 1583 36809
Ragogna UD 17 2909 39718
Osoppo UD 17 2936 42654
Bordano UD 18 754 43408
Forni di Sotto UD 18 600 44008
Amaro UD 18 823 44831
Ovaro UD 19 1922 46753
Arba PN 20 1309 48062
San Daniele del Friuli UD 20 8013 56075

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
43 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
87 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.3
1991-06-11
08:55:03
46.313 12.876 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 143239
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-06-11 08:55:03 ± 0.202
Latitudine 46.3130 ± 0.0160
Longitudine 12.8760 ± 0.0248
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 143239

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2605.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00259
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03367
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 143239
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:13:42

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 143239
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CKI.Z. 1991-06-11T08:56:03.30 10.0 undecidable manual PN 241 3.7407 1.16 0.4
--.VBY.Z. 1991-06-11T08:56:01.00 10.0 undecidable manual SN 115 1.8315 1.42 0.1
--.KHC.Z. 1991-06-11T08:55:51.50 10.0 undecidable manual PN 9 2.8527 1.53 0.2
--.RIY.Z. 1991-06-11T08:55:49.50 10.0 undecidable manual SN 132 1.4319 -0.31 1.1
--.CRE.Z. 1991-06-11T08:55:49.48 10.0 undecidable manual PN 193 2.7639 0.67 0.9
--.CEY.Z. 1991-06-11T08:55:44.90 10.0 undecidable manual SN 117 1.2099 0.12 0.8
--.LJU.Z. 1991-06-11T08:55:43.00 10.0 undecidable manual SN 102 1.1655 -0.69 0.5
--.MDI.Z. 1991-06-11T08:55:42.00 10.0 undecidable manual PN 257 2.2533 0.2 1.5
--.VBY.Z. 1991-06-11T08:55:36.50 10.0 undecidable manual PN 115 1.8315 0.43 1.5
--.TRI.Z. 1991-06-11T08:55:35.00 10.0 undecidable manual SG 134 0.8547 0.49 0.6
--.CTI.Z. 1991-06-11T08:55:34.23 10.0 undecidable manual SG 252 0.8769 -1.12 0.3
--.BHG.Z. 1991-06-11T08:55:33.00 10.0 undecidable manual PN! 359 1.3986 2.9 0
--.RIY.Z. 1991-06-11T08:55:29.80 10.0 undecidable manual PN 132 1.4319 -0.62 2.8
--.VOY.Z. 1991-06-11T08:55:29.20 10.0 undecidable manual SG 111 0.7548 -1.94 0
--.CEY.Z. 1991-06-11T08:55:27.40 10.0 undecidable manual PN 117 1.2099 -0.12 1.9
--.LJU.Z. 1991-06-11T08:55:27.40 10.0 undecidable manual PN 102 1.1655 0.51 1.6
--.CTI.Z. 1991-06-11T08:55:21.28 10.0 undecidable manual PG 252 0.8769 -0.79 1.1
--.TRI.Z. 1991-06-11T08:55:21.30 10.0 undecidable manual PG 134 0.8547 -0.29 1.8
--.VOY.Z. 1991-06-11T08:55:17.20 10.0 undecidable manual PG! 111 0.7548 -2.45 0
--.FVI.Z. 1991-06-11T08:55:14.60 10.0 undecidable manual SG 346 0.2886 -0.56 0.6
--.FVI.Z. 1991-06-11T08:55:10.00 10.0 negative manual PG 346 0.2886 -0.42 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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