Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 16-09-1985 ore 12:23:59 (Italia) in zona: 5 km W Oliveto Citra (SA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 5 km W Oliveto Citra (SA), il

  • 16-09-1985 10:23:59 (UTC)
  • 16-09-1985 12:23:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6720, 15.1840 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Oliveto Citra SA 5 3802 3802
Contursi Terme SA 6 3394 7196
Campagna SA 6 16703 23899
Senerchia AV 8 842 24741
Palomonte SA 9 3985 28726
Serre SA 10 3995 32721
Valva SA 11 1643 34364
Colliano SA 11 3638 38002
Eboli SA 12 40115 78117
Acerno SA 13 2783 80900
Calabritto AV 13 2391 83291
Postiglione SA 13 2151 85442
Olevano sul Tusciano SA 14 6878 92320
Buccino SA 16 5047 97367
Sicignano degli Alburni SA 16 3519 100886
Laviano SA 16 1438 102324
Caposele AV 16 3483 105807
Altavilla Silentina SA 16 7051 112858
Montecorvino Rovella SA 18 12739 125597
Controne SA 18 875 126472
San Gregorio Magno SA 18 4286 130758
Battipaglia SA 18 50786 181544
Santomenna SA 19 443 181987

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
36 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
40 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
42 Km a SE di Avellino (54857 abitanti)
53 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
56 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
59 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
61 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
70 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
72 Km a E di Portici (55274 abitanti)
72 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
75 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
79 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
80 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
81 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
84 Km a SE di Caserta (76326 abitanti)
87 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
88 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
89 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
90 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
93 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
94 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1985-09-16
10:23:59
40.672 15.184 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 13239
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-09-16 10:23:59 ± 0.393
Latitudine 40.6720 ± 0.0352
Longitudine 15.1840 ± 0.0547
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 13239

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6050.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 134
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 5
Numero di fasi 5
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00130
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00842
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 13239
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:16:21
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGG.Z. 1985-09-16T10:24:17.30 10.0 negative manual PG 319 0.9324 -0.77 1.3
--.SOR.Z. 1985-09-16T10:24:13.70 10.0 undecidable manual PG 262 0.6438 0.95 0.7
--.TR9.Z. 1985-09-16T10:24:08.60 10.0 undecidable manual PG 5 0.3663 0.94 0.8
--.SGO.Z. 1985-09-16T10:24:07.00 10.0 undecidable manual SG 140 0.1443 0.77 0.6
--.SGO.Z. 1985-09-16T10:24:02.50 10.0 negative manual PG 140 0.1443 -0.93 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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