Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 04-06-1991 ore 08:26:05 (UTC) in zona: 1 km SW Benevento (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km SW Benevento (BN), il

  • 04-06-1991 08:26:05 (UTC)
  • 04-06-1991 10:26:05 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1230, 14.7760 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Benevento BN 1 60091 60091
San Leucio del Sannio BN 6 3106 63197
Sant'Angelo a Cupolo BN 7 4325 67522
Castelpoto BN 7 1254 68776
Apollosa BN 7 2658 71434
San Nicola Manfredi BN 7 3722 75156
San Martino Sannita BN 8 1230 76386
Ceppaloni BN 9 3415 79801
Chianche AV 9 475 80276
San Giorgio del Sannio BN 9 10022 90298
Foglianise BN 10 3385 93683
Calvi BN 10 2682 96365
Petruro Irpino AV 10 349 96714
Torrioni AV 10 549 97263
Pietrelcina BN 10 3114 100377
Arpaise BN 11 761 101138
Torrecuso BN 11 3407 104545
San Nazzaro BN 11 884 105429
Paduli BN 11 3978 109407
Campoli del Monte Taburno BN 11 1546 110953
Montefusco AV 12 1338 112291
Vitulano BN 12 2944 115235
Cautano BN 12 2044 117279
Tocco Caudio BN 12 1508 118787
Paupisi BN 12 1633 120420
Ponte BN 12 2580 123000
Roccabascerana AV 13 2354 125354
Santa Paolina AV 13 1256 126610
Pesco Sannita BN 13 1972 128582
Altavilla Irpina AV 13 4196 132778
Montesarchio BN 13 13500 146278
Apice BN 13 5686 151964
Tufo AV 13 889 152853
Pietradefusi AV 13 2348 155201
Pannarano BN 14 2130 157331
Fragneto Monforte BN 14 1840 159171
Bonea BN 14 1448 160619
San Martino Valle Caudina AV 14 4884 165503
Venticano AV 15 2537 168040
Sant'Arcangelo Trimonte BN 15 573 168613
Pietrastornina AV 15 1553 170166
Fragneto l'Abate BN 15 1049 171215
Prata di Principato Ultra AV 16 2944 174159
Pago Veiano BN 16 2406 176565
Torre Le Nocelle AV 16 1324 177889
Sant'Angelo a Scala AV 17 730 178619
Pratola Serra AV 17 3764 182383
Montemiletto AV 17 5313 187696
Grottolella AV 17 1869 189565
Casalduni BN 17 1378 190943
Cervinara AV 17 9658 200601
Bucciano BN 18 2100 202701
Rotondi AV 18 3591 206292
Montefredane AV 18 2297 208589
Capriglia Irpina AV 19 2398 210987
Campolattaro BN 19 1072 212059
Airola BN 19 8195 220254
Paolisi BN 19 2072 222326
San Lorenzo Maggiore BN 19 2154 224480
Bonito AV 19 2448 226928
Summonte AV 19 1583 228511
San Lupo BN 19 801 229312
Reino BN 19 1210 230522
Pontelandolfo BN 20 2167 232689
Moiano BN 20 4094 236783
Montefalcione AV 20 3359 240142
Taurasi AV 20 2377 242519

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
1 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
23 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
38 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
39 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
45 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
47 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
47 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
47 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
49 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
49 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
50 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
51 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
51 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
53 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
54 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
54 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
55 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
60 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
65 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
75 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
81 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
96 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.9
1991-06-04
08:26:05
41.123 14.776 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 142619
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-06-04 08:26:05 ± 0.342
Latitudine 41.1230 ± 0.0281
Longitudine 14.7760 ± 0.0257
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 142619

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3792.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 150
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00615
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 142619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:13:08

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 142619
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1991-06-04T08:26:31.61 10.0 undecidable manual SG 144 0.6882 1.45 0.1
--.SOR.Z. 1991-06-04T08:26:28.20 10.0 undecidable manual SG 212 0.6327 -0.13 0.5
--.SGG.Z. 1991-06-04T08:26:22.00 10.0 undecidable manual SG 311 0.3996 1.49 0.1
--.SGO.Z. 1991-06-04T08:26:19.94 10.0 undecidable manual PG 144 0.6882 0.38 1.2
--.MSC.Z. 1991-06-04T08:26:18.40 10.0 undecidable manual PG 276 0.5994 0.38 1.3
--.SOR.Z. 1991-06-04T08:26:17.50 10.0 undecidable manual PG 212 0.6327 -1 0.6
--.SGG.Z. 1991-06-04T08:26:13.00 10.0 positive manual PG 311 0.3996 -0.98 1.4
--.TR9.Z. 1991-06-04T08:26:12.60 10.0 positive manual PG 102 0.3441 -0.32 2.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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