Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 11-05-1991 ore 21:06:28 (Italia) in zona: 3 km S Cercepiccola (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km S Cercepiccola (CB), il

  • 11-05-1991 19:06:28 (UTC)
  • 11-05-1991 21:06:28 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4340, 14.6760 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cercepiccola CB 3 681 681
San Giuliano del Sannio CB 4 1029 1710
Cercemaggiore CB 5 3777 5487
Sepino CB 6 1964 7451
Sassinoro BN 7 618 8069
Santa Croce del Sannio BN 7 927 8996
Mirabello Sannitico CB 9 2180 11176
Vinchiaturo CB 10 3324 14500
Gildone CB 10 809 15309
Morcone BN 10 4932 20241
Ferrazzano CB 11 3344 23585
Guardiaregia CB 11 801 24386
Castelpagano BN 12 1483 25869
Jelsi CB 14 1781 27650
Campobasso CB 14 49431 77081
Circello BN 14 2388 79469
Pietraroja BN 14 545 80014
Baranello CB 14 2673 82687
Campochiaro CB 14 646 83333
Riccia CB 15 5262 88595
Campodipietra CB 15 2570 91165
Colle Sannita BN 15 2431 93596
San Polo Matese CB 15 470 94066
Colle d'Anchise CB 16 807 94873
Pontelandolfo BN 16 2167 97040
Busso CB 17 1273 98313
Campolattaro BN 17 1072 99385
Toro CB 17 1391 100776
Cusano Mutri BN 18 4091 104867
Bojano CB 18 8058 112925
San Giovanni in Galdo CB 18 580 113505
Oratino CB 19 1641 115146
Casalduni BN 19 1378 116524
Cerreto Sannita BN 19 3940 120464
San Lupo BN 20 801 121265
Ripalimosani CB 20 3114 124379
Spinete CB 20 1320 125699
Reino BN 20 1210 126909

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
49 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
59 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
60 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
65 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
65 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
65 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
67 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
69 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
72 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
72 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
73 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
75 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
75 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
76 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
77 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
82 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
82 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
84 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
84 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
95 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.7
1991-05-11
19:06:28
41.434 14.676 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 140889
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-05-11 19:06:28 ± 0.151
Latitudine 41.4340 ± 0.0126
Longitudine 14.6760 ± 0.0117
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 140889

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1709.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00202
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02177
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 140889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:11:31

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 140889
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1991-05-11T19:07:09.00 10.0 undecidable manual PN 328 2.4198 0.37 0.8
--.MS1.Z. 1991-05-11T19:07:04.00 10.0 undecidable manual SG 73 0.9768 1.05 0.2
--.BRT.Z. 1991-05-11T19:07:02.34 10.0 undecidable manual PN 105 1.9314 0.37 1
--.MNS.Z. 1991-05-11T19:07:00.00 10.0 undecidable manual PN 303 1.7538 0.49 0.9
--.FG4.Z. 1991-05-11T19:06:53.79 10.0 undecidable manual SG 115 0.6882 -0.03 0.8
--.SDI.Z. 1991-05-11T19:06:53.71 10.0 undecidable manual SG 293 0.6993 -0.22 0.7
--.MS1.Z. 1991-05-11T19:06:49.00 10.0 undecidable manual PG 73 0.9768 0.62 1.1
--.RFI.Z. 1991-05-11T19:06:49.49 10.0 undecidable manual SG 255 0.5328 0.96 0.2
--.FG2.Z. 1991-05-11T19:06:46.90 10.0 undecidable manual SG 43 0.5106 -1.09 0.2
--.SOR.Z. 1991-05-11T19:06:46.00 10.0 undecidable manual PG 196 0.8769 -0.61 1.2
--.FG4.Z. 1991-05-11T19:06:43.43 10.0 undecidable manual PG 115 0.6882 0.32 1.7
--.OVO.Z. 1991-05-11T19:06:43.00 10.0 undecidable manual PG 198 0.6327 0.97 0.6
--.SDI.Z. 1991-05-11T19:06:42.00 10.0 undecidable manual PG 293 0.6993 -1.17 0.4
--.MSC.Z. 1991-05-11T19:06:40.30 10.0 undecidable manual PG 245 0.5772 -0.62 1.2
--.DUI.Z. 1991-05-11T19:06:40.00 10.0 undecidable manual SG 323 0.2664 0.68 0.4
--.TR9.Z. 1991-05-11T19:06:40.00 10.0 undecidable manual PG 132 0.5661 -0.67 1.1
--.RFI.Z. 1991-05-11T19:06:39.87 10.0 undecidable manual PG 255 0.5328 -0.19 1.8
--.FG2.Z. 1991-05-11T19:06:39.13 10.0 negative manual PG 43 0.5106 -0.61 2.4
--.DUI.Z. 1991-05-11T19:06:35.31 10.0 undecidable manual PG 323 0.2664 0.58 1.3
--.SGG.Z. 1991-05-11T19:06:33.60 10.0 undecidable manual PG 257 0.222 -0.04 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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