Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 10-09-1985 ore 16:07:29 (UTC) in zona: 3 km SE Riolunato (MO)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km SE Riolunato (MO), il

  • 10-09-1985 16:07:29 (UTC)
  • 10-09-1985 18:07:29 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2100, 10.6670 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Riolunato MO 3 712 712
Fiumalbo MO 4 1280 1992
Pievepelago MO 4 2222 4214
Montecreto MO 6 940 5154
Abetone PT 7 621 5775
Sestola MO 9 2508 8283
Fanano MO 10 2989 11272
Frassinoro MO 12 1926 13198
Lama Mocogno MO 12 2734 15932
Palagano MO 13 2194 18126
Cutigliano PT 14 1488 19614
Polinago MO 16 1672 21286
Montefiorino MO 17 2203 23489
Lizzano in Belvedere BO 19 2212 25701
Coreglia Antelminelli LU 20 5215 30916
Pavullo nel Frignano MO 20 17383 48299
Fosciandora LU 20 602 48901
San Marcello Pistoiese PT 20 6416 55317

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
43 Km a NE di Lucca (89046 abitanti)
46 Km a E di Massa (69479 abitanti)
48 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
50 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
51 Km a NE di Viareggio (62467 abitanti)
53 Km a SW di Modena (184973 abitanti)
54 Km a S di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
59 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
62 Km a SW di Bologna (386663 abitanti)
65 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
66 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
68 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
68 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
71 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
78 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
85 Km a W di Imola (69797 abitanti)
97 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1985-09-10
16:07:29
44.21 10.667 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 13019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-09-10 16:07:29 ± 0.472
Latitudine 44.2100 ± 0.0223
Longitudine 10.6670 ± 0.0307
Profondità (km) 10 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 13019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3484.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 77
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02712
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 21
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 21
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 13019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:16:10
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RBL.Z. 1985-09-10T16:08:18.00 10.0 undecidable manual PN 41 3.0081 0.9 0.7
--.VOY.Z. 1985-09-10T16:08:14.60 10.0 undecidable manual PN 50 2.8971 -1.03 0.9
--.COL.Z. 1985-09-10T16:08:11.00 10.0 undecidable manual PN 43 2.7084 -1.83 0.4
--.DA9.Z. 1985-09-10T16:08:09.00 10.0 undecidable manual PN 277 2.4531 -0.44 1.1
--.MNS.Z. 1985-09-10T16:08:08.00 10.0 undecidable manual PN? 140 2.331 0.25 0.5
--.RCL.Z. 1985-09-10T16:08:07.80 10.0 undecidable manual PN 34 2.3865 -0.77 1.1
--.STV.Z. 1985-09-10T16:08:07.70 10.0 undecidable manual PN 272 2.3865 -0.75 0.9
--.CTI.Z. 1985-09-10T16:08:03.50 10.0 undecidable manual PN 20 1.9536 0.92 0.9
--.CAV.Z. 1985-09-10T16:08:03.50 10.0 undecidable manual PN 14 2.1423 -1.73 0.5
--.AS1.Z. 1985-09-10T16:08:02.00 10.0 undecidable manual PN 127 1.8315 1.14 0.8
--.ROB.Z. 1985-09-10T16:08:01.90 10.0 undecidable manual PN 273 1.998 -1.22 0.7
--.BG1.Z. 1985-09-10T16:08:01.00 10.0 undecidable manual PN 336 1.6983 1.95 0.3
--.RNI.Z. 1985-09-10T16:08:00.50 10.0 undecidable manual PN 359 1.7649 0.56 1.3
--.PAN.Z. 1985-09-10T16:08:00.20 10.0 undecidable manual PN 13 1.887 -1.41 0.7
--.SAL.Z. 1985-09-10T16:07:56.00 10.0 undecidable manual PN 355 1.3875 1.14 0.9
--.GEN.Z. 1985-09-10T16:07:53.40 10.0 undecidable manual PN 280 1.2543 0.55 1.5
--.CO9.Z. 1985-09-10T16:07:52.00 10.0 undecidable manual PG 303 1.0212 2.2 0.2
--.FIR.N. 1985-09-10T16:07:52.00 10.0 undecidable manual SG 135 0.5994 1.01 0.4
--.BVT.Z. 1985-09-10T16:07:52.10 10.0 undecidable manual SG 293 0.6549 -0.7 0.4
--.BVT.Z. 1985-09-10T16:07:43.10 10.0 undecidable manual PG 293 0.6549 0.14 1.6
--.FIR.Z. 1985-09-10T16:07:41.50 10.0 undecidable manual PG 135 0.5994 -0.42 1.6
--.PS9.Z. 1985-09-10T16:07:39.50 10.0 positive manual PG 191 0.4995 -0.42 3
--.BD1.Z. 1985-09-10T16:07:36.00 10.0 undecidable manual SG 198 0.1554 -0.39 0.6
--.BD1.Z. 1985-09-10T16:07:34.00 10.0 positive manual PG 198 0.1554 0.51 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download