Terremoto di magnitudo Md 3.6 del 10-05-2024 ore 13:26:10 (Italia) in zona: Campi Flegrei

Un terremoto di magnitudo Md 3.6 è avvenuto nella zona: Campi Flegrei, il

  • 10-05-2024 11:26:10 (UTC)
  • 10-05-2024 13:26:10 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8080, 14.1090 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OV (Napoli).

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bacoli NA 3 26560 26560
Monte di Procida NA 5 12886 39446
Pozzuoli NA 5 81661 121107
Procida NA 8 10530 131637
Quarto NA 9 40930 172567
Marano di Napoli NA 12 59874 232441
Napoli NA 13 974074 1206515
Calvizzano NA 13 12329 1218844
Qualiano NA 13 25702 1244546
Mugnano di Napoli NA 14 34828 1279374
Villaricca NA 15 31122 1310496
Giugliano in Campania NA 16 122974 1433470
Ischia NA 16 19915 1453385
Melito di Napoli NA 17 37826 1491211
Parete CE 17 11442 1502653
Casavatore NA 18 18661 1521314
Sant'Antimo NA 18 33905 1555219
Arzano NA 18 34886 1590105
Casamicciola Terme NA 18 8362 1598467
Casandrino NA 19 14336 1612803
Casoria NA 19 77642 1690445
San Giorgio a Cremano NA 19 45557 1736002
Barano d'Ischia NA 19 10113 1746115
Grumo Nevano NA 19 18061 1764176
Lusciano CE 20 15362 1779538
Trentola-Ducenta CE 20 19429 1798967
Lacco Ameno NA 20 4853 1803820

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a SE di Pozzuoli (81661 abitanti)
12 Km a SW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
13 Km a W di Napoli (974074 abitanti)
16 Km a SW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
19 Km a SW di Casoria (77642 abitanti)
20 Km a W di Ercolano (53709 abitanti)
20 Km a SW di Aversa (53047 abitanti)
21 Km a W di Portici (55274 abitanti)
21 Km a SW di Afragola (65057 abitanti)
22 Km a W di Torre del Greco (86275 abitanti)
27 Km a SW di Acerra (59573 abitanti)
34 Km a W di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
35 Km a SW di Caserta (76326 abitanti)
36 Km a W di Scafati (50787 abitanti)
52 Km a W di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
57 Km a W di Salerno (135261 abitanti)
59 Km a W di Avellino (54857 abitanti)
67 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
77 Km a W di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev200
Md 3.6 2024-05-10
11:26:10
40.8075 14.1087 4 2024-05-10
12:01:11
Sala Operativa INGV-OV (Napoli) 127571531
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2024-05-10 11:26:10
Latitudine 40.8075
Longitudine 14.1087
Profondità (km) 4 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 200 -> SURVEY-INGV-OV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 127571531

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 500.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 105
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 1
Numero di fasi 1
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.11
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi)
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi)
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 0
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 0
Parametri della magnitudo

Md:3.6

Campo Valore
Valore 3.6
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 127571531
Agenzia INGV
Autore Sala Operativa INGV-OV (Napoli)
Tempo di creazione (UTC) 2024-05-10 12:01:11
TDMT - Time Domain Moment Tensor - AUTOMATIC SOLUTION

Dettagli TDMT

Campo Valore
Magnitudo3.5
Momento Scalare1.83966E+21 dyne-cm
Profondità calcolata6 km
QualitàCa
Variance Reduction19.83%
Doppia Coppia82%
CLVD18%
ISO0%
Modello utilizzatoCIA
Modeautomatic
Statuspreliminary

Componenti Momento Tensore

Componente Valore
Mrr-2.235E+20
Mtt-1.0348E+21
Mpp1.2583E+21
Mrt2.134E+20
Mrp2.151E+20
Mtp-1.4013E+21

Piani Nodali

Nome Strike Dip Rake
PN119985-9
PN229081-174

Meccanismo di sorgente sismica

Focal Mechanism

psmeca (Documentazione GMT)

14.1087 40.8075 6 199 85 -9 290 81 -174 1.83966 21 14.6087 41.3075

Distribuzione Stazioni

Distribuzione Stazioni

Dettagli stazioni TDMT

Sta Dist Azi V R zcor
CERA 88.1 355.1 22.15% 101
RNI2 99.6 2.1 22.82% 103
SACR 82.5 37.2 18.09% 101
TRIV 112.8 19 21.53% 107
VAGA 68.3 8.8 23.79% 98
VITU 60.6 46.3 7.42% 98
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download