Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 08-09-1985 ore 12:14:29 (Italia) in zona: 2 km S Monte Rinaldo (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km S Monte Rinaldo (FM), il

  • 08-09-1985 10:14:29 (UTC)
  • 08-09-1985 12:14:29 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0150, 13.5790 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monte Rinaldo FM 2 379 379
Ortezzano FM 3 774 1153
Montelparo FM 4 778 1931
Montalto delle Marche AP 4 2122 4053
Montedinove AP 5 488 4541
Montottone FM 5 979 5520
Monteleone di Fermo FM 6 395 5915
Monte Vidon Combatte FM 6 433 6348
Monsampietro Morico FM 6 659 7007
Santa Vittoria in Matenano FM 7 1330 8337
Rotella AP 7 906 9243
Petritoli FM 9 2335 11578
Carassai AP 9 1100 12678
Force AP 9 1354 14032
Castignano AP 9 2796 16828
Belmonte Piceno FM 9 646 17474
Cossignano AP 10 978 18452
Monte Giberto FM 10 801 19253
Montefalcone Appennino FM 10 424 19677
Servigliano FM 10 2336 22013
Smerillo FM 11 365 22378
Grottazzolina FM 11 3398 25776
Monte San Martino MC 11 765 26541
Ponzano di Fermo FM 12 1674 28215
Offida AP 13 5058 33273
Montegiorgio FM 13 6851 40124
Falerone FM 13 3337 43461
Penna San Giovanni MC 13 1108 44569
Monterubbiano FM 14 2230 46799
Magliano di Tenna FM 14 1452 48251
Monte Vidon Corrado FM 14 731 48982
Appignano del Tronto AP 15 1785 50767
Montefiore dell'Aso AP 15 2123 52890
Comunanza AP 15 3166 56056
Moresco FM 15 598 56654
Ripatransone AP 15 4309 60963
Palmiano AP 16 196 61159
Montappone FM 16 1682 62841
Venarotta AP 16 2066 64907
Rapagnano FM 16 2145 67052
Massa Fermana FM 17 963 68015
Sant'Angelo in Pontano MC 18 1436 69451
Castorano AP 18 2380 71831
Ascoli Piceno AP 18 49407 121238
Massignano AP 18 1638 122876
Amandola FM 19 3629 126505
Roccafluvione AP 19 2010 128515
Lapedona FM 19 1166 129681
Torre San Patrizio FM 19 2048 131729
Castel di Lama AP 20 8634 140363
Monte San Pietrangeli FM 20 2458 142821
Francavilla d'Ete FM 20 964 143785
Fermo FM 20 37655 181440

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
67 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
71 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
73 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
75 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
80 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
88 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
91 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
97 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-09-08
10:14:29
43.015 13.579 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 12919
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-09-08 10:14:29 ± 0.317
Latitudine 43.0150 ± 0.0154
Longitudine 13.5790 ± 0.0291
Profondità (km) 7 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12919

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2918.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 170
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01182
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12919
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:16:05
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1985-09-08T10:15:02.50 10.0 undecidable manual SG 226 0.9102 0.91 0.2
--.SD1.Z. 1985-09-08T10:14:54.50 10.0 undecidable manual PN 172 1.3098 0.06 1
--.AS1.Z. 1985-09-08T10:14:54.00 10.0 undecidable manual SG 274 0.6771 -0.1 0.6
--.AR1.Z. 1985-09-08T10:14:54.50 10.0 undecidable manual SG 316 0.666 0.69 0.5
--.AM1.Z. 1985-09-08T10:14:50.80 10.0 undecidable manual SG 1 0.5328 1.29 0.1
--.MNS.Z. 1985-09-08T10:14:47.50 10.0 undecidable manual PG 226 0.9102 -0.71 0.6
--.AR1.Z. 1985-09-08T10:14:44.00 10.0 undecidable manual PG 316 0.666 0.29 1.3
--.CM2.Z. 1985-09-08T10:14:44.20 10.0 undecidable manual SG 299 0.3552 0.16 0.9
--.AS1.Z. 1985-09-08T10:14:44.00 10.0 undecidable manual PG 274 0.6771 0.12 1.5
--.AM1.Z. 1985-09-08T10:14:40.50 10.0 undecidable manual PG 1 0.5328 -0.73 1.5
--.ALP.Z. 1985-09-08T10:14:39.90 10.0 undecidable manual SG 182 0.2331 0.57 0.6
--.CM2.Z. 1985-09-08T10:14:37.20 10.0 undecidable manual PG 299 0.3552 -0.87 1.1
--.ALP.Z. 1985-09-08T10:14:35.30 10.0 undecidable manual PG 182 0.2331 -0.05 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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