Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 17-03-1991 ore 14:36:10 (Italia) in zona: NE Montalto delle Marche (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: NE Montalto delle Marche (AP), il

  • 17-03-1991 13:36:10 (UTC)
  • 17-03-1991 14:36:10 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9900, 13.6090 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montalto delle Marche AP 0 2122 2122
Montedinove AP 3 488 2610
Ortezzano FM 5 774 3384
Monte Rinaldo FM 5 379 3763
Rotella AP 5 906 4669
Castignano AP 6 2796 7465
Cossignano AP 7 978 8443
Montelparo FM 7 778 9221
Monte Vidon Combatte FM 7 433 9654
Carassai AP 8 1100 10754
Montottone FM 8 979 11733
Offida AP 9 5058 16791
Monteleone di Fermo FM 9 395 17186
Petritoli FM 10 2335 19521
Santa Vittoria in Matenano FM 10 1330 20851
Monsampietro Morico FM 10 659 21510
Force AP 10 1354 22864
Appignano del Tronto AP 11 1785 24649
Monte Giberto FM 12 801 25450
Montefalcone Appennino FM 12 424 25874
Ripatransone AP 13 4309 30183
Belmonte Piceno FM 13 646 30829
Ponzano di Fermo FM 13 1674 32503
Smerillo FM 13 365 32868
Montefiore dell'Aso AP 14 2123 34991
Grottazzolina FM 14 3398 38389
Servigliano FM 14 2336 40725
Monterubbiano FM 14 2230 42955
Castorano AP 14 2380 45335
Monte San Martino MC 15 765 46100
Moresco FM 15 598 46698
Venarotta AP 15 2066 48764
Ascoli Piceno AP 15 49407 98171
Palmiano AP 16 196 98367
Castel di Lama AP 16 8634 107001
Comunanza AP 16 3166 110167
Montegiorgio FM 17 6851 117018
Magliano di Tenna FM 17 1452 118470
Colli del Tronto AP 17 3668 122138
Massignano AP 17 1638 123776
Penna San Giovanni MC 17 1108 124884
Falerone FM 17 3337 128221
Spinetoli AP 17 7215 135436
Acquaviva Picena AP 18 3831 139267
Monte Vidon Corrado FM 18 731 139998
Roccafluvione AP 18 2010 142008
Monsampolo del Tronto AP 18 4611 146619
Maltignano AP 19 2401 149020
Folignano AP 19 9241 158261
Lapedona FM 19 1166 159427
Rapagnano FM 19 2145 161572
Campofilone FM 20 1916 163488
Montappone FM 20 1682 165170
Altidona FM 20 3390 168560

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
69 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
70 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
73 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
74 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
77 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
84 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
M 2.5
1991-03-17
13:36:10
42.99 13.609 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 137649
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-03-17 13:36:10 ± 0.188
Latitudine 42.9900 ± 0.0069
Longitudine 13.6090 ± 0.0190
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 137649

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1724.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 173
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00186
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01408
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 137649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:08:24

M:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 137649
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:32:24
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1991-03-17T13:36:52.95 10.0 undecidable manual SN 173 1.2876 0.4 0.4
--.MNS.Z. 1991-03-17T13:36:42.68 10.0 undecidable manual SG 228 0.9102 0.49 0.4
--.SFI.Z. 1991-03-17T13:36:38.76 10.0 undecidable manual PN 306 1.5651 0.29 0.9
--.CRE.Z. 1991-03-17T13:36:36.00 10.0 undecidable manual PN 298 1.3542 0.42 0.9
--.ARV.Z. 1991-03-17T13:36:35.72 10.0 undecidable manual SG 316 0.6993 0.23 0.6
--.ASS.Z. 1991-03-17T13:36:35.50 10.0 undecidable manual SG 276 0.6993 0 0.7
--.SDI.Z. 1991-03-17T13:36:34.52 10.0 undecidable manual PN 173 1.2876 -0.07 1.2
--.AOI.Z. 1991-03-17T13:36:32.50 10.0 undecidable manual SG 359 0.555 1.17 0.1
--.MNS.Z. 1991-03-17T13:36:28.55 10.0 undecidable manual PG 228 0.9102 -0.06 1.5
--.CIO.Z. 1991-03-17T13:36:25.00 10.0 undecidable manual SG 301 0.3996 -0.44 0.7
--.ASS.Z. 1991-03-17T13:36:25.85 10.0 undecidable manual PG 276 0.6993 1.1 0.3
--.ARV.Z. 1991-03-17T13:36:24.74 10.0 undecidable manual PG 316 0.6993 -0.01 1.7
--.SSO.Z. 1991-03-17T13:36:23.24 10.0 undecidable manual SG 335 0.333 0.21 0.6
--.AOI.Z. 1991-03-17T13:36:21.55 10.0 undecidable manual PG 359 0.555 -0.54 2.1
--.CIO.Z. 1991-03-17T13:36:18.00 10.0 undecidable manual PG 301 0.3996 -0.94 0.8
--.ALP.Z. 1991-03-17T13:36:18.50 10.0 undecidable manual SG 188 0.2109 -0.35 0.8
--.SSO.Z. 1991-03-17T13:36:17.53 10.0 undecidable manual PG 335 0.333 -0.02 1.7
--.ALP.Z. 1991-03-17T13:36:14.44 10.0 negative manual PG 188 0.2109 -0.44 2.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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