Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 23-02-1991 ore 04:19:06 (UTC) in zona: 1 km S Villa Santa Lucia (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km S Villa Santa Lucia (FR), il

  • 23-02-1991 04:19:06 (UTC)
  • 23-02-1991 05:19:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5000, 13.7680 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villa Santa Lucia FR 1 2632 2632
Piedimonte San Germano FR 1 6535 9167
Cassino FR 5 36142 45309
Aquino FR 5 5370 50679
Terelle FR 6 422 51101
Castrocielo FR 7 3965 55066
Pignataro Interamna FR 7 2595 57661
Colle San Magno FR 8 699 58360
Sant'Elia Fiumerapido FR 9 6166 64526
Belmonte Castello FR 10 739 65265
Pontecorvo FR 10 13242 78507
Roccasecca FR 10 7365 85872
San Giorgio a Liri FR 10 3164 89036
Cervaro FR 12 8109 97145
Sant'Apollinare FR 12 1919 99064
Vallerotonda FR 14 1581 100645
Castelnuovo Parano FR 14 883 101528
Atina FR 14 4316 105844
Villa Latina FR 14 1241 107085
Casalattico FR 14 574 107659
Esperia FR 14 3828 111487
San Vittore del Lazio FR 15 2636 114123
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 15 966 115089
Colfelice FR 15 1932 117021
Vallemaio FR 15 937 117958
Casalvieri FR 15 2698 120656
Rocca d'Evandro CE 16 3283 123939
Santopadre FR 16 1357 125296
Sant'Andrea del Garigliano FR 16 1505 126801
Ausonia FR 16 2619 129420
Acquafondata FR 16 263 129683
San Pietro Infine CE 17 944 130627
Coreno Ausonio FR 17 1644 132271
Viticuso FR 17 353 132624
San Giovanni Incarico FR 18 3336 135960
Gallinaro FR 18 1269 137229
Pico FR 18 2888 140117
Rocca d'Arce FR 18 959 141076
Picinisco FR 18 1218 142294
San Biagio Saracinisco FR 19 349 142643
Arce FR 19 5756 148399

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
67 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
69 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a E di Latina (125985 abitanti)
73 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
76 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
77 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
79 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
79 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
80 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
84 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
90 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
91 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
94 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
94 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
94 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
95 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
96 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
100 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.0
1991-02-23
04:19:06
41.5 13.768 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 136409
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-02-23 04:19:06 ± 0.215
Latitudine 41.5000 ± 0.0113
Longitudine 13.7680 ± 0.0217
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 136409

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2198.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 150
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00186
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01878
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 136409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:07:10

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 136409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1991-02-23T04:20:08.20 10.0 undecidable manual SN 343 2.0868 0.33 0.4
--.ASS.Z. 1991-02-23T04:20:00.00 10.0 undecidable manual SN 332 1.7649 -0.22 0.5
--.SGO.Z. 1991-02-23T04:19:54.50 10.0 undecidable manual SN 128 1.4874 0.74 0.3
--.MNS.Z. 1991-02-23T04:19:47.00 10.0 undecidable manual SN 317 1.1988 0.29 0.6
--.ARV.Z. 1991-02-23T04:19:41.60 10.0 undecidable manual PN 343 2.0868 -0.23 1.2
--.MGR.Z. 1991-02-23T04:19:40.00 10.0 undecidable manual PN 134 1.9092 0.49 1
--.ASS.Z. 1991-02-23T04:19:38.20 10.0 undecidable manual PN 332 1.7649 0.79 0.6
--.RMP.Z. 1991-02-23T04:19:37.00 10.0 undecidable manual SG 291 0.8436 0.36 0.6
--.SGO.Z. 1991-02-23T04:19:34.00 10.0 undecidable manual PN 128 1.4874 0.32 1.4
--.MNS.Z. 1991-02-23T04:19:28.98 10.0 undecidable manual PN 317 1.1988 -0.64 1
--.AZI.Z. 1991-02-23T04:19:28.00 10.0 undecidable manual SG 333 0.5439 1.26 0.1
--.AQU.Z. 1991-02-23T04:19:25.15 10.0 undecidable manual PG 342 0.888 0.58 1.2
--.DUI.Z. 1991-02-23T04:19:25.50 10.0 undecidable manual SG 72 0.5439 -1.05 0.2
--.RMP.Z. 1991-02-23T04:19:23.00 10.0 undecidable manual PG 291 0.8436 -0.8 0.8
--.CP9.Z. 1991-02-23T04:19:20.77 10.0 undecidable manual PG 300 0.6993 -0.32 1.7
--.AZI.Z. 1991-02-23T04:19:17.41 10.0 undecidable manual PG 333 0.5439 -0.67 1
--.RFI.Z. 1991-02-23T04:19:17.80 10.0 undecidable manual SG 140 0.2553 0.78 0.3
--.DUI.Z. 1991-02-23T04:19:16.90 10.0 undecidable manual PG 72 0.5439 -1.08 0.4
--.SDI.Z. 1991-02-23T04:19:15.13 10.0 undecidable manual SG 8 0.2109 0.58 0.5
--.SDI.Z. 1991-02-23T04:19:11.26 10.0 negative manual PG 8 0.2109 0.21 3.6
--.RFI.Z. 1991-02-23T04:19:11.98 10.0 positive manual PG 140 0.2553 -0.08 3.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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