Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 17-02-2024 ore 20:22:09 (Italia) in zona: Campi Flegrei

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: Campi Flegrei, il

  • 17-02-2024 19:22:09 (UTC)
  • 17-02-2024 20:22:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.8380, 14.1150 ad una profondità di 3 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Operativa INGV-OV (Napoli).

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pozzuoli NA 2 81661 81661
Quarto NA 5 40930 122591
Bacoli NA 5 26560 149151
Monte di Procida NA 7 12886 162037
Marano di Napoli NA 9 59874 221911
Qualiano NA 10 25702 247613
Calvizzano NA 10 12329 259942
Procida NA 11 10530 270472
Mugnano di Napoli NA 11 34828 305300
Napoli NA 12 974074 1279374
Villaricca NA 12 31122 1310496
Giugliano in Campania NA 13 122974 1433470
Melito di Napoli NA 14 37826 1471296
Parete CE 14 11442 1482738
Sant'Antimo NA 15 33905 1516643
Casavatore NA 15 18661 1535304
Arzano NA 15 34886 1570190
Casandrino NA 16 14336 1584526
Lusciano CE 16 15362 1599888
Trentola-Ducenta CE 16 19429 1619317
Casoria NA 17 77642 1696959
Grumo Nevano NA 17 18061 1715020
Aversa CE 17 53047 1768067
Casapesenna CE 17 6987 1775054
Cesa CE 17 8841 1783895
San Marcellino CE 17 14155 1798050
Frattamaggiore NA 18 30329 1828379
Sant'Arpino CE 18 14307 1842686
Ischia NA 18 19915 1862601
San Cipriano d'Aversa CE 18 13653 1876254
Frignano CE 18 9008 1885262
Succivo CE 19 8457 1893719
San Giorgio a Cremano NA 19 45557 1939276
Villa di Briano CE 19 7087 1946363
Frattaminore NA 19 16208 1962571
Carinaro CE 19 7181 1969752
Afragola NA 19 65057 2034809
Gricignano di Aversa CE 19 11881 2046690
Casal di Principe CE 19 21389 2068079
Teverola CE 19 14291 2082370
Crispano NA 19 12354 2094724
Villa Literno CE 20 11985 2106709
Cardito NA 20 22755 2129464
Orta di Atella CE 20 27191 2156655
Casaluce CE 20 10078 2166733
Ercolano NA 20 53709 2220442

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
2 Km a SE di Pozzuoli (81661 abitanti)
9 Km a SW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
12 Km a W di Napoli (974074 abitanti)
13 Km a SW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
17 Km a W di Casoria (77642 abitanti)
17 Km a SW di Aversa (53047 abitanti)
19 Km a SW di Afragola (65057 abitanti)
20 Km a W di Ercolano (53709 abitanti)
20 Km a W di Portici (55274 abitanti)
22 Km a W di Torre del Greco (86275 abitanti)
25 Km a SW di Acerra (59573 abitanti)
32 Km a SW di Caserta (76326 abitanti)
35 Km a W di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
36 Km a W di Scafati (50787 abitanti)
52 Km a W di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
57 Km a W di Salerno (135261 abitanti)
58 Km a W di Avellino (54857 abitanti)
65 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
78 Km a W di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev200
Md 3.0 2024-02-17
19:22:09
40.8377 14.1147 3 2024-02-17
19:42:28
Sala Operativa INGV-OV (Napoli) 125343601
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2024-02-17 19:22:09
Latitudine 40.8377
Longitudine 14.1147
Profondità (km) 3 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 200 -> SURVEY-INGV-OV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 125343601

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 300.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 166
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 1
Numero di fasi 1
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.07
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi)
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi)
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 0
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 0
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 125343601
Agenzia INGV
Autore Sala Operativa INGV-OV (Napoli)
Tempo di creazione (UTC) 2024-02-17 19:42:28
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download