Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 09-02-2024 ore 08:21:18 (Italia) in zona: 4 km NE Calestano (PR)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 4 km NE Calestano (PR), il

  • 09-02-2024 07:21:18 (UTC)
  • 09-02-2024 08:21:18 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.6220, 10.1630 ad una profondità di 22 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Calestano PR 4 2100 2100
Terenzo PR 6 1196 3296
Langhirano PR 8 10315 13611
Fornovo di Taro PR 9 6100 19711
Felino PR 10 8790 28501
Lesignano de' Bagni PR 11 5028 33529
Tizzano Val Parma PR 12 2077 35606
Sala Baganza PR 12 5561 41167
Neviano degli Arduini PR 13 3649 44816
Varano de' Melegari PR 14 2676 47492
Solignano PR 15 1773 49265
Collecchio PR 15 14403 63668
Medesano PR 15 10828 74496
Corniglio PR 17 1936 76432
Traversetolo PR 18 9425 85857
Berceto PR 18 2109 87966
Canossa RE 20 3844 91810

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a SW di Parma (192836 abitanti)
38 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
58 Km a S di Cremona (71901 abitanti)
60 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
61 Km a W di Modena (184973 abitanti)
61 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
61 Km a N di Carrara (63133 abitanti)
63 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
65 Km a N di Massa (69479 abitanti)
84 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
90 Km a NW di Lucca (89046 abitanti)
95 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
97 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 2.6 2024-02-09
07:21:18
44.6215 10.1633 22 2024-02-09
07:33:29
Sala Sismica INGV-Roma 125151211
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2024-02-09 07:21:18 ± 0.24
Latitudine 44.6215 ± 0.0099
Longitudine 10.1633 ± 0.0240
Profondità (km) 22 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 125151211

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1476
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1393
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 91
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1480.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 168
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.55
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.76717
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri della magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 20
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 125151211
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2024-02-09 07:33:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
CH.PLONS.HHZ. 2024-02-09T07:22:15.11 3.0 undecidable manual Sn -2.89 0
IV.ARCI.HHZ. 2024-02-09T07:22:12.05 3.0 undecidable manual Sg 3.3 0
ST.DOSS.HHZ. 2024-02-09T07:22:02.98 0.3 undecidable manual S 29 161.0166 54 0.08 55
IV.MAGA.HHZ. 2024-02-09T07:21:57.35 0.3 undecidable manual S 16 133.0668 95 0.78 49
CH.PLONS.HHZ. 2024-02-09T07:21:54.99 3.0 undecidable manual Pg 6.2 0
IV.CTI.HHZ. 2024-02-09T07:21:48.26 0.1 undecidable manual P 36 196.1592 54 -0.23 60
SI.LUSI.HHZ. 2024-02-09T07:21:43.70 0.1 undecidable manual P 22 160.4172 54 -0.35 70
ST.DOSS.HHZ. 2024-02-09T07:21:42.64 3.0 undecidable manual P 29 161.0166 54 -1.48 0
IV.MAGA.HHZ. 2024-02-09T07:21:40.22 0.1 undecidable manual P 16 133.0668 95 -0.24 78
IV.MOCL.EHZ. 2024-02-09T07:21:37.14 0.1 undecidable manual P 130 105.8163 97 0.85 68
GU.MAIM.HHE. 2024-02-09T07:21:36.46 3.0 undecidable manual P 82.7505 3.69 0
GU.SARM.EHE. 2024-02-09T07:21:34.02 0.1 undecidable manual S 159 52.0035 105 -1.2 63
MN.VLC.HHZ. 2024-02-09T07:21:34.10 0.1 undecidable manual S 161 54.2013 105 -1.68 47
GU.POPM.HHN. 2024-02-09T07:21:32.86 0.1 undecidable manual P 143 79.4649 99 0.6 79
GU.GSCL.HHZ. 2024-02-09T07:21:32.74 0.1 undecidable manual S 132 45.1215 108 -0.7 81
IV.BDI.HHZ. 2024-02-09T07:21:31.26 0.1 undecidable manual P 151 70.8735 101 0.3 87
GU.CARD.HHZ. 2024-02-09T07:21:30.46 1.0 undecidable manual P 159 70.7736 101 -0.48 21
IV.ERBM.EHE. 2024-02-09T07:21:30.40 0.1 undecidable manual S 139 29.8479 119 0.7 84
ZO.PDN10.EHN. 2024-02-09T07:21:29.62 3.0 undecidable manual P 53.502 1.27 0
GU.SARM.EHE. 2024-02-09T07:21:28.34 0.1 undecidable manual P 159 52.0035 105 0.2 93
MN.VLC.HHZ. 2024-02-09T07:21:28.81 0.6 undecidable manual P 161 54.2013 105 0.35 45
GU.GSCL.HHZ. 2024-02-09T07:21:27.36 0.1 undecidable manual P 132 45.1215 108 0.25 93
GU.EQUI.HHZ. 2024-02-09T07:21:27.87 0.1 undecidable manual P 181 50.5161 106 -0.04 95
GU.GRAM.HHN. 2024-02-09T07:21:27.61 0.1 undecidable manual S 208 16.4724 138 0.72 88
IV.ERBM.EHE. 2024-02-09T07:21:25.18 0.1 undecidable manual P 139 29.8479 119 0.23 96
GU.GRAM.HHN. 2024-02-09T07:21:23.50 0.1 undecidable manual P 208 16.4724 138 0.17 100
IV.NEVI.HNE. 2024-02-09T07:21:22.47 0.1 undecidable manual P 109 12.7761 146 -0.5 92
IV.PRMA.HHZ. 2024-02-09T07:21:22.97 0.1 undecidable manual P 37 19.6692 132 -0.7 84
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.PRMA.HHN. ML:3.0 0.005225 1.72 AML other m 2024-02-09T07:21:27.00
IV.PRMA.HNN. ML:3.0 0.004955 1.72 AML other m 2024-02-09T07:21:27.00
IV.PRMA.HNE. ML:3.1 0.0064 0.22 AML other m 2024-02-09T07:21:28.04
IV.PRMA.HHE. ML:3.1 0.0066 0.22 AML other m 2024-02-09T07:21:28.04
IV.BDI.HHN. ML:1.9 0.0001295 0.2 AML other m 2024-02-09T07:21:37.93
GU.GSCL.HHN. ML:2.0 0.0002705 0.22 AML other m 2024-02-09T07:21:40.81
GU.GSCL.HHE. ML:2.1 0.00034250000000000003 0.66 AML other m 2024-02-09T07:21:40.56
MN.VLC.HHN. ML:2.0 0.0002035 0.9 AML other m 2024-02-09T07:21:42.79
MN.VLC.HHE. ML:1.8 0.00013900000000000002 1.04 AML other m 2024-02-09T07:21:42.36
IV.BDI.HHE. ML:1.9 0.000134 0.64 AML other m 2024-02-09T07:21:47.12
IV.MAGA.HHE. ML:2.9 0.0004765 1.44 AML other m 2024-02-09T07:22:03.21
IV.MAGA.HHN. ML:2.7 0.000282 0.92 AML other m 2024-02-09T07:22:03.50
SI.LUSI.HHN. ML:2.9 0.000333 1.02 AML other m 2024-02-09T07:22:04.31
ST.DOSS.HNE. ML:2.6 0.0001705 0.54 AML other m 2024-02-09T07:22:10.44
ST.DOSS.HHE. ML:2.6 0.000168 0.54 AML other m 2024-02-09T07:22:10.44
ST.DOSS.HNN. ML:2.5 0.00012925 0.42 AML other m 2024-02-09T07:22:10.97
ST.DOSS.HHN. ML:2.4 0.00012375 0.42 AML other m 2024-02-09T07:22:10.97
SI.LUSI.HHE. ML:2.5 0.0001545 0.56 AML other m 2024-02-09T07:22:11.44
IV.CTI.HHE. ML:2.7 0.0001385 0.44 AML other m 2024-02-09T07:22:16.55
IV.CTI.HHN. ML:2.6 0.000134 0.16 AML other m 2024-02-09T07:22:17.19
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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