Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 10-02-1991 ore 06:19:57 (Italia) in zona: Costa Catanese (Catania)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: Costa Catanese (Catania), il

  • 10-02-1991 05:19:57 (UTC)
  • 10-02-1991 06:19:57 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6740, 15.2600 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Riposto CT 8 14838 14838
Giarre CT 9 27659 42497
Acireale CT 11 52622 95119
Santa Venerina CT 11 8592 103711
Mascali CT 11 14282 117993
Sant'Alfio CT 13 1582 119575
Aci Catena CT 13 29851 149426
Milo CT 14 1087 150513
Zafferana Etnea CT 14 9517 160030
Aci Sant'Antonio CT 14 17984 178014
Fiumefreddo di Sicilia CT 14 9623 187637
Aci Bonaccorsi CT 16 3524 191161
Valverde CT 16 7840 199001
Viagrande CT 16 8563 207564
Aci Castello CT 16 18723 226287
Piedimonte Etneo CT 17 3963 230250
Calatabiano CT 17 5308 235558
Trecastagni CT 17 10910 246468
San Gregorio di Catania CT 18 11966 258434
San Giovanni la Punta CT 18 23060 281494
Pedara CT 19 14102 295596
Giardini-Naxos ME 19 9415 305011
Tremestieri Etneo CT 20 20589 325600
Taormina ME 20 10960 336560

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a NE di Acireale (52622 abitanti)
24 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
59 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
64 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
68 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
95 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2
ML-VAX 2.7
1991-02-10
05:19:57
37.674 15.26 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 135639
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1991-02-10 05:19:57 ± 0.175
Latitudine 37.6740 ± 0.0118
Longitudine 15.2600 ± 0.0168
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 135639

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1978.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 144
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00453
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03157
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 135639
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:06:26

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 135639
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1991-02-10T05:21:32.82 10.0 undecidable manual SN 24 3.5076 -0.3 0.3
--.BRT.Z. 1991-02-10T05:20:52.90 10.0 undecidable manual PN 24 3.5076 0.11 0.7
--.SGO.Z. 1991-02-10T05:20:44.71 10.0 undecidable manual PN 0 2.8749 0.59 0.6
--.ERC.Z. 1991-02-10T05:20:35.82 10.0 undecidable manual PN 280 2.1312 1.91 0
--.CSI.Z. 1991-02-10T05:20:35.55 10.0 undecidable manual PN 20 2.2533 0.03 1
--.MMN.Z. 1991-02-10T05:20:34.80 10.0 undecidable manual PN 14 2.2866 -1.12 0.3
--.TDS.Z. 1991-02-10T05:20:34.37 10.0 undecidable manual PN 22 2.1423 0.25 1
--.GIB.Z. 1991-02-10T05:20:33.20 10.0 undecidable manual SG 288 1.0101 -0.4 0.4
--.ROI.Z. 1991-02-10T05:20:32.80 10.0 undecidable manual PN 27 2.1423 -1.29 0.2
--.CVT.Z. 1991-02-10T05:20:31.59 10.0 undecidable manual PN 270 1.9536 0.26 1
--.SA1.Z. 1991-02-10T05:20:31.25 10.0 undecidable manual SG 339 0.9435 0.2 0.5
--.USI.Z. 1991-02-10T05:20:31.10 10.0 undecidable manual PN 303 1.9314 0.01 1.1
--.SOI.Z. 1991-02-10T05:20:25.10 10.0 undecidable manual SG 57 0.7326 0.6 0.4
--.MCT.Z. 1991-02-10T05:20:23.00 10.0 undecidable manual PN 268 1.2987 0.51 1
--.FAI.Z. 1991-02-10T05:20:23.56 10.0 negative manual PN 252 1.3209 0.85 1.2
--.PZI.Z. 1991-02-10T05:20:22.89 10.0 undecidable manual SG 202 0.666 0.94 0.2
--.MEU.Z. 1991-02-10T05:20:20.70 10.0 undecidable manual SG 211 0.6549 -1.62 0
--.GIB.Z. 1991-02-10T05:20:17.42 10.0 positive manual PG 288 1.0101 -0.9 1.1
--.ATN.Z. 1991-02-10T05:20:17.55 10.0 undecidable manual SG 18 0.4995 0.63 0.3
--.MNO.Z. 1991-02-10T05:20:17.71 10.0 undecidable manual SG 300 0.5106 0.57 0.4
--.SA1.Z. 1991-02-10T05:20:16.87 10.0 undecidable manual PG 339 0.9435 -0.08 1.3
--.SOI.Z. 1991-02-10T05:20:13.63 10.0 positive manual PG 57 0.7326 0.51 2
--.MEU.Z. 1991-02-10T05:20:11.60 10.0 negative manual PG 211 0.6549 -0.48 2
--.PZI.Z. 1991-02-10T05:20:11.58 10.0 negative manual PG 202 0.666 -0.12 2.6
--.MSI.Z. 1991-02-10T05:20:09.87 10.0 negative manual PG 23 0.5772 -0.19 2.5
--.MNO.Z. 1991-02-10T05:20:08.61 10.0 positive manual PG 300 0.5106 -0.31 2.4
--.ATN.Z. 1991-02-10T05:20:08.53 10.0 negative manual PG 18 0.4995 -0.27 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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