Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 31-08-1985 ore 15:55:56 (UTC) in zona: 1 km N Boville Ernica (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km N Boville Ernica (FR), il

  • 31-08-1985 15:55:56 (UTC)
  • 31-08-1985 17:55:56 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6510, 13.4730 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Boville Ernica FR 1 8737 8737
Monte San Giovanni Campano FR 4 12929 21666
Ripi FR 6 5270 26936
Strangolagalli FR 6 2491 29427
Veroli FR 6 20560 49987
Torrice FR 7 4816 54803
Castelliri FR 7 3454 58257
Fontana Liri FR 8 2953 61210
Isola del Liri FR 9 11715 72925
Frosinone FR 10 46323 119248
Arnara FR 10 2309 121557
Pofi FR 11 4204 125761
Arce FR 11 5756 131517
Arpino FR 12 7262 138779
Rocca d'Arce FR 12 959 139738
Ceprano FR 12 8897 148635
Alatri FR 14 28952 177587
Sora FR 14 26144 203731
Santopadre FR 15 1357 205088
Ceccano FR 15 23565 228653
Broccostella FR 15 2741 231394
Collepardo FR 15 968 232362
Colfelice FR 15 1932 234294
Castro dei Volsci FR 17 4781 239075
Falvaterra FR 17 554 239629
Fontechiari FR 17 1303 240932
Fumone FR 18 2102 243034
San Giovanni Incarico FR 18 3336 246370
Vico nel Lazio FR 18 2234 248604
Balsorano AQ 19 3569 252173
Pescosolido FR 19 1555 253728
Ferentino FR 19 21213 274941
Posta Fibreno FR 19 1139 276080
Vicalvi FR 20 783 276863
Roccasecca FR 20 7365 284228
Campoli Appennino FR 20 1725 285953
Villa Santo Stefano FR 20 1720 287673

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
52 Km a E di Latina (125985 abitanti)
58 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
66 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
69 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
73 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
74 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
78 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
81 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
86 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
96 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
97 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
97 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1985-08-31
15:55:56
41.651 13.473 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 12569
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-31 15:55:56 ± 0.326
Latitudine 41.6510 ± 0.0326
Longitudine 13.4730 ± 0.0285
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12569

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4332.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 132
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00227
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01692
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12569
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:15:48
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SOR.Z. 1985-08-31T15:56:37.70 10.0 undecidable manual SN 148 1.2432 0.96 0.3
--.AR1.Z. 1985-08-31T15:56:30.50 10.0 undecidable manual PN 348 1.8759 1.99 0.2
--.SGO.Z. 1985-08-31T15:56:27.00 10.0 undecidable manual PN 127 1.7538 0.25 1
--.AS1.Z. 1985-08-31T15:56:25.50 10.0 undecidable manual PN 337 1.5318 1.82 0.3
--.CM2.Z. 1985-08-31T15:56:25.10 10.0 undecidable manual PN 351 1.554 1.09 0.7
--.TR9.Z. 1985-08-31T15:56:23.10 10.0 positive manual PN 114 1.443 0.61 1.9
--.SOR.Z. 1985-08-31T15:56:18.60 10.0 positive manual PN 148 1.2432 -1.14 1.3
--.ALP.Z. 1985-08-31T15:56:17.20 10.0 undecidable manual PN 3 1.1211 -0.92 0.7
--.RDP.Z. 1985-08-31T15:56:16.50 10.0 undecidable manual SG 281 0.5661 -0.4 0.7
--.SGG.Z. 1985-08-31T15:56:11.40 10.0 negative manual PG 111 0.7215 0.28 2.6
--.AQU.Z. 1985-08-31T15:56:09.50 10.0 undecidable manual PG 355 0.6993 -1.21 0.5
--.RDP.Z. 1985-08-31T15:56:07.50 10.0 undecidable manual PG 281 0.5661 -0.8 0.9
--.SD1.Z. 1985-08-31T15:56:06.00 10.0 undecidable manual SG 77 0.2553 -0.74 0.6
--.SD1.Z. 1985-08-31T15:56:02.00 10.0 undecidable manual PG 77 0.2553 -0.43 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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