Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 18-08-1985 ore 14:27:02 (Italia) in zona: 3 km NE Montegranaro (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km NE Montegranaro (FM), il

  • 18-08-1985 12:27:02 (UTC)
  • 18-08-1985 14:27:02 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.2620, 13.6470 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montegranaro FM 3 12990 12990
Sant'Elpidio a Mare FM 5 17110 30100
Monte San Giusto MC 5 8191 38291
Montecosaro MC 6 7113 45404
Monte Urano FM 6 8353 53757
Morrovalle MC 8 10195 63952
Civitanova Marche MC 8 41983 105935
Porto Sant'Elpidio FM 9 26152 132087
Torre San Patrizio FM 9 2048 134135
Monte San Pietrangeli FM 9 2458 136593
Corridonia MC 11 15430 152023
Montelupone MC 11 3596 155619
Francavilla d'Ete FM 12 964 156583
Rapagnano FM 12 2145 158728
Potenza Picena MC 12 15936 174664
Fermo FM 13 37655 212319
Magliano di Tenna FM 15 1452 213771
Porto San Giorgio FM 15 16121 229892
Petriolo MC 15 1998 231890
Mogliano MC 16 4696 236586
Macerata MC 16 42473 279059
Montegiorgio FM 17 6851 285910
Grottazzolina FM 17 3398 289308
Ponzano di Fermo FM 18 1674 290982
Recanati MC 18 21349 312331
Massa Fermana FM 19 963 313294
Porto Recanati MC 19 12531 325825
Monte Giberto FM 19 801 326626
Lapedona FM 20 1166 327792
Montappone FM 20 1682 329474

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
67 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
82 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
84 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
93 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
93 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
100 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1985-08-18
12:27:02
43.262 13.647 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 12009
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-18 12:27:02 ± 0.318
Latitudine 43.2620 ± 0.0200
Longitudine 13.6470 ± 0.0346
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 12009

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3580.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 160
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00502
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03044
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 12009
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:15:19
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FO1.Z. 1985-08-18T12:27:55.50 10.0 undecidable manual PN 349 3.3744 0.12 1.2
--.CTI.Z. 1985-08-18T12:27:52.70 10.0 undecidable manual PN 333 3.1191 0.9 0.7
--.RBL.Z. 1985-08-18T12:27:52.50 10.0 undecidable manual PN 358 3.1746 -0.02 1.3
--.PO9.Z. 1985-08-18T12:27:34.00 10.0 undecidable manual SG 216 0.8547 1.64 0.1
--.DUI.Z. 1985-08-18T12:27:32.50 10.0 undecidable manual PN 158 1.7094 0.11 1.8
--.AS1.Z. 1985-08-18T12:27:30.00 10.0 undecidable manual SG 254 0.7437 1.1 0.3
--.SD1.Z. 1985-08-18T12:27:29.50 10.0 undecidable manual PN 175 1.554 -0.78 1.2
--.MNS.Z. 1985-08-18T12:27:23.10 10.0 undecidable manual PN 218 1.1211 -1.27 0.5
--.AR1.Z. 1985-08-18T12:27:22.00 10.0 undecidable manual SG 294 0.555 -0.86 0.4
--.AQU.Z. 1985-08-18T12:27:22.00 10.0 undecidable manual PG 190 0.9213 0.89 1
--.PO9.Z. 1985-08-18T12:27:19.00 10.0 undecidable manual PG 216 0.8547 -0.89 1
--.AS1.Z. 1985-08-18T12:27:17.50 10.0 undecidable manual PG 254 0.7437 -0.39 1.7
--.AR1.Z. 1985-08-18T12:27:14.00 10.0 undecidable manual PG 294 0.555 -0.4 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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