Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 21-10-1990 ore 10:53:14 (Italia) in zona: 3 km S Monte Rinaldo (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km S Monte Rinaldo (FM), il

  • 21-10-1990 09:53:14 (UTC)
  • 21-10-1990 10:53:14 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0040, 13.5730 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Monte Rinaldo FM 3 379 379
Montalto delle Marche AP 3 2122 2501
Montelparo FM 3 778 3279
Montedinove AP 4 488 3767
Ortezzano FM 4 774 4541
Rotella AP 6 906 5447
Monteleone di Fermo FM 6 395 5842
Santa Vittoria in Matenano FM 6 1330 7172
Montottone FM 7 979 8151
Monte Vidon Combatte FM 7 433 8584
Monsampietro Morico FM 7 659 9243
Force AP 8 1354 10597
Castignano AP 8 2796 13393
Montefalcone Appennino FM 9 424 13817
Carassai AP 10 1100 14917
Cossignano AP 10 978 15895
Petritoli FM 10 2335 18230
Belmonte Piceno FM 10 646 18876
Smerillo FM 10 365 19241
Servigliano FM 11 2336 21577
Monte Giberto FM 11 801 22378
Monte San Martino MC 11 765 23143
Grottazzolina FM 12 3398 26541
Offida AP 12 5058 31599
Ponzano di Fermo FM 13 1674 33273
Penna San Giovanni MC 13 1108 34381
Comunanza AP 14 3166 37547
Appignano del Tronto AP 14 1785 39332
Falerone FM 14 3337 42669
Montegiorgio FM 14 6851 49520
Palmiano AP 15 196 49716
Monterubbiano FM 15 2230 51946
Monte Vidon Corrado FM 15 731 52677
Venarotta AP 15 2066 54743
Magliano di Tenna FM 15 1452 56195
Montefiore dell'Aso AP 16 2123 58318
Ripatransone AP 16 4309 62627
Moresco FM 16 598 63225
Ascoli Piceno AP 17 49407 112632
Montappone FM 17 1682 114314
Castorano AP 17 2380 116694
Rapagnano FM 18 2145 118839
Roccafluvione AP 18 2010 120849
Amandola FM 18 3629 124478
Sant'Angelo in Pontano MC 18 1436 125914
Massa Fermana FM 18 963 126877
Castel di Lama AP 19 8634 135511
Massignano AP 19 1638 137149
Montefortino FM 20 1178 138327
Colli del Tronto AP 20 3668 141995

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
68 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
71 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
72 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
74 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
80 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
87 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
90 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
97 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.9
1990-10-21
09:53:14
43.004 13.573 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 129159
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-10-21 09:53:14 ± 0.229
Latitudine 43.0040 ± 0.0090
Longitudine 13.5730 ± 0.0208
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 129159

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1961.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 151
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01441
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 129159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:00:06

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 129159
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1990-10-21T09:54:00.50 10.0 undecidable manual SN! 297 1.3209 2.98 0
--.SDI.Z. 1990-10-21T09:53:56.89 10.0 undecidable manual SN 171 1.2987 -0.03 0.6
--.AZI.Z. 1990-10-21T09:53:50.00 10.0 undecidable manual SG 185 1.0101 0.31 0.6
--.MNS.Z. 1990-10-21T09:53:45.23 10.0 undecidable manual SG 226 0.8991 -0.6 0.5
--.PGD.Z. 1990-10-21T09:53:45.00 10.0 undecidable manual PN! 303 1.5984 2.14 0
--.CRE.Z. 1990-10-21T09:53:41.00 10.0 undecidable manual PN 297 1.3209 1.86 0.1
--.DUI.Z. 1990-10-21T09:53:40.50 10.0 undecidable manual PN 153 1.4874 -0.89 0.7
--.ARV.Z. 1990-10-21T09:53:39.18 10.0 undecidable manual SG 317 0.666 0.63 0.6
--.ASS.Z. 1990-10-21T09:53:39.63 10.0 undecidable manual SG 275 0.6771 1.05 0.3
--.AQU.Z. 1990-10-21T09:53:38.65 10.0 undecidable manual SG 190 0.6549 0.51 0.6
--.SDI.Z. 1990-10-21T09:53:37.54 10.0 undecidable manual PN 171 1.2987 -1.26 0.4
--.AOI.Z. 1990-10-21T09:53:35.10 10.0 undecidable manual SG 1 0.5439 0.68 0.8
--.AZI.Z. 1990-10-21T09:53:35.00 10.0 undecidable manual PG 185 1.0101 0.38 1.5
--.MNS.Z. 1990-10-21T09:53:33.27 10.0 undecidable manual PG 226 0.8991 0.88 1
--.AQU.Z. 1990-10-21T09:53:28.77 10.0 undecidable manual PG 190 0.6549 0.82 1.1
--.ASS.Z. 1990-10-21T09:53:27.35 10.0 undecidable manual PG 275 0.6771 -0.86 1.1
--.ARV.Z. 1990-10-21T09:53:27.36 10.0 undecidable manual PG 317 0.666 -0.83 1.1
--.CIO.Z. 1990-10-21T09:53:27.50 10.0 undecidable manual SG 301 0.3552 -0.77 0.7
--.SSO.Z. 1990-10-21T09:53:26.90 10.0 undecidable manual SG 338 0.3108 0.78 0.7
--.AOI.Z. 1990-10-21T09:53:25.60 10.0 undecidable manual PG 1 0.5439 -0.2 3.7
--.RM8.Z. 1990-10-21T09:53:24.00 10.0 undecidable manual SG 259 0.2664 -0.6 0.6
--.CIO.Z. 1990-10-21T09:53:21.60 10.0 undecidable manual PG 301 0.3552 -0.65 2.7
--.SSO.Z. 1990-10-21T09:53:20.90 10.0 undecidable manual PG 338 0.3108 -0.12 1.9
--.RM8.Z. 1990-10-21T09:53:20.11 10.0 undecidable manual PG 259 0.2664 -0.03 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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