Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 20-10-1990 ore 03:25:36 (Italia) in zona: 1 km SE Carassai (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km SE Carassai (AP), il

  • 20-10-1990 02:25:36 (UTC)
  • 20-10-1990 03:25:36 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0270, 13.6980 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Carassai AP 1 1100 1100
Cossignano AP 5 978 2078
Montefiore dell'Aso AP 5 2123 4201
Petritoli FM 6 2335 6536
Monte Vidon Combatte FM 6 433 6969
Ripatransone AP 6 4309 11278
Monterubbiano FM 7 2230 13508
Moresco FM 7 598 14106
Ortezzano FM 7 774 14880
Montalto delle Marche AP 9 2122 17002
Massignano AP 9 1638 18640
Ponzano di Fermo FM 9 1674 20314
Monte Giberto FM 9 801 21115
Monte Rinaldo FM 9 379 21494
Montottone FM 10 979 22473
Offida AP 10 5058 27531
Montedinove AP 11 488 28019
Lapedona FM 11 1166 29185
Campofilone FM 11 1916 31101
Castignano AP 12 2796 33897
Altidona FM 12 3390 37287
Grottazzolina FM 12 3398 40685
Monsampietro Morico FM 12 659 41344
Cupra Marittima AP 13 5398 46742
Acquaviva Picena AP 13 3831 50573
Montelparo FM 13 778 51351
Rotella AP 14 906 52257
Monteleone di Fermo FM 14 395 52652
Pedaso FM 14 2800 55452
Appignano del Tronto AP 14 1785 57237
Castorano AP 14 2380 59617
Grottammare AP 15 16006 75623
Belmonte Piceno FM 15 646 76269
Fermo FM 15 37655 113924
Magliano di Tenna FM 15 1452 115376
Monsampolo del Tronto AP 16 4611 119987
Santa Vittoria in Matenano FM 16 1330 121317
Monteprandone AP 16 12655 133972
Spinetoli AP 16 7215 141187
Colli del Tronto AP 17 3668 144855
Rapagnano FM 17 2145 147000
Montegiorgio FM 17 6851 153851
Castel di Lama AP 18 8634 162485
San Benedetto del Tronto AP 18 47303 209788
Servigliano FM 18 2336 212124
Force AP 18 1354 213478
Torre San Patrizio FM 19 2048 215526
Porto San Giorgio FM 19 16121 231647
Montefalcone Appennino FM 20 424 232071

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
41 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
67 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
68 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
75 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
79 Km a NE di L'Aquila (69753 abitanti)
81 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
84 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
100 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.7
1990-10-20
02:25:36
43.027 13.698 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 129059
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-10-20 02:25:36 ± 0.766
Latitudine 43.0270 ± 0.0306
Longitudine 13.6980 ± 0.0582
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 129059

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5826.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 225
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00324
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01182
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 129059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 19:00:01

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 129059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1990-10-20T02:26:10.70 10.0 undecidable manual SG 229 0.9768 0.18 0.8
--.ARV.Z. 1990-10-20T02:26:02.10 10.0 undecidable manual SG 310 0.7215 0.62 0.8
--.ASS.Z. 1990-10-20T02:26:01.46 10.0 undecidable manual SG 272 0.7548 -1.34 0.4
--.SDI.Z. 1990-10-20T02:26:00.73 10.0 undecidable manual PN 175 1.3098 0.2 1.7
--.MNS.Z. 1990-10-20T02:25:55.49 10.0 undecidable manual PG 229 0.9768 -0.23 2
--.RM8.Z. 1990-10-20T02:25:52.00 10.0 undecidable manual SG 258 0.3552 2.02 0.1
--.ASS.Z. 1990-10-20T02:25:51.63 10.0 undecidable manual PG 272 0.7548 0 2.3
--.ARV.Z. 1990-10-20T02:25:51.93 10.0 undecidable manual PG 310 0.7215 1.07 1.3
--.RM8.Z. 1990-10-20T02:25:46.84 10.0 undecidable manual PG! 258 0.3552 2.62 0
--.CIO.Z. 1990-10-20T02:25:43.84 10.0 undecidable manual PG 292 0.4329 -1.72 0.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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