Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 07-08-1985 ore 01:45:35 (Italia) in zona: 2 km N Terelle (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km N Terelle (FR), il

  • 06-08-1985 23:45:35 (UTC)
  • 07-08-1985 01:45:35 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5700, 13.7740 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Terelle FR 2 422 422
Belmonte Castello FR 3 739 1161
Atina FR 6 4316 5477
Villa Santa Lucia FR 7 2632 8109
Colle San Magno FR 7 699 8808
Casalattico FR 7 574 9382
Villa Latina FR 7 1241 10623
Castrocielo FR 8 3965 14588
Piedimonte San Germano FR 8 6535 21123
Sant'Elia Fiumerapido FR 8 6166 27289
Casalvieri FR 9 2698 29987
Roccasecca FR 9 7365 37352
Cassino FR 10 36142 73494
Gallinaro FR 10 1269 74763
Aquino FR 10 5370 80133
Picinisco FR 12 1218 81351
Vallerotonda FR 12 1581 82932
Santopadre FR 12 1357 84289
Settefrati FR 13 728 85017
Vicalvi FR 13 783 85800
Alvito FR 13 2713 88513
Fontechiari FR 14 1303 89816
San Biagio Saracinisco FR 14 349 90165
Colfelice FR 14 1932 92097
Pignataro Interamna FR 15 2595 94692
Cervaro FR 15 8109 102801
Acquafondata FR 15 263 103064
Posta Fibreno FR 15 1139 104203
Pontecorvo FR 15 13242 117445
San Donato Val di Comino FR 16 2107 119552
Rocca d'Arce FR 16 959 120511
Arpino FR 16 7262 127773
Arce FR 17 5756 133529
Viticuso FR 17 353 133882
San Vittore del Lazio FR 18 2636 136518
San Giorgio a Liri FR 18 3164 139682
Broccostella FR 19 2741 142423
Fontana Liri FR 19 2953 145376
Sant'Apollinare FR 19 1919 147295
San Giovanni Incarico FR 19 3336 150631

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
72 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
73 Km a E di Latina (125985 abitanti)
76 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
80 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
82 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
84 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
85 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
85 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
85 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
86 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
90 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
92 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
92 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
93 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
94 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
96 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
96 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
97 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
97 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
99 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
100 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-08-06
23:45:35
41.57 13.774 4 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 11339
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-08-06 23:45:35 ± 0.418
Latitudine 41.5700 ± 0.0207
Longitudine 13.7740 ± 0.0394
Profondità (km) 4 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 11339

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4008.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 125
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01813
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 11339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:14:47
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AR1.Z. 1985-08-06T23:46:11.00 10.0 undecidable manual PN 342 2.0091 0.98 0.6
--.AQU.Z. 1985-08-06T23:46:06.00 10.0 undecidable manual SG 340 0.8214 1.01 0.4
--.PO9.Z. 1985-08-06T23:45:58.80 10.0 undecidable manual PN? 328 1.1655 0.36 0.6
--.MNS.Z. 1985-08-06T23:45:57.00 10.0 undecidable manual PN? 315 1.1433 -1.05 0.3
--.AQU.Z. 1985-08-06T23:45:52.00 10.0 undecidable manual PG 340 0.8214 -0.41 1.8
--.RDP.Z. 1985-08-06T23:45:51.30 10.0 undecidable manual PG 283 0.8103 -0.77 1.3
--.SGG.Z. 1985-08-06T23:45:46.90 10.0 undecidable manual PG 111 0.4884 0.81 1.3
--.MSC.Z. 1985-08-06T23:45:45.00 10.0 undecidable manual PG 158 0.3996 0.7 1.4
--.DUI.Z. 1985-08-06T23:45:45.10 10.0 undecidable manual PG 79 0.5106 -1.54 0.4
--.SD1.Z. 1985-08-06T23:45:38.70 10.0 undecidable manual PG 11 0.1332 0.23 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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