Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 17-07-1990 ore 12:30:36 (Italia) in zona: 2 km S Brione (BS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km S Brione (BS), il

  • 17-07-1990 10:30:36 (UTC)
  • 17-07-1990 12:30:36 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.6230, 10.1520 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Brione BS 2 714 714
Ome BS 2 3205 3919
Gussago BS 3 16753 20672
Villa Carcina BS 4 11004 31676
Rodengo Saiano BS 4 9504 41180
Monticelli Brusati BS 4 4516 45696
Polaveno BS 5 2555 48251
Cellatica BS 5 4941 53192
Sarezzo BS 5 13553 66745
Concesio BS 6 15465 82210
Collebeato BS 6 4622 86832
Paderno Franciacorta BS 7 3734 90566
Castegnato BS 7 8334 98900
Passirano BS 7 7098 105998
Gardone Val Trompia BS 8 11657 117655
Bovezzo BS 8 7516 125171
Sulzano BS 9 1917 127088
Provaglio d'Iseo BS 9 7318 134406
Iseo BS 9 9179 143585
Lumezzane BS 9 22644 166229
Ospitaletto BS 9 14509 180738
Marcheno BS 11 4364 185102
Roncadelle BS 11 9538 194640
Brescia BS 11 196480 391120
Sale Marasino BS 11 3362 394482
Nave BS 11 11029 405511
Cazzago San Martino BS 11 10996 416507
Corte Franca BS 11 7233 423740
Monte Isola BS 12 1754 425494
Predore BG 12 1853 427347
Travagliato BS 12 13910 441257
Tavernola Bergamasca BG 13 2101 443358
Caino BS 13 2151 445509
Torbole Casaglia BS 13 6522 452031
Rovato BS 13 19209 471240
Marone BS 14 3238 474478
Castel Mella BS 14 11056 485534
Erbusco BS 14 8633 494167
Vigolo BG 14 592 494759
Lodrino BS 15 1698 496457
Coccaglio BS 15 8767 505224
Adro BS 15 7086 512310
San Zeno Naviglio BS 15 4673 516983
Casto BS 16 1778 518761
Tavernole sul Mella BS 16 1303 520064
Flero BS 16 8732 528796
Parzanica BG 16 362 529158
Paratico BS 16 4714 533872
Bione BS 16 1386 535258
Zone BS 16 1076 536334
Sarnico BG 16 6660 542994
Botticino BS 16 10914 553908
Berlingo BS 16 2730 556638
Viadanica BG 16 1120 557758
Agnosine BS 16 1790 559548
Cologne BS 17 7667 567215
Capriolo BS 17 9397 576612
Lograto BS 17 3819 580431
Borgosatollo BS 18 9264 589695
Credaro BG 18 3542 593237
Villongo BG 18 8006 601243
Marmentino BS 18 675 601918
Rezzato BS 18 13472 615390
Adrara San Martino BG 18 2225 617615
Mura BS 18 796 618411
Adrara San Rocco BG 18 837 619248
Poncarale BS 18 5283 624531
Fonteno BG 18 637 625168
Serle BS 18 3023 628191
Castrezzato BS 18 7116 635307
Pezzaze BS 18 1500 636807
Maclodio BS 18 1480 638287
Odolo BS 19 1985 640272
Capriano del Colle BS 19 4674 644946
Azzano Mella BS 19 3158 648104
Riva di Solto BG 19 881 648985
Vallio Terme BS 19 1405 650390
Trenzano BS 19 5401 655791
Preseglie BS 19 1514 657305
Irma BS 20 132 657437
Castelli Calepio BG 20 10377 667814
Chiari BS 20 18887 686701
Nuvolera BS 20 4696 691397
Nuvolento BS 20 3992 695389
Mairano BS 20 3501 698890

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a NW di Brescia (196480 abitanti)
38 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
55 Km a N di Cremona (71901 abitanti)
68 Km a E di Monza (122671 abitanti)
69 Km a W di Verona (258765 abitanti)
72 Km a E di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
73 Km a NE di Piacenza (102191 abitanti)
73 Km a E di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
77 Km a E di Milano (1345851 abitanti)
85 Km a E di Como (84495 abitanti)
87 Km a E di Rho (50434 abitanti)
90 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
91 Km a NE di Pavia (72576 abitanti)
92 Km a N di Parma (192836 abitanti)
96 Km a E di Legnano (60262 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.3
1990-07-17
10:30:36
45.623 10.152 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 123539
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-07-17 10:30:36 ± 0.169
Latitudine 45.6230 ± 0.0141
Longitudine 10.1520 ± 0.0149
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 123539

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1947.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 71
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 25
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01854
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 123539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:54:45

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 123539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1990-07-17T10:31:39.20 10.0 undecidable manual SN 61 2.0535 1.6 0.1
--.CKI.Z. 1990-07-17T10:31:31.82 10.0 undecidable manual SN 228 1.776 0.77 0.4
--.BDI.Z. 1990-07-17T10:31:27.62 10.0 undecidable manual SN 168 1.5762 1.25 0.2
--.ORO.Z. 1990-07-17T10:31:25.50 10.0 undecidable manual SN 271 1.5096 0.9 0.4
--.CTI.Z. 1990-07-17T10:31:15.73 10.0 undecidable manual SN 67 1.1211 0.42 0.7
--.VAI.Z. 1990-07-17T10:31:11.00 10.0 undecidable manual SG 284 0.9879 -0.44 0.7
--.FVI.Z. 1990-07-17T10:31:11.94 10.0 undecidable manual PN 61 2.0535 0.09 1.4
--.PII.Z. 1990-07-17T10:31:10.65 10.0 undecidable manual PN 172 1.9092 0.77 1
--.BOB.Z. 1990-07-17T10:31:10.71 10.0 undecidable manual SG 210 0.9768 -0.59 0.6
--.CKI.Z. 1990-07-17T10:31:07.97 10.0 undecidable manual PN 228 1.776 -0.11 1.6
--.MMK.Z. 1990-07-17T10:31:06.50 10.0 undecidable manual PN 286 1.5762 1.26 0.5
--.BDI.Z. 1990-07-17T10:31:05.38 10.0 undecidable manual PN 168 1.5762 0 1.7
--.LLS.Z. 1990-07-17T10:31:05.00 10.0 undecidable manual PN 327 1.4541 1.46 0.4
--.ORO.Z. 1990-07-17T10:31:04.80 10.0 undecidable manual PN 271 1.5096 0.45 1.5
--.MME.Z. 1990-07-17T10:31:03.93 10.0 undecidable manual PN 164 1.4763 0.08 1.8
--.TMA.Z. 1990-07-17T10:30:57.00 10.0 undecidable manual PG 299 1.0101 -0.11 1.9
--.CTI.Z. 1990-07-17T10:30:57.42 10.0 undecidable manual PN 67 1.1211 -1.57 0.3
--.OSS.Z. 1990-07-17T10:30:57.60 10.0 undecidable manual PG 359 1.0656 -0.44 1.7
--.VAI.Z. 1990-07-17T10:30:56.00 10.0 undecidable manual PG 284 0.9879 -0.75 1.2
--.VDL.Z. 1990-07-17T10:30:56.30 10.0 undecidable manual PG 331 0.9768 -0.27 1.8
--.BOB.Z. 1990-07-17T10:30:55.22 10.0 undecidable manual PG 210 0.9768 -1.45 0.4
--.MDI.Z. 1990-07-17T10:30:50.13 10.0 undecidable manual SG 297 0.3441 0.09 0.8
--.SAL.Z. 1990-07-17T10:30:46.61 10.0 undecidable manual SG 93 0.2553 -0.32 0.7
--.MDI.Z. 1990-07-17T10:30:43.76 10.0 undecidable manual PG 297 0.3441 -0.63 1.4
--.SAL.Z. 1990-07-17T10:30:42.41 10.0 undecidable manual PG 93 0.2553 -0.2 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download