Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 09-07-1990 ore 01:49:12 (UTC) in zona: 2 km SE Calenzano (FI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km SE Calenzano (FI), il

  • 09-07-1990 01:49:12 (UTC)
  • 09-07-1990 03:49:12 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.8540, 11.1820 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Calenzano FI 2 17489 17489
Sesto Fiorentino FI 3 48958 66447
Campi Bisenzio FI 5 46166 112613
Prato PO 7 191150 303763
Vaglia FI 10 5073 308836
Signa FI 10 19179 328015
Fiesole FI 10 13969 341984
Scandicci FI 11 50609 392593
Poggio a Caiano PO 11 10007 402600
Lastra a Signa FI 11 20156 422756
Firenze FI 11 382808 805564
Vaiano PO 14 9895 815459
Carmignano PO 14 14450 829909
Montemurlo PO 14 18456 848365
Agliana PT 15 17525 865890
Montale PT 16 10737 876627
Bagno a Ripoli FI 16 25611 902238
Quarrata PT 16 26190 928428
Scarperia e San Piero FI 17 12217 940645
Barberino di Mugello FI 17 10836 951481
Montelupo Fiorentino FI 19 14098 965579
Impruneta FI 20 14615 980194

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a E di Prato (191150 abitanti)
11 Km a N di Scandicci (50609 abitanti)
11 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
23 Km a E di Pistoia (90315 abitanti)
55 Km a E di Lucca (89046 abitanti)
61 Km a N di Siena (53903 abitanti)
64 Km a E di Pisa (89158 abitanti)
70 Km a SW di Imola (69797 abitanti)
71 Km a NW di Arezzo (99543 abitanti)
73 Km a S di Bologna (386663 abitanti)
74 Km a SW di Faenza (58541 abitanti)
75 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
78 Km a E di Livorno (159219 abitanti)
80 Km a SW di Forlì (117913 abitanti)
86 Km a E di Massa (69479 abitanti)
90 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
91 Km a W di Cesena (96758 abitanti)
91 Km a S di Modena (184973 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 2.3
1990-07-09
01:49:12
43.854 11.182 8 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 122789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-07-09 01:49:12 ± 0.098
Latitudine 43.8540 ± 0.0082
Longitudine 11.1820 ± 0.0068
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 122789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1058.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01190
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 122789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:54:04

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 122789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1990-07-09T01:49:37.70 10.0 undecidable manual PN 105 1.3209 0.9 0.1
--.CRE.Z. 1990-07-09T01:49:34.00 10.0 undecidable manual SG 112 0.5883 0.09 0.6
--.BDI.Z. 1990-07-09T01:49:30.00 10.0 undecidable manual SG 296 0.4662 0.35 0.5
--.PII.Z. 1990-07-09T01:49:30.12 10.0 undecidable manual SG 254 0.4884 -0.28 0.6
--.MME.Z. 1990-07-09T01:49:29.87 10.0 undecidable manual SG 314 0.4773 -0.27 0.6
--.SFI.Z. 1990-07-09T01:49:29.47 10.0 undecidable manual SG 83 0.4773 -0.58 0.3
--.PGD.Z. 1990-07-09T01:49:27.19 10.0 undecidable manual SG 86 0.3885 0.12 0.8
--.CRE.Z. 1990-07-09T01:49:25.50 10.0 undecidable manual PG 112 0.5883 0.7 0.4
--.VMG.Z. 1990-07-09T01:49:23.80 10.0 undecidable manual SG 67 0.2775 0.21 0.7
--.SFI.Z. 1990-07-09T01:49:22.90 10.0 negative manual PG 83 0.4773 -0.48 1.9
--.PII.Z. 1990-07-09T01:49:22.37 10.0 undecidable manual PG 254 0.4884 -0.4 1.2
--.BDI.Z. 1990-07-09T01:49:22.45 10.0 undecidable manual PG 296 0.4662 0.11 1.8
--.MME.Z. 1990-07-09T01:49:22.91 10.0 undecidable manual PG 314 0.4773 0.29 1.5
--.PSL.Z. 1990-07-09T01:49:21.40 10.0 undecidable manual SG 310 0.2331 -0.52 0.4
--.PGD.Z. 1990-07-09T01:49:20.45 10.0 undecidable manual PG 86 0.3885 -0.4 1.3
--.VMG.Z. 1990-07-09T01:49:18.80 10.0 undecidable manual PG 67 0.2775 -0.04 2
--.PTF.Z. 1990-07-09T01:49:18.90 10.0 undecidable manual SG 322 0.1221 0.66 0.2
--.PSL.Z. 1990-07-09T01:49:17.60 10.0 undecidable manual PG 310 0.2331 -0.27 1.6
--.FIR.Z. 1990-07-09T01:49:17.00 10.0 undecidable manual SG 146 0.0888 -0.05 0.8
--.PTF.Z. 1990-07-09T01:49:16.00 10.0 undecidable manual PG 322 0.1221 0.25 1.7
--.FIR.Z. 1990-07-09T01:49:15.00 10.0 undecidable manual PG 146 0.0888 -0.06 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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