Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 10-06-1990 ore 17:39:52 (Italia) in zona: 2 km NW Castel Gandolfo (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km NW Castel Gandolfo (RM), il

  • 10-06-1990 15:39:52 (UTC)
  • 10-06-1990 17:39:52 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7610, 12.6390 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel Gandolfo RM 2 8997 8997
Marino RM 2 43026 52023
Albano Laziale RM 4 41715 93738
Grottaferrata RM 4 20327 114065
Ariccia RM 5 19407 133472
Ciampino RM 6 38412 171884
Rocca di Papa RM 6 17034 188918
Frascati RM 6 22087 211005
Genzano di Roma RM 7 23970 234975
Nemi RM 8 1943 236918
Monte Porzio Catone RM 9 8693 245611
Monte Compatri RM 10 11978 257589
Lanuvio RM 10 13632 271221
Rocca Priora RM 11 11962 283183
Colonna RM 13 4287 287470
Velletri RM 14 53303 340773
Pomezia RM 15 62966 403739
San Cesareo RM 15 15153 418892
Lariano RM 17 13432 432324
Zagarolo RM 18 17843 450167
Ardea RM 18 49183 499350
Aprilia LT 19 73446 572796
Roma RM 20 2864731 3437527
Gallicano nel Lazio RM 20 6334 3443861

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
14 Km a NW di Velletri (53303 abitanti)
15 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
19 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
20 Km a SE di Roma (2864731 abitanti)
26 Km a SW di Tivoli (56533 abitanti)
28 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
33 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
35 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
39 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
79 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
85 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
89 Km a S di Terni (111501 abitanti)
91 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.7
1990-06-10
15:39:52
41.761 12.639 10 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 120839
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-06-10 15:39:52 ± 0.883
Latitudine 41.7610 ± 0.0412
Longitudine 12.6390 ± 0.0520
Profondità (km) 10 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 120839

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6292.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 310
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00049
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00785
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 4
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 120839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:52:11

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 120839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1990-06-10T15:40:22.70 10.0 undecidable manual SG 93 0.8769 0.2 0.4
--.SDI.Z. 1990-06-10T15:40:08.87 10.0 undecidable manual PG 93 0.8769 -0.95 0.2
--.CP9.Z. 1990-06-10T15:40:03.31 10.0 undecidable manual SG 66 0.2553 0.73 0.3
--.CP9.Z. 1990-06-10T15:39:58.43 10.0 undecidable manual PG 66 0.2553 0.11 1.8
--.RMP.Z. 1990-06-10T15:39:56.90 10.0 undecidable manual SG 43 0.0666 -0.86 0.2
--.RDP.Z. 1990-06-10T15:39:56.35 10.0 undecidable manual SG 93 0.0555 -0.37 0.6
--.RMP.Z. 1990-06-10T15:39:55.12 10.0 undecidable manual PG 43 0.0666 0.05 1.8
--.RDP.Z. 1990-06-10T15:39:55.30 10.0 negative manual PG 93 0.0555 0.36 2.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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