Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 27-07-1985 ore 20:06:53 (UTC) in zona: SE Castel del Monte (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: SE Castel del Monte (AQ), il

  • 27-07-1985 20:06:53 (UTC)
  • 27-07-1985 22:06:53 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3620, 13.7290 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel del Monte AQ 0 413 413
Ofena AQ 4 506 919
Calascio AQ 5 137 1056
Villa Santa Lucia degli Abruzzi AQ 5 123 1179
Castelvecchio Calvisio AQ 7 153 1332
Santo Stefano di Sessanio AQ 7 111 1443
Carapelle Calvisio AQ 8 87 1530
San Pio delle Camere AQ 10 661 2191
Capestrano AQ 11 884 3075
Villa Celiera PE 11 681 3756
Carpineto della Nora PE 11 662 4418
Farindola PE 12 1518 5936
Barisciano AQ 12 1828 7764
Brittoli PE 12 290 8054
Caporciano AQ 13 230 8284
Montebello di Bertona PE 13 991 9275
Civitella Casanova PE 13 1815 11090
Prata d'Ansidonia AQ 14 496 11586
Vicoli PE 14 390 11976
Navelli AQ 14 554 12530
Castelli TE 14 1159 13689
Civitaquana PE 14 1247 14936
Poggio Picenze AQ 16 1136 16072
Corvara PE 16 256 16328
San Demetrio ne' Vestini AQ 16 1854 18182
Collepietro AQ 16 237 18419
Arsita TE 17 829 19248
Isola del Gran Sasso d'Italia TE 17 4773 24021
Fagnano Alto AQ 17 418 24439
Fontecchio AQ 18 369 24808
Pescosansonesco PE 18 517 25325
Pietranico PE 18 484 25809
Cugnoli PE 18 1506 27315
Catignano PE 18 1399 28714
Bussi sul Tirino PE 19 2518 31232
Sant'Eusanio Forconese AQ 19 394 31626
Villa Sant'Angelo AQ 19 424 32050
Tione degli Abruzzi AQ 19 310 32360
Castiglione a Casauria PE 20 831 33191
Penne PE 20 12267 45458
Bisenti TE 20 1952 47410

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
33 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
36 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
39 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
42 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
89 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
91 Km a E di Terni (111501 abitanti)
92 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1985-07-27
20:06:53
42.362 13.729 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 10959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-07-27 20:06:53 ± 0.802
Latitudine 42.3620 ± 0.0338
Longitudine 13.7290 ± 0.0499
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 10959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5559.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 244
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00210
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00866
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 10959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:14:28
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RDP.Z. 1985-07-27T20:07:26.50 10.0 undecidable manual SG 231 0.9657 0.45 0.6
--.SD1.Z. 1985-07-27T20:07:17.50 10.0 undecidable manual SG 174 0.6438 1.33 0.2
--.PO9.Z. 1985-07-27T20:07:15.00 10.0 undecidable manual SG 290 0.6105 0.05 0.9
--.RDP.Z. 1985-07-27T20:07:12.50 10.0 undecidable manual PG 231 0.9657 0.34 1.6
--.MNS.Z. 1985-07-27T20:07:07.80 10.0 undecidable manual PG 271 0.777 -0.86 1.1
--.PO9.Z. 1985-07-27T20:07:06.80 10.0 undecidable manual PG 290 0.6105 1.04 0.9
--.SD1.Z. 1985-07-27T20:07:05.50 10.0 undecidable manual PG 174 0.6438 -0.96 1
--.AQU.Z. 1985-07-27T20:07:02.00 10.0 undecidable manual SG 267 0.2331 -0.87 0.7
--.AQU.Z. 1985-07-27T20:06:59.00 10.0 undecidable manual PG 267 0.2331 0.22 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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