Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 25-07-1985 ore 06:45:43 (Italia) in zona: 2 km NW Aielli (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km NW Aielli (AQ), il

  • 25-07-1985 04:45:43 (UTC)
  • 25-07-1985 06:45:43 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.0970, 13.5740 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Aielli AQ 2 1475 1475
Celano AQ 2 11017 12492
Cerchio AQ 4 1635 14127
Collarmele AQ 6 894 15021
Ovindoli AQ 6 1227 16248
Pescina AQ 11 4133 20381
San Benedetto dei Marsi AQ 11 3909 24290
Secinaro AQ 11 359 24649
Gagliano Aterno AQ 11 254 24903
Tione degli Abruzzi AQ 13 310 25213
Rocca di Mezzo AQ 13 1526 26739
Castelvecchio Subequo AQ 13 982 27721
Castel di Ieri AQ 14 303 28024
Avezzano AQ 14 42515 70539
Molina Aterno AQ 15 386 70925
Massa d'Albe AQ 15 1476 72401
Acciano AQ 15 327 72728
Fontecchio AQ 15 369 73097
Trasacco AQ 16 6246 79343
Goriano Sicoli AQ 17 569 79912
Ortucchio AQ 17 1860 81772
Ortona dei Marsi AQ 17 542 82314
Rocca di Cambio AQ 17 533 82847
Luco dei Marsi AQ 17 6079 88926
Magliano de' Marsi AQ 17 3690 92616
Fagnano Alto AQ 18 418 93034
Cocullo AQ 18 230 93264
Gioia dei Marsi AQ 19 1989 95253
San Benedetto in Perillis AQ 19 113 95366
Caporciano AQ 19 230 95596
Scurcola Marsicana AQ 19 2824 98420
Raiano AQ 19 2815 101235
Villa Sant'Angelo AQ 20 424 101659

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
57 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
64 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
66 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
66 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
67 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
71 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
80 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
89 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
92 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
93 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
95 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1985-07-25
04:45:43
42.097 13.574 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 10869
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-07-25 04:45:43 ± 0.37
Latitudine 42.0970 ± 0.0247
Longitudine 13.5740 ± 0.0463
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 10869

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4701.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 155
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01060
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 10869
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:14:23
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AS1.Z. 1985-07-25T04:46:07.00 10.0 undecidable manual PN 325 1.1766 1.43 0.2
--.MNS.Z. 1985-07-25T04:46:07.00 10.0 undecidable manual SG 293 0.7215 -1.38 0.2
--.ALP.Z. 1985-07-25T04:46:06.10 10.0 undecidable manual SG 359 0.6771 -1.07 0.2
--.PO9.Z. 1985-07-25T04:46:06.50 10.0 undecidable manual SG 315 0.666 -0.17 0.5
--.RDP.Z. 1985-07-25T04:45:59.00 10.0 undecidable manual PG 242 0.7215 1.2 0.4
--.MNS.Z. 1985-07-25T04:45:57.50 10.0 positive manual PG 293 0.7215 -0.29 2.5
--.ALP.Z. 1985-07-25T04:45:57.60 10.0 undecidable manual PG 359 0.6771 0.51 1.1
--.PO9.Z. 1985-07-25T04:45:56.50 10.0 undecidable manual PG 315 0.666 -0.31 1.3
--.AQU.Z. 1985-07-25T04:45:53.00 10.0 undecidable manual SG 333 0.2775 -1.45 0.1
--.SD1.Z. 1985-07-25T04:45:51.70 10.0 negative manual PG 155 0.4218 -0.62 2.1
--.AQU.Z. 1985-07-25T04:45:50.20 10.0 negative manual PG 333 0.2775 0.45 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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