Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 02-05-1990 ore 22:49:26 (Italia) in zona: 3 km W Benevento (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km W Benevento (BN), il

  • 02-05-1990 20:49:26 (UTC)
  • 02-05-1990 22:49:26 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1340, 14.7410 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castelpoto BN 4 1254 1254
Benevento BN 4 60091 61345
Apollosa BN 5 2658 64003
Foglianise BN 6 3385 67388
San Leucio del Sannio BN 7 3106 70494
Torrecuso BN 8 3407 73901
Campoli del Monte Taburno BN 8 1546 75447
Cautano BN 9 2044 77491
Vitulano BN 9 2944 80435
Sant'Angelo a Cupolo BN 9 4325 84760
Tocco Caudio BN 9 1508 86268
Paupisi BN 10 1633 87901
Ponte BN 10 2580 90481
San Nicola Manfredi BN 10 3722 94203
Ceppaloni BN 10 3415 97618
Chianche AV 11 475 98093
San Martino Sannita BN 11 1230 99323
Arpaise BN 11 761 100084
Montesarchio BN 11 13500 113584
Pietrelcina BN 12 3114 116698
Bonea BN 12 1448 118146
San Giorgio del Sannio BN 12 10022 128168
Petruro Irpino AV 12 349 128517
Torrioni AV 13 549 129066
Calvi BN 13 2682 131748
Pesco Sannita BN 13 1972 133720
Fragneto Monforte BN 13 1840 135560
Roccabascerana AV 13 2354 137914
Paduli BN 13 3978 141892
San Martino Valle Caudina AV 14 4884 146776
San Nazzaro BN 14 884 147660
Pannarano BN 14 2130 149790
Fragneto l'Abate BN 14 1049 150839
Montefusco AV 14 1338 152177
Altavilla Irpina AV 15 4196 156373
Casalduni BN 15 1378 157751
Santa Paolina AV 15 1256 159007
Tufo AV 15 889 159896
Bucciano BN 16 2100 161996
Pietrastornina AV 16 1553 163549
Apice BN 16 5686 169235
Cervinara AV 16 9658 178893
San Lorenzo Maggiore BN 16 2154 181047
Rotondi AV 16 3591 184638
Pietradefusi AV 16 2348 186986
San Lupo BN 17 801 187787
Airola BN 17 8195 195982
Pago Veiano BN 17 2406 198388
Sant'Arcangelo Trimonte BN 17 573 198961
Campolattaro BN 17 1072 200033
Solopaca BN 17 3820 203853
Paolisi BN 17 2072 205925
Moiano BN 17 4094 210019
Sant'Angelo a Scala AV 18 730 210749
Venticano AV 18 2537 213286
Pontelandolfo BN 18 2167 215453
Frasso Telesino BN 18 2318 217771
Guardia Sanframondi BN 18 5078 222849
Prata di Principato Ultra AV 18 2944 225793
Grottolella AV 18 1869 227662
Pratola Serra AV 19 3764 231426
Reino BN 19 1210 232636
Torre Le Nocelle AV 19 1324 233960
Arpaia BN 19 1992 235952
Montemiletto AV 20 5313 241265
Castelvenere BN 20 2562 243827
Capriglia Irpina AV 20 2398 246225
Telese Terme BN 20 7486 253711

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
25 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
35 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
37 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
43 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
45 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
46 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
47 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
48 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
48 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
49 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
50 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
51 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
51 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
53 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
53 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
53 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
62 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
63 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
76 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
81 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
98 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1990-05-02
20:49:26
41.134 14.741 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 115869
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-05-02 20:49:26 ± 0.112
Latitudine 41.1340 ± 0.0107
Longitudine 14.7410 ± 0.0114
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115869

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1526.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 114
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01052
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 115869
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:47:43
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-05-02T20:50:05.00 10.0 undecidable manual SN 147 1.1655 0.18 0.5
--.SGO.Z. 1990-05-02T20:49:51.50 10.0 undecidable manual SG 142 0.7104 0.11 0.6
--.CDT.Z. 1990-05-02T20:49:48.00 10.0 undecidable manual PN? 91 1.1544 -0.4 0.3
--.MGR.Z. 1990-05-02T20:49:48.50 10.0 undecidable manual PN 147 1.1655 -0.12 1.2
--.SDI.Z. 1990-05-02T20:49:44.50 10.0 undecidable manual PG 309 0.8991 0.15 1.4
--.SGO.Z. 1990-05-02T20:49:41.50 10.0 undecidable manual PG 142 0.7104 0.63 0.4
--.DUI.Z. 1990-05-02T20:49:38.50 10.0 undecidable manual PG 337 0.555 0.41 0.9
--.SOR.Z. 1990-05-02T20:49:38.60 10.0 undecidable manual PG 208 0.6327 -0.69 0.3
--.MSC.Z. 1990-05-02T20:49:38.50 10.0 undecidable manual PG 275 0.5772 0.12 1.6
--.OVO.Z. 1990-05-02T20:49:35.40 10.0 undecidable manual PG 220 0.3996 0.36 1.1
--.TR9.Z. 1990-05-02T20:49:34.41 10.0 negative manual PG 102 0.3774 -0.2 2.9
--.SGG.Z. 1990-05-02T20:49:34.00 10.0 undecidable manual PG 312 0.3663 -0.48 0.8
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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