Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 02-05-1990 ore 21:29:36 (Italia) in zona: 3 km SW Benevento (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km SW Benevento (BN), il

  • 02-05-1990 19:29:36 (UTC)
  • 02-05-1990 21:29:36 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1140, 14.7610 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Benevento BN 3 60091 60091
San Leucio del Sannio BN 5 3106 63197
Apollosa BN 5 2658 65855
Castelpoto BN 6 1254 67109
Sant'Angelo a Cupolo BN 6 4325 71434
San Nicola Manfredi BN 7 3722 75156
Ceppaloni BN 8 3415 78571
Chianche AV 8 475 79046
San Martino Sannita BN 8 1230 80276
Foglianise BN 9 3385 83661
Arpaise BN 9 761 84422
Petruro Irpino AV 10 349 84771
San Giorgio del Sannio BN 10 10022 94793
Campoli del Monte Taburno BN 10 1546 96339
Torrioni AV 10 549 96888
Calvi BN 10 2682 99570
Torrecuso BN 11 3407 102977
San Nazzaro BN 11 884 103861
Tocco Caudio BN 11 1508 105369
Cautano BN 11 2044 107413
Roccabascerana AV 11 2354 109767
Montesarchio BN 11 13500 123267
Vitulano BN 11 2944 126211
Montefusco AV 12 1338 127549
Pietrelcina BN 12 3114 130663
Altavilla Irpina AV 12 4196 134859
Pannarano BN 12 2130 136989
Paupisi BN 12 1633 138622
Paduli BN 12 3978 142600
Santa Paolina AV 12 1256 143856
Bonea BN 13 1448 145304
Ponte BN 13 2580 147884
San Martino Valle Caudina AV 13 4884 152768
Tufo AV 13 889 153657
Pietrastornina AV 14 1553 155210
Pietradefusi AV 14 2348 157558
Pesco Sannita BN 14 1972 159530
Apice BN 14 5686 165216
Fragneto Monforte BN 15 1840 167056
Venticano AV 15 2537 169593
Sant'Angelo a Scala AV 15 730 170323
Prata di Principato Ultra AV 16 2944 173267
Cervinara AV 16 9658 182925
Grottolella AV 16 1869 184794
Fragneto l'Abate BN 16 1049 185843
Sant'Arcangelo Trimonte BN 16 573 186416
Pratola Serra AV 16 3764 190180
Rotondi AV 16 3591 193771
Torre Le Nocelle AV 16 1324 195095
Bucciano BN 16 2100 197195
Montemiletto AV 17 5313 202508
Casalduni BN 17 1378 203886
Paolisi BN 17 2072 205958
Airola BN 17 8195 214153
Montefredane AV 18 2297 216450
Capriglia Irpina AV 18 2398 218848
Pago Veiano BN 18 2406 221254
Summonte AV 18 1583 222837
Moiano BN 18 4094 226931
San Lorenzo Maggiore BN 19 2154 229085
Arpaia BN 19 1992 231077
San Lupo BN 19 801 231878
Ospedaletto d'Alpinolo AV 19 2145 234023
Campolattaro BN 20 1072 235095
Solopaca BN 20 3820 238915
Montefalcione AV 20 3359 242274

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
3 Km a SW di Benevento (60091 abitanti)
22 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
36 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
38 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
43 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
45 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
46 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
46 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
47 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
48 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
49 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
49 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
49 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
51 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
52 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
53 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
53 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
59 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
64 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
76 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
82 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
97 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.2
1990-05-02
19:29:36
41.114 14.761 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 115849
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-05-02 19:29:36 ± 0.253
Latitudine 41.1140 ± 0.0197
Longitudine 14.7610 ± 0.0218
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115849

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2850.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 137
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01182
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 115849
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:47:42

ML:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115849
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-05-02T19:30:15.60 10.0 undecidable manual SN 148 1.1433 0.63 0.4
--.SDI.Z. 1990-05-02T19:30:08.88 10.0 undecidable manual SG 310 0.9213 0.51 0.5
--.AZI.Z. 1990-05-02T19:30:02.50 10.0 undecidable manual PN 311 1.3098 1.65 0.2
--.SGO.Z. 1990-05-02T19:30:02.61 10.0 undecidable manual SG 143 0.6882 1.81 0.1
--.CDT.Z. 1990-05-02T19:29:58.00 10.0 undecidable manual PN 91 1.1322 -0.38 1.2
--.MGR.Z. 1990-05-02T19:29:58.32 10.0 undecidable manual PN 148 1.1433 -0.15 1.2
--.RFI.Z. 1990-05-02T19:29:57.61 10.0 undecidable manual SG 287 0.6105 -0.64 0.5
--.SDI.Z. 1990-05-02T19:29:55.23 10.0 undecidable manual PG 310 0.9213 0.25 1.4
--.SGO.Z. 1990-05-02T19:29:52.90 10.0 undecidable manual PG 143 0.6882 1.49 0.4
--.BSS.Z. 1990-05-02T19:29:50.00 10.0 undecidable manual SG 172 0.3441 0.4 0.6
--.RFI.Z. 1990-05-02T19:29:49.58 10.0 undecidable manual PG 287 0.6105 0.45 1.4
--.MSC.Z. 1990-05-02T19:29:49.30 10.0 undecidable manual PG 277 0.5883 0.41 1.5
--.SOR.Z. 1990-05-02T19:29:48.50 10.0 negative manual PG 211 0.6216 -0.8 2.1
--.OVO.Z. 1990-05-02T19:29:45.30 10.0 undecidable manual PG 223 0.3996 0.16 1.6
--.BSS.Z. 1990-05-02T19:29:43.32 10.0 undecidable manual PG 172 0.3441 -0.82 1
--.SGG.Z. 1990-05-02T19:29:43.80 10.0 undecidable manual PG 313 0.3996 -1.31 0.5
--.TR9.Z. 1990-05-02T19:29:43.80 10.0 positive manual PG 100 0.3552 -0.65 2.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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