Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 02-05-1990 ore 20:26:09 (Italia) in zona: 2 km NE Pago Veiano (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km NE Pago Veiano (BN), il

  • 02-05-1990 18:26:09 (UTC)
  • 02-05-1990 20:26:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2670, 14.8830 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pago Veiano BN 2 2406 2406
San Giorgio La Molara BN 3 2994 5400
Molinara BN 4 1618 7018
San Marco dei Cavoti BN 4 3371 10389
Reino BN 6 1210 11599
Pesco Sannita BN 7 1972 13571
Pietrelcina BN 8 3114 16685
Fragneto l'Abate BN 8 1049 17734
Buonalbergo BN 9 1730 19464
Fragneto Monforte BN 10 1840 21304
Paduli BN 11 3978 25282
Casalbore AV 11 1800 27082
Colle Sannita BN 12 2431 29513
Circello BN 12 2388 31901
Sant'Arcangelo Trimonte BN 12 573 32474
Foiano di Val Fortore BN 12 1410 33884
Montefalcone di Val Fortore BN 13 1525 35409
Campolattaro BN 13 1072 36481
Ginestra degli Schiavoni BN 14 476 36957
Montecalvo Irpino AV 15 3725 40682
Casalduni BN 16 1378 42060
Pontelandolfo BN 16 2167 44227
Baselice BN 16 2397 46624
Castelpagano BN 16 1483 48107
Apice BN 17 5686 53793
Castelfranco in Miscano BN 17 916 54709
Ponte BN 17 2580 57289
Benevento BN 17 60091 117380
Santa Croce del Sannio BN 18 927 118307
Torrecuso BN 19 3407 121714
San Bartolomeo in Galdo BN 20 4867 126581
Paupisi BN 20 1633 128214

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
40 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
51 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
56 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
59 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
61 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
63 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
64 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
65 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
65 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
65 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
66 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
66 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
68 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
68 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
69 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
71 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
71 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
72 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
74 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
81 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
85 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
95 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1990-05-02
18:26:09
41.267 14.883 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 115829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-05-02 18:26:09 ± 0.349
Latitudine 41.2670 ± 0.0262
Longitudine 14.8830 ± 0.0270
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3679.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 190
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00300
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01109
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 115829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:47:41
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-05-02T18:26:50.00 10.0 undecidable manual SN 155 1.2321 0.18 0.5
--.SDI.Z. 1990-05-02T18:26:42.80 10.0 undecidable manual SG 299 0.9102 1.56 0.1
--.SOR.Z. 1990-05-02T18:26:37.00 10.0 undecidable manual SG 211 0.7881 -0.49 0.6
--.SGO.Z. 1990-05-02T18:26:36.80 10.0 undecidable manual SG 155 0.777 0.05 0.7
--.MGR.Z. 1990-05-02T18:26:32.50 10.0 undecidable manual PN 155 1.2321 -0.45 1.2
--.SDI.Z. 1990-05-02T18:26:28.50 10.0 undecidable manual PG 299 0.9102 0.52 1.3
--.SGO.Z. 1990-05-02T18:26:26.50 10.0 undecidable manual PG 155 0.777 1.11 0.6
--.MSC.Z. 1990-05-02T18:26:24.60 10.0 undecidable manual PG 264 0.6882 0.82 1
--.SGG.Z. 1990-05-02T18:26:23.20 10.0 undecidable manual SG 287 0.3996 -1.35 0.1
--.SOR.Z. 1990-05-02T18:26:22.20 10.0 negative manual PG! 211 0.7881 -3.63 0
--.OVO.Z. 1990-05-02T18:26:21.60 10.0 undecidable manual PG 220 0.5661 -0.01 1.9
--.TR9.Z. 1990-05-02T18:26:21.30 10.0 undecidable manual SG 130 0.333 -1.48 0.1
--.TR9.Z. 1990-05-02T18:26:17.40 10.0 positive manual PG 130 0.333 0.07 3.7
--.SGG.Z. 1990-05-02T18:26:17.60 10.0 positive manual PG 287 0.3996 -0.76 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download