Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 15-04-1990 ore 13:33:22 (Italia) in zona: 1 km W Cautano (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 1 km W Cautano (BN), il

  • 15-04-1990 11:33:22 (UTC)
  • 15-04-1990 13:33:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1520, 14.6310 ad una profondità di 6 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cautano BN 1 2044 2044
Campoli del Monte Taburno BN 3 1546 3590
Vitulano BN 3 2944 6534
Tocco Caudio BN 3 1508 8042
Foglianise BN 4 3385 11427
Paupisi BN 6 1633 13060
Torrecuso BN 6 3407 16467
Castelpoto BN 6 1254 17721
Solopaca BN 8 3820 21541
Ponte BN 9 2580 24121
Bonea BN 9 1448 25569
Frasso Telesino BN 9 2318 27887
Apollosa BN 9 2658 30545
Bucciano BN 10 2100 32645
Montesarchio BN 10 13500 46145
Melizzano BN 11 1858 48003
Moiano BN 11 4094 52097
San Lorenzo Maggiore BN 11 2154 54251
Airola BN 11 8195 62446
Telese Terme BN 11 7486 69932
Castelvenere BN 12 2562 72494
Guardia Sanframondi BN 12 5078 77572
San Lupo BN 12 801 78373
Sant'Agata de' Goti BN 13 11216 89589
Benevento BN 13 60091 149680
Rotondi AV 13 3591 153271
Paolisi BN 13 2072 155343
Casalduni BN 13 1378 156721
San Leucio del Sannio BN 14 3106 159827
Arpaia BN 14 1992 161819
San Martino Valle Caudina AV 14 4884 166703
Cervinara AV 15 9658 176361
San Salvatore Telesino BN 15 3999 180360
Dugenta BN 15 2798 183158
Castel Campagnano CE 15 1581 184739
Amorosi BN 15 2797 187536
Fragneto Monforte BN 15 1840 189376
Forchia BN 16 1235 190611
San Lorenzello BN 16 2227 192838
Cerreto Sannita BN 16 3940 196778
Ceppaloni BN 16 3415 200193
Pontelandolfo BN 16 2167 202360
Arpaise BN 16 761 203121
Roccabascerana AV 17 2354 205475
Pannarano BN 17 2130 207605
Puglianello BN 17 1349 208954
Fragneto l'Abate BN 17 1049 210003
Sant'Angelo a Cupolo BN 17 4325 214328
Campolattaro BN 17 1072 215400
Pesco Sannita BN 18 1972 217372
Chianche AV 18 475 217847
Arienzo CE 18 5365 223212
Durazzano BN 18 2230 225442
San Nicola Manfredi BN 19 3722 229164
Faicchio BN 19 3634 232798
Pietrelcina BN 19 3114 235912
Petruro Irpino AV 19 349 236261
Valle di Maddaloni CE 20 2742 239003
Pietrastornina AV 20 1553 240556
Santa Maria a Vico CE 20 14022 254578
San Martino Sannita BN 20 1230 255808
Ruviano CE 20 1655 257463
Limatola BN 20 4073 261536
San Felice a Cancello CE 20 17568 279104

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
13 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
26 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
30 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
32 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
37 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
40 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
41 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
43 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
44 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
45 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
46 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
46 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
46 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
47 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
51 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
52 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
54 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
57 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
67 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
84 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
86 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.6
1990-04-15
11:33:22
41.152 14.631 6 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 114329
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-15 11:33:22 ± 0.253
Latitudine 41.1520 ± 0.0089
Longitudine 14.6310 ± 0.0115
Profondità (km) 6 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114329

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1381.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 66
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 28
Numero di fasi 28
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00332
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03084
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 114329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:46:18

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114329
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1990-04-15T11:34:19.62 10.0 undecidable manual SN 310 1.8981 0.14 0.5
--.BRT.Z. 1990-04-15T11:34:18.45 10.0 undecidable manual SN 97 1.9092 -1.34 0
--.SFI.Z. 1990-04-15T11:34:16.50 10.0 undecidable manual PN 324 3.4188 0.1 0.9
--.RMP.Z. 1990-04-15T11:34:12.00 10.0 undecidable manual SN 295 1.5762 0.08 0.6
--.ARV.Z. 1990-04-15T11:34:06.21 10.0 undecidable manual PN 332 2.6529 0.44 0.8
--.MS1.Z. 1990-04-15T11:34:05.00 10.0 undecidable manual SN! 60 1.1211 4.02 0
--.MGR.Z. 1990-04-15T11:34:04.00 10.0 undecidable manual SN 144 1.2321 0.52 0.5
--.AZI.Z. 1990-04-15T11:34:03.50 10.0 undecidable manual SN 313 1.2099 0.25 0.6
--.BRT.Z. 1990-04-15T11:33:56.38 10.0 undecidable manual PN 97 1.9092 0.73 0.6
--.MNS.Z. 1990-04-15T11:33:56.59 10.0 undecidable manual PN 310 1.8981 1.12 0.2
--.SDI.Z. 1990-04-15T11:33:51.79 10.0 undecidable manual SG 312 0.8214 -0.14 0.7
--.RMP.Z. 1990-04-15T11:33:50.50 10.0 undecidable manual PN 295 1.5762 -0.6 0.9
--.SGO.Z. 1990-04-15T11:33:50.47 10.0 undecidable manual SG 138 0.777 0.04 0.7
--.FG2.Z. 1990-04-15T11:33:49.79 10.0 undecidable manual SG 30 0.7548 -0.03 0.7
--.MGR.Z. 1990-04-15T11:33:46.00 10.0 undecidable manual PN 144 1.2321 -0.23 1.6
--.AZI.Z. 1990-04-15T11:33:46.00 10.0 undecidable manual PN 313 1.2099 -0.1 1.7
--.MS1.Z. 1990-04-15T11:33:45.00 10.0 undecidable manual PN 60 1.1211 0.21 1.7
--.SOR.Z. 1990-04-15T11:33:45.00 10.0 undecidable manual SG 201 0.6105 0.05 0.7
--.DUI.Z. 1990-04-15T11:33:41.50 10.0 undecidable manual SG 345 0.5217 -0.59 0.4
--.SDI.Z. 1990-04-15T11:33:40.60 10.0 undecidable manual PG 312 0.8214 1.04 0.4
--.OVO.Z. 1990-04-15T11:33:39.30 10.0 undecidable manual SG! 208 0.3663 2.24 0
--.SGO.Z. 1990-04-15T11:33:39.60 10.0 undecidable manual PG 138 0.777 0.36 1.5
--.FG2.Z. 1990-04-15T11:33:37.45 10.0 undecidable manual PG 30 0.7548 -0.89 0.6
--.SOR.Z. 1990-04-15T11:33:34.50 10.0 undecidable manual PG 201 0.6105 -1.03 0.4
--.DUI.Z. 1990-04-15T11:33:33.34 10.0 undecidable manual PG 345 0.5217 -0.54 1.2
--.TR9.Z. 1990-04-15T11:33:32.90 10.0 positive manual PG 102 0.4551 0.13 3.5
--.MSC.Z. 1990-04-15T11:33:32.70 10.0 undecidable manual PG 274 0.4995 -0.71 0.8
--.OVO.Z. 1990-04-15T11:33:31.10 10.0 negative manual PG 208 0.3663 0.13 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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