Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 04-04-1990 ore 11:43:17 (Italia) in zona: 1 km W Gualdo (MC)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km W Gualdo (MC), il

  • 04-04-1990 09:43:17 (UTC)
  • 04-04-1990 11:43:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0700, 13.3310 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gualdo MC 1 815 815
Sarnano MC 4 3264 4079
San Ginesio MC 5 3498 7577
Sant'Angelo in Pontano MC 6 1436 9013
Cessapalombo MC 7 512 9525
Penna San Giovanni MC 8 1108 10633
Camporotondo di Fiastrone MC 9 563 11196
Ripe San Ginesio MC 9 852 12048
Monte San Martino MC 10 765 12813
Amandola FM 10 3629 16442
Colmurano MC 11 1263 17705
Caldarola MC 11 1823 19528
Smerillo FM 12 365 19893
Bolognola MC 12 142 20035
Falerone FM 13 3337 23372
Loro Piceno MC 13 2401 25773
Belforte del Chienti MC 13 1886 27659
Servigliano FM 13 2336 29995
Acquacanina MC 13 121 30116
Montappone FM 14 1682 31798
Monte Vidon Corrado FM 14 731 32529
Montefalcone Appennino FM 14 424 32953
Comunanza AP 14 3166 36119
Montefortino FM 14 1178 37297
Santa Vittoria in Matenano FM 15 1330 38627
Fiastra MC 15 559 39186
Urbisaglia MC 15 2628 41814
Massa Fermana FM 15 963 42777
Tolentino MC 16 20069 62846
Monteleone di Fermo FM 16 395 63241
Serrapetrona MC 17 966 64207
Belmonte Piceno FM 17 646 64853
Force AP 18 1354 66207
Montelparo FM 18 778 66985
Mogliano MC 18 4696 71681
Montegiorgio FM 18 6851 78532
Monsampietro Morico FM 18 659 79191
Montemonaco AP 19 604 79795
Fiordimonte MC 20 202 79997

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
55 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
63 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
77 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
79 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
80 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a S di Fano (60888 abitanti)
91 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
99 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
99 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.6
1990-04-04
09:43:17
43.07 13.331 12 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 113409
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-04 09:43:17 ± 0.212
Latitudine 43.0700 ± 0.0114
Longitudine 13.3310 ± 0.0180
Profondità (km) 12 ± 7 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113409

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1940.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 126
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01263
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 113409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:45:24

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1990-04-04T09:44:03.00 10.0 undecidable manual SN 165 1.3986 1.56 0
--.MNS.Z. 1990-04-04T09:43:46.00 10.0 undecidable manual SG 214 0.8214 -0.56 0.5
--.SDI.Z. 1990-04-04T09:43:42.00 10.0 undecidable manual PN 165 1.3986 -1.02 0.4
--.AOI.Z. 1990-04-04T09:43:36.14 10.0 undecidable manual SG 22 0.5106 -0.23 0.8
--.ARV.Z. 1990-04-04T09:43:36.81 10.0 undecidable manual SG 326 0.4995 0.59 0.6
--.ASS.Z. 1990-04-04T09:43:36.00 10.0 undecidable manual SG 269 0.4995 0.34 1.1
--.MNS.Z. 1990-04-04T09:43:35.50 10.0 undecidable manual PG 214 0.8214 1.07 0.5
--.ALP.Z. 1990-04-04T09:43:30.62 10.0 undecidable manual SG 148 0.333 0 0.8
--.SSO.Z. 1990-04-04T09:43:28.54 10.0 undecidable manual SG 16 0.222 1.28 0.2
--.ARV.Z. 1990-04-04T09:43:28.90 10.0 undecidable manual PG 326 0.4995 -0.37 1.8
--.ASS.Z. 1990-04-04T09:43:27.50 10.0 undecidable manual PG 269 0.4995 -0.64 1.4
--.AOI.Z. 1990-04-04T09:43:27.86 10.0 undecidable manual PG 22 0.5106 -0.68 1.3
--.ALP.Z. 1990-04-04T09:43:25.14 10.0 undecidable manual PG 148 0.333 -0.08 2.1
--.CIO.Z. 1990-04-04T09:43:25.41 10.0 undecidable manual SG 312 0.1776 -0.34 0.7
--.SSO.Z. 1990-04-04T09:43:23.75 10.0 undecidable manual PG 16 0.222 0.47 1.7
--.CIO.Z. 1990-04-04T09:43:22.49 10.0 undecidable manual PG 312 0.1776 0.08 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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