Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 03-04-1990 ore 07:58:03 (Italia) in zona: 2 km W Paduli (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W Paduli (BN), il

  • 03-04-1990 05:58:03 (UTC)
  • 03-04-1990 07:58:03 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1780, 14.8640 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Paduli BN 2 3978 3978
Pietrelcina BN 3 3114 7092
Sant'Arcangelo Trimonte BN 6 573 7665
Pesco Sannita BN 8 1972 9637
Pago Veiano BN 8 2406 12043
Apice BN 9 5686 17729
Benevento BN 9 60091 77820
Buonalbergo BN 11 1730 79550
Fragneto l'Abate BN 11 1049 80599
Fragneto Monforte BN 11 1840 82439
San Giorgio La Molara BN 11 2994 85433
Calvi BN 12 2682 88115
San Nicola Manfredi BN 12 3722 91837
San Martino Sannita BN 13 1230 93067
San Giorgio del Sannio BN 13 10022 103089
Sant'Angelo a Cupolo BN 13 4325 107414
Reino BN 13 1210 108624
Casalbore AV 13 1800 110424
Molinara BN 14 1618 112042
San Nazzaro BN 14 884 112926
Montecalvo Irpino AV 14 3725 116651
Bonito AV 14 2448 119099
Castelpoto BN 14 1254 120353
San Marco dei Cavoti BN 14 3371 123724
San Leucio del Sannio BN 15 3106 126830
Ponte BN 15 2580 129410
Venticano AV 15 2537 131947
Torrecuso BN 15 3407 135354
Montefusco AV 16 1338 136692
Pietradefusi AV 16 2348 139040
Chianche AV 16 475 139515
Apollosa BN 16 2658 142173
Foglianise BN 16 3385 145558
Torrioni AV 16 549 146107
Campolattaro BN 17 1072 147179
Casalduni BN 17 1378 148557
Paupisi BN 17 1633 150190
Ceppaloni BN 17 3415 153605
Petruro Irpino AV 17 349 153954
Santa Paolina AV 17 1256 155210
Vitulano BN 18 2944 158154
Torre Le Nocelle AV 18 1324 159478
Melito Irpino AV 18 1920 161398
Mirabella Eclano AV 19 7684 169082
Montemiletto AV 19 5313 174395
Ginestra degli Schiavoni BN 19 476 174871
Tufo AV 19 889 175760
Campoli del Monte Taburno BN 19 1546 177306
Pontelandolfo BN 19 2167 179473
Arpaise BN 19 761 180234
Cautano BN 19 2044 182278
Ariano Irpino AV 19 22700 204978

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
30 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
46 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
49 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
54 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
55 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
56 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
56 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
57 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
58 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
60 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
60 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
60 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
62 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
63 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
64 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
64 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
64 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
65 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
71 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
75 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
88 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
99 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.3
1990-04-03
05:58:03
41.178 14.864 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 113319
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-03 05:58:03 ± 0.149
Latitudine 41.1780 ± 0.0111
Longitudine 14.8640 ± 0.0156
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113319

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1798.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 87
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00267
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01692
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 113319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:45:18

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113319
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TDS.Z. 1990-04-03T05:59:01.00 10.0 undecidable manual SN 143 1.8759 1.23 0.2
--.ORI.Z. 1990-04-03T05:58:54.00 10.0 undecidable manual SN 132 1.6317 -0.03 0.6
--.AZI.Z. 1990-04-03T05:58:47.00 10.0 undecidable manual SN 307 1.332 0.23 0.7
--.MGR.Z. 1990-04-03T05:58:42.59 10.0 undecidable manual SN 153 1.1544 -0.01 0.8
--.SDI.Z. 1990-04-03T05:58:36.00 10.0 undecidable manual SG 304 0.9435 -0.49 0.7
--.TDS.Z. 1990-04-03T05:58:35.50 10.0 undecidable manual PN 143 1.8759 -0.31 1.3
--.BRT.Z. 1990-04-03T05:58:35.00 10.0 undecidable manual PN 99 1.7427 1.07 0.6
--.ORI.Z. 1990-04-03T05:58:32.00 10.0 undecidable manual PN 132 1.6317 -0.5 1.3
--.AZI.Z. 1990-04-03T05:58:29.00 10.0 undecidable manual PN 307 1.332 0.7 1.2
--.SGO.Z. 1990-04-03T05:58:28.00 10.0 undecidable manual SG 151 0.6993 -0.52 0.7
--.RFI.Z. 1990-04-03T05:58:27.73 10.0 undecidable manual SG 281 0.666 0.21 0.8
--.FG2.Z. 1990-04-03T05:58:26.62 10.0 undecidable manual SG 19 0.6549 -0.68 0.6
--.MGR.Z. 1990-04-03T05:58:25.51 10.0 undecidable manual PN 153 1.1544 -0.39 1.7
--.CDT.Z. 1990-04-03T05:58:25.00 10.0 undecidable manual PG 94 1.0656 0.51 1.7
--.DUI.Z. 1990-04-03T05:58:24.50 10.0 undecidable manual SG 328 0.5661 0.28 0.8
--.SDI.Z. 1990-04-03T05:58:22.00 10.0 undecidable manual PG 304 0.9435 -0.37 1.9
--.SGG.N. 1990-04-03T05:58:21.10 10.0 undecidable manual SG 300 0.4107 1.76 0.1
--.BSS.Z. 1990-04-03T05:58:18.45 10.0 undecidable manual SG 184 0.3996 -0.3 0.8
--.MSC.Z. 1990-04-03T05:58:18.50 10.0 undecidable manual PG 271 0.666 1.32 0.5
--.RFI.Z. 1990-04-03T05:58:17.47 10.0 undecidable manual PG 281 0.666 0.28 2.1
--.SGO.Z. 1990-04-03T05:58:17.95 10.0 undecidable manual PG 151 0.6993 0.18 2.1
--.FG2.Z. 1990-04-03T05:58:16.12 10.0 undecidable manual PG 19 0.6549 -0.95 1
--.SOR.Z. 1990-04-03T05:58:15.50 10.0 undecidable manual PG! 214 0.7104 -2.52 0
--.DUI.Z. 1990-04-03T05:58:15.00 10.0 undecidable manual PG 328 0.5661 -0.28 2.1
--.SGG.Z. 1990-04-03T05:58:11.00 10.0 undecidable manual PG 300 0.4107 -1.47 0.4
--.BSS.Z. 1990-04-03T05:58:10.97 10.0 undecidable manual PG 184 0.3996 -1.15 0.7
--.TR9.Z. 1990-04-03T05:58:10.60 10.0 undecidable manual PG 115 0.2997 0.65 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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