Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 25-03-1990 ore 13:10:29 (Italia) in zona: 1 km SW Montagano (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km SW Montagano (CB), il

  • 25-03-1990 11:10:29 (UTC)
  • 25-03-1990 13:10:29 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6440, 14.6690 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montagano CB 1 1086 1086
Ripalimosani CB 4 3114 4200
Matrice CB 5 1115 5315
Limosano CB 5 768 6083
Petrella Tifernina CB 6 1170 7253
Sant'Angelo Limosano CB 8 352 7605
Campolieto CB 8 839 8444
Castellino del Biferno CB 8 545 8989
San Giovanni in Galdo CB 9 580 9569
Castropignano CB 9 947 10516
Oratino CB 9 1641 12157
Campobasso CB 10 49431 61588
Lucito CB 10 696 62284
San Biase CB 10 189 62473
Fossalto CB 11 1345 63818
Toro CB 11 1391 65209
Campodipietra CB 12 2570 67779
Morrone del Sannio CB 12 587 68366
Torella del Sannio CB 12 795 69161
Monacilioni CB 12 523 69684
Ferrazzano CB 13 3344 73028
Ripabottoni CB 13 514 73542
Castelbottaccio CB 13 312 73854
Pietracupa CB 13 215 74069
Busso CB 13 1273 75342
Casalciprano CB 13 564 75906
Mirabello Sannitico CB 14 2180 78086
Lupara CB 14 505 78591
Molise CB 15 167 78758
Provvidenti CB 15 119 78877
Civitacampomarano CB 15 417 79294
Baranello CB 16 2673 81967
Gildone CB 16 809 82776
Sant'Elia a Pianisi CB 17 1818 84594
Jelsi CB 18 1781 86375
Duronia CB 18 405 86780
Salcito CB 18 683 87463
Sant'Elena Sannita IS 18 275 87738
Vinchiaturo CB 18 3324 91062
Casacalenda CB 18 2135 93197
Pietracatella CB 18 1375 94572
Trivento CB 19 4730 99302
Spinete CB 19 1320 100622
Bagnoli del Trigno IS 19 735 101357
Frosolone IS 19 3170 104527
Colle d'Anchise CB 19 807 105334

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
58 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
59 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
69 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
81 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
82 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
84 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
86 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
88 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
89 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
89 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
95 Km a N di Portici (55274 abitanti)
96 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
97 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
99 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
99 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
100 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.6
1990-03-25
11:10:29
41.644 14.669 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 112809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-03-25 11:10:29 ± 0.358
Latitudine 41.6440 ± 0.0259
Longitudine 14.6690 ± 0.0273
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 112809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3663.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 150
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01481
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 112809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:44:49

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 112809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1990-03-25T11:11:08.50 10.0 undecidable manual SN 155 1.1766 -0.95 0.4
--.BSS.Z. 1990-03-25T11:11:01.87 10.0 undecidable manual SG 172 0.8769 1.43 0.2
--.MGR.Z. 1990-03-25T11:10:59.00 10.0 undecidable manual PN 155 1.6428 0.14 1.2
--.RFI.Z. 1990-03-25T11:10:55.56 10.0 undecidable manual SG! 236 0.6105 3.47 0
--.SGO.Z. 1990-03-25T11:10:52.50 10.0 undecidable manual PN 155 1.1766 -0.02 1.5
--.BSS.Z. 1990-03-25T11:10:47.28 10.0 undecidable manual PG 172 0.8769 -0.04 1.8
--.RFI.Z. 1990-03-25T11:10:44.42 10.0 undecidable manual PG 236 0.6105 1.92 0.2
--.SDI.Z. 1990-03-25T11:10:43.80 10.0 undecidable manual PG 275 0.6327 0.07 1.9
--.FG2.Z. 1990-03-25T11:10:43.88 10.0 undecidable manual SG 66 0.3996 -1.03 0.4
--.SGG.Z. 1990-03-25T11:10:41.20 10.0 undecidable manual SG 220 0.333 -1.3 0.5
--.FG2.Z. 1990-03-25T11:10:38.16 10.0 undecidable manual PG 66 0.3996 -0.2 1.9
--.DUI.Z. 1990-03-25T11:10:36.00 10.0 undecidable manual PG! 275 0.1554 2.93 0
--.SGG.Z. 1990-03-25T11:10:35.90 10.0 positive manual PG 220 0.333 -1.07 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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