Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 25-03-1990 ore 11:02:00 (Italia) in zona: 2 km SE Pietracatella (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km SE Pietracatella (CB), il

  • 25-03-1990 09:02:00 (UTC)
  • 25-03-1990 11:02:00 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5700, 14.8850 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pietracatella CB 2 1375 1375
Macchia Valfortore CB 4 576 1951
Sant'Elia a Pianisi CB 6 1818 3769
Gambatesa CB 7 1464 5233
Monacilioni CB 8 523 5756
Celenza Valfortore FG 8 1598 7354
Carlantino FG 8 980 8334
Jelsi CB 9 1781 10115
Toro CB 10 1391 11506
Riccia CB 10 5262 16768
Tufara CB 11 925 17693
San Marco la Catola FG 11 1012 18705
Campodipietra CB 12 2570 21275
San Giovanni in Galdo CB 12 580 21855
Campolieto CB 12 839 22694
Colletorto CB 13 1938 24632
Gildone CB 14 809 25441
San Giuliano di Puglia CB 15 1042 26483
Ripabottoni CB 15 514 26997
Castelvetere in Val Fortore BN 15 1240 28237
Matrice CB 15 1115 29352
Bonefro CB 15 1384 30736
Volturara Appula FG 16 430 31166
Provvidenti CB 17 119 31285
Cercemaggiore CB 18 3777 35062
Morrone del Sannio CB 18 587 35649
Ferrazzano CB 18 3344 38993
Santa Croce di Magliano CB 18 4435 43428
Mirabello Sannitico CB 19 2180 45608
Campobasso CB 19 49431 95039
Ripalimosani CB 19 3114 98153
Casalnuovo Monterotaro FG 19 1556 99709
Casalvecchio di Puglia FG 19 1877 101586
Casacalenda CB 19 2135 103721
Montelongo CB 19 365 104086
Montagano CB 20 1086 105172
Castellino del Biferno CB 20 545 105717
Castelnuovo della Daunia FG 20 1445 107162
Castelpagano BN 20 1483 108645

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
50 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
56 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
72 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
73 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
82 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
86 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
87 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
87 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
89 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
91 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
92 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
94 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
95 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
96 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
96 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
97 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
97 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
98 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
100 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.8
1990-03-25
09:02:00
41.57 14.885 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 112799
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-03-25 09:02:00 ± 0.221
Latitudine 41.5700 ± 0.0161
Longitudine 14.8850 ± 0.0165
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 112799

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2259.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 109
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00275
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01360
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 112799
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:44:49

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 112799
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-03-25T09:02:47.50 10.0 undecidable manual SN 160 1.5096 -0.47 0.5
--.AZI.Z. 1990-03-25T09:02:38.50 10.0 undecidable manual SN 291 1.1544 -0.9 0.4
--.SGO.Z. 1990-03-25T09:02:37.56 10.0 undecidable manual SG 162 1.0545 0.68 0.5
--.MS1.Z. 1990-03-25T09:02:29.50 10.0 undecidable manual SG 80 0.7992 0.9 0.5
--.BSS.Z. 1990-03-25T09:02:29.87 10.0 undecidable manual SG 183 0.7881 1.4 0.2
--.MGR.Z. 1990-03-25T09:02:28.60 10.0 undecidable manual PN 160 1.5096 0.36 1.2
--.RFI.Z. 1990-03-25T09:02:27.95 10.0 undecidable manual SG 248 0.7215 1.73 0.1
--.SDI.Z. 1990-03-25T09:02:26.50 10.0 undecidable manual SG! 280 0.8103 -2.55 0
--.AZI.Z. 1990-03-25T09:02:23.00 10.0 undecidable manual PN 291 1.1544 0.24 1.5
--.SGO.Z. 1990-03-25T09:02:22.57 10.0 undecidable manual PG 162 1.0545 1.26 0.6
--.TR9.Z. 1990-03-25T09:02:19.80 10.0 undecidable manual SG 153 0.5772 -1.83 0.1
--.SDI.Z. 1990-03-25T09:02:17.30 10.0 positive manual PG 280 0.8103 0.24 3.8
--.MS1.Z. 1990-03-25T09:02:17.00 10.0 undecidable manual PG 80 0.7992 0.48 1.7
--.BSS.Z. 1990-03-25T09:02:16.16 10.0 undecidable manual PG 183 0.7881 -0.29 1.9
--.RFI.Z. 1990-03-25T09:02:15.67 10.0 undecidable manual PG 248 0.7215 0.52 1.7
--.SGG.Z. 1990-03-25T09:02:15.10 10.0 undecidable manual SG 244 0.4107 -1.24 0.3
--.DUI.Z. 1990-03-25T09:02:12.64 10.0 undecidable manual SG 285 0.3219 -0.27 0.8
--.FG2.Z. 1990-03-25T09:02:11.34 10.0 undecidable manual SG 41 0.3108 -0.83 0.5
--.TR9.Z. 1990-03-25T09:02:11.00 10.0 undecidable manual PG 153 0.5772 -1.5 0.4
--.SGG.Z. 1990-03-25T09:02:08.20 10.0 undecidable manual PG 244 0.4107 -1.24 0.7
--.DUI.Z. 1990-03-25T09:02:07.75 10.0 undecidable manual PG 285 0.3219 0.29 1.9
--.FG2.Z. 1990-03-25T09:02:06.76 10.0 undecidable manual PG 41 0.3108 -0.28 1.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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