Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 09-03-1990 ore 14:50:56 (UTC) in zona: NW Broccostella (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: NW Broccostella (FR), il

  • 09-03-1990 14:50:56 (UTC)
  • 09-03-1990 15:50:56 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7070, 13.6320 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Broccostella FR 0 2741 2741
Sora FR 2 26144 28885
Pescosolido FR 5 1555 30440
Campoli Appennino FR 5 1725 32165
Fontechiari FR 6 1303 33468
Isola del Liri FR 6 11715 45183
Posta Fibreno FR 6 1139 46322
Arpino FR 7 7262 53584
Vicalvi FR 7 783 54367
Castelliri FR 7 3454 57821
Alvito FR 10 2713 60534
Casalvieri FR 11 2698 63232
Santopadre FR 12 1357 64589
Monte San Giovanni Campano FR 12 12929 77518
Balsorano AQ 12 3569 81087
Casalattico FR 12 574 81661
Fontana Liri FR 13 2953 84614
Rocca d'Arce FR 14 959 85573
Arce FR 14 5756 91329
Gallinaro FR 15 1269 92598
Boville Ernica FR 15 8737 101335
San Donato Val di Comino FR 15 2107 103442
Strangolagalli FR 16 2491 105933
San Vincenzo Valle Roveto AQ 17 2347 108280
Colfelice FR 17 1932 110212
Atina FR 17 4316 114528
Pescasseroli AQ 17 2203 116731
Roccasecca FR 17 7365 124096
Veroli FR 18 20560 144656
Villavallelonga AQ 18 919 145575
Colle San Magno FR 18 699 146274
Opi AQ 18 420 146694
Settefrati FR 19 728 147422
Ripi FR 20 5270 152692
Villa Latina FR 20 1241 153933

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
66 Km a E di Latina (125985 abitanti)
71 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
74 Km a S di L'Aquila (69753 abitanti)
75 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
82 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
83 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
84 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
91 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
94 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
95 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
97 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
97 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
99 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
100 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1990-03-09
14:50:56
41.707 13.632 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 111399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-03-09 14:50:56 ± 0.253
Latitudine 41.7070 ± 0.0238
Longitudine 13.6320 ± 0.0165
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 111399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2978.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 142
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00113
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01530
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 111399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:43:35
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1990-03-09T14:51:50.50 10.0 undecidable manual SN 131 1.6983 1.23 0.1
--.SGO.Z. 1990-03-09T14:51:28.00 10.0 undecidable manual PN 131 1.6983 0.87 0.5
--.RDP.Z. 1990-03-09T14:51:22.50 10.0 undecidable manual SG 274 0.6882 0.75 0.4
--.DUI.Z. 1990-03-09T14:51:20.50 10.0 undecidable manual SG 94 0.6105 0.89 0.4
--.RDP.Z. 1990-03-09T14:51:11.00 10.0 undecidable manual PG 274 0.6882 -0.25 1.7
--.RMP.Z. 1990-03-09T14:51:11.00 10.0 undecidable manual PG 278 0.6882 -0.55 1.4
--.DUI.Z. 1990-03-09T14:51:10.50 10.0 undecidable manual PG 94 0.6105 0.49 1.5
--.SGG.Z. 1990-03-09T14:51:09.00 10.0 undecidable manual PG 119 0.6327 -1.48 0.3
--.AZI.Z. 1990-03-09T14:51:09.50 10.0 undecidable manual SG 332 0.3108 0.32 0.7
--.AZI.Z. 1990-03-09T14:51:04.12 10.0 undecidable manual PG 332 0.3108 0.13 1.8
--.SDI.Z. 1990-03-09T14:51:02.50 10.0 undecidable manual SG 89 0.1221 0.21 0.7
--.SDI.Z. 1990-03-09T14:50:59.32 10.0 positive manual PG 89 0.1221 -0.69 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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