Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 17-01-1990 ore 02:41:18 (Italia) in zona: 2 km SW Serrastretta (CZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km SW Serrastretta (CZ), il

  • 17-01-1990 01:41:18 (UTC)
  • 17-01-1990 02:41:18 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.9970, 16.4070 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Serrastretta CZ 2 3176 3176
Feroleto Antico CZ 4 2171 5347
Pianopoli CZ 5 2589 7936
San Pietro Apostolo CZ 6 1691 9627
Decollatura CZ 7 3159 12786
Platania CZ 8 2172 14958
Cicala CZ 8 968 15926
Lamezia Terme CZ 8 70714 86640
Amato CZ 8 835 87475
Miglierina CZ 8 767 88242
Carlopoli CZ 8 1516 89758
Panettieri CS 8 351 90109
Soveria Mannelli CZ 10 3076 93185
Tiriolo CZ 10 3870 97055
Marcellinara CZ 11 2285 99340
Gimigliano CZ 11 3381 102721
Bianchi CS 12 1305 104026
Settingiano CZ 13 3124 107150
Conflenti CZ 14 1392 108542
Colosimi CS 14 1247 109789
Sorbo San Basile CZ 14 809 110598
Motta Santa Lucia CZ 15 845 111443
Caraffa di Catanzaro CZ 15 1866 113309
Fossato Serralta CZ 15 594 113903
Pentone CZ 15 2113 116016
Pedivigliano CS 15 831 116847
Taverna CZ 16 2703 119550
Maida CZ 16 4566 124116
Jacurso CZ 17 624 124740
Albi CZ 17 949 125689
Martirano CZ 17 884 126573
Scigliano CS 17 1226 127799
Cortale CZ 17 2117 129916
Gizzeria CZ 17 4982 134898
San Pietro a Maida CZ 17 4200 139098
Martirano Lombardo CZ 18 1112 140210
Parenti CS 19 2188 142398
Catanzaro CZ 19 90612 233010
Carpanzano CS 19 255 233265
Magisano CZ 19 1258 234523
Sellia CZ 19 530 235053
Girifalco CZ 19 5945 240998
Altilia CS 20 711 241709
Curinga CZ 20 6779 248488

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
8 Km a E di Lamezia Terme (70714 abitanti)
19 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
36 Km a SE di Cosenza (67546 abitanti)
63 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.9
1990-01-17
01:41:18
38.997 16.407 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 108059
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-01-17 01:41:18 ± 0.258
Latitudine 38.9970 ± 0.0120
Longitudine 16.4070 ± 0.0311
Profondità (km) 9 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 108059

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3001.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 89
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00154
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01182
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 108059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:40:35

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 108059
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-01-17T01:42:01.20 10.0 undecidable manual SN 330 1.3098 0.84 0.2
--.MO9.Z. 1990-01-17T01:41:57.24 10.0 undecidable manual SN 209 1.1322 1.21 0.1
--.SOI.Z. 1990-01-17T01:41:52.16 10.0 undecidable manual SG 196 0.9657 1.01 0.2
--.MMN.Z. 1990-01-17T01:41:51.00 10.0 undecidable manual SG 340 0.9435 0.34 0.5
--.SA1.Z. 1990-01-17T01:41:44.88 10.0 undecidable manual PN! 250 1.2987 2.71 0
--.MGR.Z. 1990-01-17T01:41:42.56 10.0 undecidable manual PN 330 1.3098 0.2 1.1
--.TDS.Z. 1990-01-17T01:41:41.20 10.0 undecidable manual SG 355 0.6549 -0.53 0.4
--.MO9.Z. 1990-01-17T01:41:40.88 10.0 undecidable manual PN 209 1.1322 0.92 0.5
--.FE2.Z. 1990-01-17T01:41:38.90 10.0 undecidable manual PG 194 0.9879 1.26 0.3
--.MMN.Z. 1990-01-17T01:41:36.40 10.0 undecidable manual PG 340 0.9435 -0.46 1.1
--.SOI.Z. 1990-01-17T01:41:36.86 10.0 undecidable manual PG 196 0.9657 -0.29 1.2
--.GA2.Z. 1990-01-17T01:41:36.00 10.0 undecidable manual PG 208 0.9324 -0.77 0.7
--.CSI.Z. 1990-01-17T01:41:34.55 10.0 undecidable manual PG 353 0.7881 0.59 1
--.TDS.Z. 1990-01-17T01:41:31.74 10.0 undecidable manual PG 355 0.6549 0.14 1.5
--.ROI.Z. 1990-01-17T01:41:30.34 10.0 undecidable manual PG 12 0.5883 0.17 1.4
--.PA2.Z. 1990-01-17T01:41:28.15 10.0 undecidable manual PG 176 0.5217 -0.93 1.2
--.DR2.Z. 1990-01-17T01:41:27.76 10.0 undecidable manual PG 226 0.4995 -1 1.1
--.GRI.Z. 1990-01-17T01:41:27.12 10.0 undecidable manual SG 176 0.1665 1.74 0
--.CZI.Z. 1990-01-17T01:41:25.00 10.0 undecidable manual PG 316 0.3108 0.04 3
--.SE2.Z. 1990-01-17T01:41:23.48 10.0 undecidable manual PG 87 0.2442 -0.23 2.8
--.GRI.Z. 1990-01-17T01:41:22.58 10.0 positive manual PG 176 0.1665 0.31 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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