Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 24-12-1989 ore 17:12:08 (UTC) in zona: 3 km W San Giorgio a Liri (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km W San Giorgio a Liri (FR), il

  • 24-12-1989 17:12:08 (UTC)
  • 24-12-1989 18:12:08 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4110, 13.7370 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Giorgio a Liri FR 3 3164 3164
Castelnuovo Parano FR 4 883 4047
Esperia FR 5 3828 7875
Pignataro Interamna FR 5 2595 10470
Ausonia FR 6 2619 13089
Coreno Ausonio FR 8 1644 14733
Pontecorvo FR 8 13242 27975
Sant'Apollinare FR 8 1919 29894
Vallemaio FR 8 937 30831
Aquino FR 10 5370 36201
Piedimonte San Germano FR 10 6535 42736
Sant'Andrea del Garigliano FR 10 1505 44241
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 11 966 45207
Villa Santa Lucia FR 11 2632 47839
Spigno Saturnia LT 12 2961 50800
Cassino FR 12 36142 86942
Rocca d'Evandro CE 14 3283 90225
Castrocielo FR 14 3965 94190
Santi Cosma e Damiano LT 14 6897 101087
Castelforte LT 14 4386 105473
Pico FR 16 2888 108361
Colle San Magno FR 16 699 109060
Cervaro FR 16 8109 117169
Terelle FR 16 422 117591
Minturno LT 16 19783 137374
Roccasecca FR 17 7365 144739
Campodimele LT 17 622 145361
San Vittore del Lazio FR 18 2636 147997
Sant'Elia Fiumerapido FR 18 6166 154163
San Giovanni Incarico FR 18 3336 157499
San Pietro Infine CE 19 944 158443
Colfelice FR 20 1932 160375
Belmonte Castello FR 20 739 161114
Galluccio CE 20 2154 163268

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
62 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
63 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
66 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
68 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
69 Km a NW di Pozzuoli (81661 abitanti)
70 Km a E di Latina (125985 abitanti)
72 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
73 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
74 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
77 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
83 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
84 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
86 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
87 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
92 Km a E di Anzio (54211 abitanti)
93 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
93 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
99 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
99 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.7
1989-12-24
17:12:08
41.411 13.737 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 106629
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-12-24 17:12:08 ± 0.167
Latitudine 41.4110 ± 0.0110
Longitudine 13.7370 ± 0.0164
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 106629

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1832.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 143
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01125
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 106629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:39:17

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 106629
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1989-12-24T17:12:50.29 10.0 undecidable manual SN 321 1.2543 0.34 0.4
--.SOR.Z. 1989-12-24T17:12:42.20 10.0 undecidable manual SG 151 0.9324 0.68 0.2
--.RMP.Z. 1989-12-24T17:12:40.00 10.0 undecidable manual SG 297 0.8658 0.82 0.2
--.RDP.Z. 1989-12-24T17:12:39.00 10.0 undecidable manual SG 295 0.8325 0.87 0.2
--.CP9.Z. 1989-12-24T17:12:34.93 10.0 undecidable manual SG 307 0.7326 -0.04 0.7
--.MNS.Z. 1989-12-24T17:12:31.97 10.0 undecidable manual PN 321 1.2543 -0.41 1
--.AZI.Z. 1989-12-24T17:12:31.00 10.0 undecidable manual SG 338 0.6105 -0.07 0.7
--.TR9.Z. 1989-12-24T17:12:31.90 10.0 undecidable manual PN 107 1.1766 0.49 0.9
--.SGG.Z. 1989-12-24T17:12:28.40 10.0 undecidable manual SG 92 0.4773 1.69 0
--.RDP.Z. 1989-12-24T17:12:26.00 10.0 undecidable manual PG 295 0.8325 0.45 1
--.SOR.Z. 1989-12-24T17:12:26.20 10.0 undecidable manual PG 151 0.9324 -1.3 0.2
--.RMP.Z. 1989-12-24T17:12:26.50 10.0 undecidable manual PG 297 0.8658 0.34 1.2
--.OVO.Z. 1989-12-24T17:12:24.60 10.0 undecidable manual PG 139 0.7659 0.36 1.3
--.CP9.Z. 1989-12-24T17:12:22.77 10.0 undecidable manual PG 307 0.7326 -0.95 0.6
--.DUI.Z. 1989-12-24T17:12:21.00 10.0 undecidable manual PG 65 0.5883 -0.04 1.7
--.AZI.Z. 1989-12-24T17:12:20.52 10.0 undecidable manual PG 338 0.6105 -0.96 0.5
--.SGG.Z. 1989-12-24T17:12:19.40 10.0 undecidable manual PG 92 0.4773 0.44 1.4
--.SDI.Z. 1989-12-24T17:12:19.78 10.0 undecidable manual SG 10 0.2997 -0.4 0.5
--.MSC.Z. 1989-12-24T17:12:18.80 10.0 undecidable manual SG 141 0.2775 -0.53 0.5
--.RFI.Z. 1989-12-24T17:12:16.88 10.0 undecidable manual SG 120 0.2109 0.01 0.7
--.SDI.Z. 1989-12-24T17:12:15.20 10.0 positive manual PG 10 0.2997 0.01 3.4
--.MSC.Z. 1989-12-24T17:12:14.20 10.0 negative manual PG 141 0.2775 -0.5 2.6
--.RFI.Z. 1989-12-24T17:12:13.46 10.0 negative manual PG 120 0.2109 0.18 3.3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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