Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 08-07-1985 ore 11:21:05 (Italia) in zona: 3 km NW Gallicano nel Lazio (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km NW Gallicano nel Lazio (RM), il

  • 08-07-1985 09:21:05 (UTC)
  • 08-07-1985 11:21:05 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8850, 12.7970 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gallicano nel Lazio RM 3 6334 6334
Zagarolo RM 6 17843 24177
Colonna RM 7 4287 28464
San Cesareo RM 7 15153 43617
San Gregorio da Sassola RM 7 1619 45236
Casape RM 8 744 45980
Poli RM 8 2418 48398
Tivoli RM 9 56533 104931
Castel San Pietro Romano RM 9 902 105833
Palestrina RM 9 21672 127505
Monte Compatri RM 10 11978 139483
Monte Porzio Catone RM 10 8693 148176
Rocca Priora RM 10 11962 160138
Castel Madama RM 12 7399 167537
Frascati RM 13 22087 189624
Rocca di Cave RM 13 377 190001
Labico RM 13 6379 196380
Capranica Prenestina RM 13 351 196731
Cave RM 13 11287 208018
Pisoniano RM 14 770 208788
Guidonia Montecelio RM 14 88673 297461
San Polo dei Cavalieri RM 15 2992 300453
Ciciliano RM 15 1336 301789
Grottaferrata RM 15 20327 322116
Rocca di Papa RM 15 17034 339150
San Vito Romano RM 16 3273 342423
Marcellina RM 16 7280 349703
Valmontone RM 16 15959 365662
Genazzano RM 16 6036 371698
Sambuci RM 16 925 372623
Vicovaro RM 17 4019 376642
Cerreto Laziale RM 17 1118 377760
Marino RM 17 43026 420786
Gerano RM 17 1263 422049
Lariano RM 18 13432 435481
Sant'Angelo Romano RM 18 5018 440499
Ciampino RM 19 38412 478911
Saracinesco RM 19 185 479096
Artena RM 19 14276 493372
Rocca Santo Stefano RM 19 975 494347
Bellegra RM 19 2887 497234
Fonte Nuova RM 19 32562 529796
Nemi RM 19 1943 531739
Castel Gandolfo RM 20 8997 540736
Mandela RM 20 917 541653
Olevano Romano RM 20 6687 548340

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a S di Tivoli (56533 abitanti)
14 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
22 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
26 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
34 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
35 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
47 Km a N di Latina (125985 abitanti)
48 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
50 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
72 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
76 Km a S di Terni (111501 abitanti)
82 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
86 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1985-07-08
09:21:05
41.885 12.797 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 9829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-07-08 09:21:05 ± 0.334
Latitudine 41.8850 ± 0.0203
Longitudine 12.7970 ± 0.0349
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 9829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3666.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 102
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00121
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01198
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 9829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:13:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MA1.Z. 1985-07-08T09:21:49.00 10.0 undecidable manual SN 294 1.3209 1.07 0.4
--.AS1.Z. 1985-07-08T09:21:46.00 10.0 undecidable manual SN 354 1.1766 1.56 0.3
--.CM2.Z. 1985-07-08T09:21:31.00 10.0 undecidable manual PN 10 1.332 0.82 1.3
--.SD1.Z. 1985-07-08T09:21:31.50 10.0 undecidable manual SG 102 0.777 -1.15 0.5
--.DUI.Z. 1985-07-08T09:21:31.00 10.0 undecidable manual PN 99 1.2543 1.82 0.5
--.PO9.Z. 1985-07-08T09:21:30.00 10.0 undecidable manual SG 8 0.6882 -0.16 0.9
--.MA1.Z. 1985-07-08T09:21:30.50 10.0 undecidable manual PN 294 1.3209 0.35 1.6
--.AS1.Z. 1985-07-08T09:21:27.00 10.0 undecidable manual PN 354 1.1766 -1.13 1.1
--.ALP.Z. 1985-07-08T09:21:27.80 10.0 undecidable manual PN 32 1.0545 1.33 1
--.MNS.Z. 1985-07-08T09:21:23.00 10.0 undecidable manual SG 350 0.4995 -1.05 0.6
--.SD1.Z. 1985-07-08T09:21:20.00 10.0 undecidable manual PG 102 0.777 -1.32 1.1
--.AQU.Z. 1985-07-08T09:21:19.50 10.0 undecidable manual PG 43 0.6438 0.52 2
--.PO9.Z. 1985-07-08T09:21:19.00 10.0 undecidable manual PG 8 0.6882 -0.89 1.6
--.MNS.Z. 1985-07-08T09:21:15.00 10.0 undecidable manual PG 350 0.4995 -1.36 1
--.RDP.Z. 1985-07-08T09:21:10.50 10.0 undecidable manual SG 205 0.1332 -1.76 0.3
--.RDP.Z. 1985-07-08T09:21:10.00 10.0 undecidable manual PG 205 0.1332 0.45 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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